
di Francesca Marsili
E’ scoccato l’incantesimo di Natale nel centro storico di Tolentino. Numeri da record quelli registrati nella Casetta puffosa realizzata dai commercianti del centro: 1500 le presenze solo nel primo weekend che ha ufficialmente dato il via alle festività. Esauriti in soli due giorni i 500 passaporti puffosi, ne sono in arrivo altri 400 per far viaggiare i piccoli esploratori nel Villaggio degli Elfi blu.

«Un successo che mai avremmo immaginato – spiega Greta Pascucci, studentessa universitaria, ideatrice e sviluppatrice del progetto – i bambini sono entusiasti. Sono arrivate famiglie anche da Senigallia e dall’Umbria. Molte hanno confessato di non venire nel centro di Tolentino da tempo. Capire che la nostra proposta – pensata per portare luce in un momento difficile come quello che stiamo attraversando con la ricostruzione – fosse così attrattiva, ci ha riempito il cuore di felicità. I bambini sono impazziti per i passaporti, tant’è che abbiamo dovuto ristamparne altri 400 per l’afflusso che è andato oltre ogni nostra previsione». Un boom inatteso, che dimostra quanto fosse forte il desiderio di atmosfera in un momento tanto delicato per la città, segnato dalla ricostruzione post sisma.

I cancelli della Casetta puffosa, nei locali delle ex carceri in via Bonaparte, si sono spalancati lo scorso 6 dicembre e lo saranno anche 13 e 14 e dal 20 al 24. Un portale verso la fantasia dove dal calderone esce fumo misterioso, mentre attorno ruotano attività creative a non finire. Qui i più piccoli potranno scrivere e imbucare la loro letterina e incontrare Babbo Natale in carne e ossa. Nel laboratorio si possono creare piccoli oggetti natalizi e inventare decorazioni magiche insieme alle Elfette. Nel giardino incantato camminare tra funghi giganti e trasformarsi in un personaggio di Natale con la truccabimbi. C’è anche la Cartoon-cam, per modificare la propria immagine in una versione superanimata. Nel portico speciale potranno sedersi su soffici cuscini e, avvolti da calde coperte, guardare un film insieme a mamma e papà, gustando una deliziosa merenda. Gigantesche mascotte dalla pelle blu faranno capolino tra gli angoli del centro, mentre all’infopoint i bambini potranno ritirare il passaporto puffoso, da completare con 12 stickers che riceveranno nei negozi del centro che espongono il logo e, infine, ottenere un regalo. Nel prossimo fine settimana, 13 e 14, visori Vr accompagneranno i più piccoli in un bosco magico abitato da buffe figure. Nella stessa data, come pure dal 20 al 23, sarà possibile salire sul Trenino puffoso e girare per il centro storico.

Il successo non è casuale, ma frutto di un progetto ben ideato da Greta Pascucci e Elisa Moretti e minuziosamente realizzato dai commercianti del centro col supporto della Pro loco Tct e dell’amministrazione, che aveva l’obiettivo non solo di accendere il Natale nel cuore antico della città, ma offrire ai cittadini e ai visitatori una ragione per passeggiare nuovamente tra le vie, nonostante i cantieri della ricostruzione. Gli organizzatori, partiti con un cauto ottimismo, si sono trovati di fronte a un’onda d’entusiasmo inattesa. «L’aver portato nelle scuole i pieghevoli del programma con le mascotte giganti – spiega Pascucci – ha trasformato l’attesa in eccitazione pura per i più piccoli, che conoscono il tema Puffi più di quanto si potesse immaginare. L’intuizione di diversificare le attività, come il passaporto da completare a tappe o gli eventi sempre diversi ogni fine settimana, è stata spinta dal desiderio che Tolentino non sia una meta “mordi e fuggi”, ma un luogo in cui ritornare, offrendo una motivazione continua alle famiglie. Abbiamo realizzato il progetto con l’intento di aiutare la città e soprattutto il commercio. Il semplice “passeggio” è già una gioia. Volevamo dare un movente per tornare in centro, e la risposta è stata incredibile, nonostante lo svantaggio dei tanti cantieri. La Casetta puffosa apre alle 15,30 e già alle 15 c’era fila per entrare. Anche i titolari dei cantieri della ricostruzione hanno creduto nel progetto e questo ci ha fatto enormemente piacere: hanno posizionato sulle recinzioni dei cantieri dei pannelli a tema».
Ed è stato proprio questo l’elemento più denso di significato, ancor più a Natale, in questo Natale segnato da difficoltà oggettive a causa dei cantieri della ricostruzione: la collaborazione per una spinta verso il futuro.



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