«Ruba 5mila euro alla ex
e la minaccia di morte»
Calciatore sotto accusa

PROCESSO - Imputato un 28enne residente sulla costa. I fatti contestati sarebbero avvenuti mentre lei era a cena con due ragazze. Il processo è in corso al tribunale di Macerata

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di Alessandro Luzi

Minaccia la ex durante una cena e le ruba 5mila euro: calciatore finisce sotto accusa. Nei guai un 28enne per cui è in corso il processo al tribunale di Macerata. Il giovane, residente sulla costa, è accusato di minaccia e furto nei confronti di una 35enne di Recanati con cui conviveva.

Nel corso dell’udienza di oggi sono state sentite due giovani che erano a cena con la 35enne la sera in cui sarebbe stata minacciata dall’ex.

Per l’accusa, sostenuta dal pm Lorenzo Pacini, i fatti contestati sarebbero avvenuti il 17 giugno 2022 a Porto Recanati. Quella sera, dice l’accusa, il 28enne avrebbe utilizzato il cellulare di un amico per contattare ripetutamente la ex con chiamate intimidatorie mentre era a cena con due amiche. L’accusa parla anche di messaggi Whatsapp che il 28enne avrebbe mandato alla donna con scritte cose come «ti ammazzo, ti vengo a prendere sotto casa» o «esci esci che ti faccio carina».

Esildo-Candria

L’avvocato Esildo Candria

Una ragazza con cui era a cena, oggi durante l’udienza ha detto che quella sera, dopo essersi salutata con la 35enne, è rimasta al telefono con lei per tenerle compagnia fino a quando è arrivata a casa. L’altra ragazza oggi ha detto che quella sera non aveva visto niente.

Tornando alle contestazioni del pm al 28enne, secondo l’accusa, approfittando della convivenza con la 35enne e parlandole dell’opportunità di acquistare un appartamento dove andare a vivere insieme, avrebbe rubato 5.500 euro alla donna. Somma che, per l’accusa, la 35enne avrebbe messo da parte proprio per comprare casa. Il giovane nega le contestazioni.

La ragazza, tutelata dall’avvocato Esildo Candria, è parte civile.

Prossima udienza l’8 ottobre quando il giudice Federico Simonelli ascolterà l’imputato e un testimone della difesa. È prevista anche la discussione.

* A tutela della vittima il nome dell’imputato e particolari che possano portarne all’identificazione vengono omessi



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