Ipotesi discarica a Cantagallo,
lo stop del comitato:
«Sopportiamo il Cosmari da 40 anni»

POLLENZA - Il gruppo ringrazia cittadini e amministratori che stanno sostenendo la loro battaglia e aggiunge anche un motivo storico alla proprio no: «E' il luogo in cui si è combattuta la prima battaglia risorgimentale per l'indipendenza»

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L’area della discarica a Cantagallo

Il comitato No discarica di Pollenza torna a far sentire la propria voce e ringrazia quanti stanno sostenendo la battaglia contro l’ipotesi di realizzare un nuovo sito di smaltimento a Cantagallo. Un sostegno che, sottolineano i referenti del Comitato, «arriva oggi anche da diversi amministratori locali della provincia. Tra questi, il sindaco di Morrovalle Andrea Staffolani e la vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, che in momenti e modi differenti hanno espresso un chiaro parere contrario all’individuazione del sito nel territorio pollentino».

In particolare, D’Alessandro «ha approfondito pubblicamente il tema, indicando come “zone non idonee” quelle aree già segnate da un forte carico di inquinamento passato e presente». Una posizione che il Comitato definisce «pienamente condivisibile e che coincide con quanto i cittadini di Pollenza sostengono da anni». Fra i motivi ritenuti più gravi, «il peso ambientale che il territorio sopporta da decenni a causa della presenza del Cosmari. Da 40 anni – ricorda il Comitato – la nostra comunità paga il prezzo di un dissesto ecologico reale e continuo, ben diverso dall’impatto temporaneo che altri Comuni lamentano. Quindi, ci chiediamo, come sia stato possibile da parte degli enti preposti non valutare lo scenario di questa ulteriore dannosa esposizione ambientale?».

La seconda criticità riguarda la valenza storico-culturale dell’area individuata: «Proprio lì, nel 1815, si combatté quella che molti storici considerano la prima battaglia risorgimentale per l’indipendenza. Com’è possibile che gli enti preposti non abbiano valutato questa ulteriore e dannosa esposizione, né il valore dei luoghi coinvolti?».

Una proposta che la popolazione giudica grave e allarmante. Il Comitato conclude assicurando che proseguirà «nell’opera di informazione e nel monitoraggio costante degli sviluppi di una vicenda definita incredibile e carica di preoccupazioni per il futuro del territorio».



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