
Katia Acciarresi, sindaca di Montecassiano in seguito alla nomina a consigliere regionale del precedente primo cittadino, Leonardo Catena
«Serve chiarezza, responsabilità e un confronto reale con il territorio: da qui occorre partire per decidere il futuro collegamento Villa Potenza–Fontenoce». Il Comune di Montecassiano interviene nel percorso avviato dalla Provincia ribadendo una posizione netta, fondata su valutazioni tecniche riguardanti l’assetto idrogeologico, la tutela ambientale e la sicurezza dei cittadini.
Lo fa attraverso una nota stampa, in cui chiede che la decisione esca dal tecnicismo, con osservazioni «presentate in sede di Conferenza dei servizi» che «partono da un presupposto imprescindibile: le alternative di tracciato avanzate dalla Provincia evidenziano criticità idrogeologiche, paesaggistiche e ambientali di rilievo, aggravate dal quadro di vulnerabilità emerso con i recenti eventi alluvionali. Per questo l’Amministrazione ritiene preferibile il tracciato individuato dalla Provincia sul territorio di Macerata, per evitare di concentrare gli impatti nelle zone più fragili del Comune di Montecassiano».
Non un rifiuto aprioristico dell’opera, ma una valutazione comparata dei tracciati che privilegia la minore vulnerabilità. La scelta si giustifica alla luce delle piogge estreme che hanno rimesso al centro la fragilità del territorio. «È inoltre imprescindibile che la nuova infrastruttura liberi i centri abitati di Sambucheto e Sant’Egidio dal passaggio dei mezzi pesanti. Il traffico intenso che li attraversa compromette qualità dell’aria, sicurezza, stabilità degli edifici e vivibilità. Una soluzione che non interessi direttamente questi nuclei urbani — rinviando il problema a futuri e incerti lotti — sarebbe inadeguata e incapace di risolvere i problemi concreti del territorio. La proposta provinciale, che prevede uno stralcio d’intervento privo di questo obiettivo minimo, non è quindi da accogliere. Va inoltre rilevata la mancanza di un collegamento con la zona industriale di Montecassiano, altra criticità rilevante».
Il Comune vuole, insomma, garanzie sul decongestionamento reale dei centri abitati e sul collegamento funzionale all’area produttiva. «La responsabilità della progettazione e della scelta finale del tracciato – si lette – è interamente della Provincia, soggetto proponente. Per questo si invita il vice presidente Luca Buldorini a farsi carico delle proprie responsabilità istituzionali, evitando di scaricare sugli enti locali le criticità emerse. Montecassiano resta disponibile al confronto e a offrire contributi tecnici, ma ribadisce che la decisione politica di realizzare una nuova strada — e di stabilirne il percorso — è in capo alla Provincia».
«Un intervento di questa portata – continua il Comune – richiede tempo, approfondimenti rigorosi e un processo partecipativo reale. Ad oggi gli studi idraulici, idrogeologici, paesaggistici e sulle interferenze con attività economiche e proprietà private risultano insufficienti. Sarebbe stato preferibile — ed è ancora auspicabile — coinvolgere fin dall’inizio cittadini, imprese e portatori d’interesse, in modo che ogni scelta sia condivisa e sostenibile».
Niente nuove viabilità interne senza verifica approfondita. «Durante l’incontro pubblico di domenica 7 dicembre il comitato “Una valle da vivere” ha presentato una nuova ipotesi di tracciato interamente nel territorio di Montecassiano, mai proposta in precedenza. Questa ipotesi appesantirebbe in modo insostenibile la viabilità lungo la 361 all’interno di Valle Cascia e taglierebbe il territorio da Fontanelle fino a Sant’Anna con gravi disagi per il territorio. È altamente probabile che anche tale ipotesi, una volta analizzata nel dettaglio, presenterebbe diverse criticità. Per questi motivi l’Amministrazione comunale ribadisce la propria contrarietà a nuove viabilità nel territorio comunale, confermando al contempo la disponibilità a collaborare con tutti i soggetti istituzionali coinvolti per individuare soluzioni responsabili e sostenibili». «L’Amministrazione – si legge infine – chiede un cambio di metodo: più rigore tecnico, maggiore trasparenza e reale ascolto del territorio. Solo così la nuova viabilità potrà essere un’opportunità e non un ulteriore problema».
Le strade hanno un principio IMPRESCINDIBILE, devono essere più dritte e piane possibili, tutto il resto sono chiacchiere.
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