
Alessandro Marini, direttore dell’Ast Macerata
di Luca Patrassi
Sanità maceratese in crescita sul fronte dell’assistenza ospedaliera. Lo certifica Agenas che ha appena pubblicato i dati del Programma nazionale esiti (Pne): mantiene una posizione alta l’ospedale di Macerata e cresce anche la struttura di Civitanova. Oncologia, Cardiologia e Ortopedia hanno registrato dati di rilievo nazionale. Per l’Oncologia spicca l’unità operativa complessa diretta da Nicola Battelli che è indicata da Agenas tra le prime trenta realtà italiane del settore. In ambito ortopedico – il reparto maceratese è guidato da Roberto Procaccini – l’attenzione del Pne si è concentrata sull’intervento, nei termini ammessi, per frattura di femore, che negli anni ha fatto registrare un aumento significativo dei volumi, probabilmente anche in ragione del progressivo invecchiamento della popolazione.
Si conferma di assoluto rilievo la Cardiologia diretta da Mario Luzi che figura al top italiano riguarda il rispetto dei tempi indicati per gli interventi e al calo della portalità post-intervento. Nell’elenco delle strutture migliorate rispetto allo scorso anno risalta l’ospedale di Civitanova.
Attualmente il Pne – rileva in una nota l’Ast guidata dal direttore generale Alessandro Marini – ha visto crescere a 218 il numero degli indicatori, di cui 189 relativi all’assistenza ospedaliera e 29 relativi all’assistenza territoriale, esiti a lungo termine e accessi impropri in Pronto soccorso. Nell’edizione Pne 2025 sono state complessivamente valutate 1.117 strutture di ricovero per acuti (pubbliche e private, utilizzando i dati delle schede di dimissione ospedaliera (Sdo), linkati con l’anagrafe tributaria (per la verifica dello stato in vita dei pazienti) e con il flusso dell’Emergenza-Urgenza (Emur) per la parte relativa al Pronto soccorso. Per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera l’Ast di Macerata, nel complesso, risulta essere terza tra le aziende italiane per il miglioramento registrato rispetto all’anno 2023 e diciottesima per la sostenibilità economica.

Nicola Battelli
«I dati di Agenas – dice Battelli – fanno riferimento principalmente all’aspetto chirurgico dell’Oncologia, in particolare alle aree guidate dal direttore dell’Uoc di Chirurgia Walter Siquini e dall’Unità di Senologia Paolo Decembrini. Ovviamente il risultato ottenuto in maniera indiretta interessa anche noi oncologi perchè c’è una equipe che ogni settimana discute in modo collegiale i casi di tumori della mammella e del tratto gastroenterico per affrontare al meglio il percorso e la terapia da seguire. Una squadra formata da grandi professionisti, dall’anatomopatologo al radiologo, che ha un obiettivo comune che è quello della guarigione del paziente. Una equipe che si occupa di un’area che va dalla prevenzione alle terapie della fase terminale ma va detto che oggi le percentuali di pazienti che riusciamo a guarire sono elevatissime ed anche per chi non ha speranza di guarigione ci sono cure che rispettano la dignità delle persone e consentono comunque di vivere più a lungo».
Nessuno tuttologo ma grandi specialisti, prosegue Battelli, «che si occupano ognuno di una parte del percorso ed insieme arrivano molto spesso a un risultato positivo. Devo dirlo in maniera onesta, non è da tutti andare al lavoro contenti: ci aiutano il sorriso dei pazienti e il sostegno di chi è più in alto di noi».
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