Civitanova dice sì, Morrovalle blocca tutto:
Macerata resta senza segretario.
Ora si spera nel bando di selezione

Il saluto del Consiglio comunale a Francesco Massi lo scorso 27 ottobre

di Luca Patrassi

La convenzione con il Comune di Civitanova per l’esercizio in forma associata delle funzioni di segretario comunale è all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, ma è lontana dalla soluzione la questione della sostituzione del segretario generale Francesco Massi, in pensione dallo scorso primo novembre. L’ultimo anello della famosa “filiera” si è inceppato e così il Comune di Macerata sarà costretto a ricorrere a una procedura di selezione pubblica.

A sinistra, Benedetto Perroni, a destra il sindaco di Morrovalle Andrea Staffolani

La partita con Civitanova appariva definita con gli assensi dell’esecutivo comunale rivierasco guidata dal primo cittadino Fabrizio Ciarapica e del dirigente pubblico interessato, Benedetto Perroni. Tutto in fumo all’ultimo giro per il no del Comune di Morrovalle che ha una convenzione con Civitanova per il segretario comunale e ha dunque titolo a far rispettare la convenzione fino al termine. Per il Comune di Macerata dunque appare obbligata la strada del ritiro della delibera per il convenzionamento con Civitanova per passare al bando per la selezione del segretario comunale.

Percorso accidentato quello della procedura pubblica visto che tanti concorsi vanno deserti per mancanza di figure professionali. Pur essendo infatti Macerata un Comune della fascia più alta i pochi segretari che possono esercitare nel capoluogo preferiscono restare dove sono, se non altro per una questione economica visto che nei Comuni del cratere percepiscono, oltre all’indennità, anche una percentuale legata ai contratti e di questi tempi sono molti e per importi milionari.

Per ora dunque il Comune di Macerata andrà avanti per quattro mesi (a far data dal primo novembre scorso) con il vicesegretario generale Simone Ciattaglia. Poi bisognerà sperare che il bando di selezione abbia un esito positivo, diversamente dovrebbe essere l’Agenzia nazionale dei segretari a provvedere senza appunto che il Comune possa avere la minima voce in capitolo.

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