Consiglio generale Cisl, Ferracuti:
«Meno 139mila marchigiani nel 2050.
Vanno rafforzati i servizi territoriali»

FANO - L'incontro si è svolto oggi. Il segretario regionale Marco Ferracuti ha tenuto la relazione introduttiva. Le conclusioni al segretario nazionale Giorgio Graziani

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Consiglio generale della Cisl Marche a Fano. La location è stata la casa della comunità “don Paolo Tonucci” della parrocchia San Paolo. Scelta non casuale della Cisl che si definisce “in missione (sindacale) da 75 anni” (“75 anni di giustizia e di libertà, 75 anni di Cisl”, è stato il messaggio di sintesi di un video celebrativo) e l’anniversario di fondazione è stato sottolineato dal segretario regionale Cisl Marche Marco Ferracuti nella relazione introduttiva.

«Oggi parliamo di cammino della responsabilità, dopo la “Maratona della pace” – dice Ferracuti -. Il cammino come conoscenza anche se viviamo in un tempo che ci vede spesso prigionieri dell’istante. Vogliamo tutto subito per dimenticare con altrettanta rapidità. Il cammino della responsabilità ci chiede l’opposto, la capacità dell’attesa. La Cisl è un sindacato che guarda lontano e ha il coraggio di fare scelte anche impopolari se siamo convinti che siano utili».

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I numeri economici: «A settembre c’è stata una leggera ripresa dei volumi che però è fragile e non utile a recuperare i livelli precrisi, in Europa siamo tra gli ultimi Paesi per sviluppo. L’Italia è in difficoltà anche per numero di persone che sono povere pur lavorando».

La legge di bilancio: «E’ una manovra cauta e prudente per consistenza e prospettive. Le luci. Il taglio dell’aliquota Irpef per i redditi tra 28 e 50mila euro lordi che prosegue un percorso avviato negli anni scorsi con l’estensione dell’area no tax e il taglio del cuneo fiscale. La Cisl ha chiesto di allargare il taglio dell’aliquota ai redditi fino a 60mila euro. Poi ci sono diversi interventi per le retribuzioni e nuovi fondi per la sanità che vanno valutati positivamente pur essendo insufficienti a risolvere le criticità». La riflessione finale: «Va rafforzata la lotta all’evasione, la Cisl dice no ai condoni e alle rottamazioni. Contro la manovra è stato proclamato da alcuni l’ennesimo sciopero generale, il quinto in altrettanti anni e sembra diventato un pregiudizio esecutivo contro l’esecutivo. La Cisl è invece per la proposta, il 13 dicembre andremo a Roma, e saremo al minimo in duecento, non per alzare. barricate ma per aprire un confronto. Lo scenario demografico locale: «nel 2050 l’Istat dice che le Marche perderanno oltre 139mila abitanti, per più della metà si tratta di giovani. Bisogna rafforzare i servizi territoriali, sviluppare il welfare, trattenere i talenti, promuovere politiche sociali».

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Nominati anche due nuovi responsabili di altrettante Ast: Luca Talevi ad Ancona e Alessandro Mancinelli a Jesi-Fabriano-Senigallia.

Chiusura di Giorgio Graziani segretario Cisl nazionale: «Siamo per una pace giusta e auspichiamo che anche in Ucraina si possa raggiungere una tregua che permette alle diplomazie di trovare una soluzione al conflitto con il protagonismo del popolo ucraino. Serve una nuova Europa unita. In un contesto geopolitico così turbolento si colloca la manovra in discussione in parlamento in queste settimane del nostro paese per la quale il nostro giudizio rimane articolato. Da anni il quadro politico, economico e sociale del nostro paese è problematico, l’Italia è tornata ad un tasso di crescita dello zero virgola. Il cammino della responsabilità punta a ridare respiro al paese perché si torni a crescere attraverso patto con chi ci sta. Senza crescita non aumentano i salari, non ci sono servizi e investimenti. Senza imprese non c’è lavoro e con loro, le parti sociali e con il governo attraverso il dialogo, il confronto e la responsabilità possiamo tornare a guardare con fiducia al nostro futuro».



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