Mattatoio, la chiusura dietro l’angolo:
pesano errori del passato e numeri in calo.
Parcaroli: «Fatto il possibile»

MACERATA - I costi di macellazione dei capi sono di molto superiori a quelli di altri impianti, ma hanno influito anche la crisi di Bovinmarche e gli impegni non mantenuti di alcune associazioni. Il sindaco si era impegnato a coinvolgere un imprenditore: «Troppi problemi da superare»

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Il mattatoio

di Luca Patrassi

Mattatoio di Villa Potenza, siamo ai titoli di coda. Alla patologia congenita della struttura, tra l’altro la costruzione di celle frigorifere enormi e non attivabili per comparti in base a previsioni di macellazione di capi bovini al di fuori della realtà dei numeri, si sono aggiunti il decadimento della struttura, i costi di macellazione dei capi che sono di molto superiori a quelli di altri impianti, il calo del numero dei bovini macellati per effetto della crisi di Bovinmarche e il fatto che chi aveva garantito un certo numero di capi da macellare non ha dato seguito alle enunciazioni di principio visto che gli allevatori di quella associazione non si sono visti nel numero desiderato a Villa Potenza.

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Il sindaco Sandro Parcaroli

Quindi l’azione promossa dal sindaco Sandro Parcaroli con il coinvolgimento di un imprenditore di settore che si era detto disposto ad intervenire, purché in presenza di un numero minimo di capi da macellare che pure era stato “garantito”, si è infranta contro la logica dei numeri ed i costi di gestione che sembrano aver chiuso qualunque discorso di salvataggio della struttura di Villa Potenza. Lo scenario possibile è il ritorno ai piccoli mattatoi della provincia (Sefro, Sarnano, Loro Piceno) per rispondere ai piccoli allevatori del territorio mentre l’imprenditore che era sceso in campo per rispondere alla chiamata del sindaco Sandro Parcaroli sembra ora intenzionato a far da solo costruendo ex novo una struttura di macellazione calibrata sulle esigenze reali. A distanza di decenni dalla sua realizzazione il mattatoio di Villa Potenza si erge ancora a simbolo di una politica che realizzava opere milionarie senza porsi il problema della funzionalità, il mattatoio ha macellato pacchi di milioni pubblici senza dare un servizio.

Il commento del sindaco Sandro Parcaroli: «Come amministrazione abbiamo cercato di mettere in atto tutte le azioni possibili per salvare la struttura ma appunto sono stati rilevati una serie di problemi: dalla fatiscenza della struttura al ritiro di alcuni players che utilizzavano l’impianto di Villa Potenza fino ai costi di macellazione – che la società di gestione non ritiene ritoccabili – che non la rendono attrattiva. Vogliamo tutelare il territorio e i suoi operatori, faremo il possibile fino all’ultimo momento ma dobbiamo anche considerare i riflessi sulla finanza pubblica».

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