La fede trovata in auto,
l’accendino Dupont in una casa:
così è stata incastrata la banda dei furti

di Alessandro Luzi

Restano in carcere i quattro arrestati per il furto in un appartamento a Monte San Giusto. Così ha deciso il giudice Francesca Preziosi del tribunale di Macerata. A finire in manette gli albanesi Florind Sefaj, 34 anni di Martinsicuro, Tualant Zyba, 30, Klaudio Demiri, 27, Givson Zyba, 24, tutti e tre senza fissa dimora.

Oggi per loro si è svolta l’udienza di convalida. I quattro, difesi dall’avvocato Maurizio Cacaci, non hanno risposto alle domande del giudice che per tutti ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare in carcere. In aula c’era anche il pm di turno Stefania Ciccioli.

I quattro, come anticipato da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo), erano stati fermati mercoledì sera al casello A14 di Civitanova dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Osimo. Il gruppo è sospettato di aver messo a segno un furto, mercoledì, in un appartamento a Villa San Filippo, frazione di Monte San Giusto e poi sono scappati.

Dopo il colpo, i quattro si sono diretti verso l’autostrada. Intorno alle 22, all’altezza del casello di Civitanova i carabinieri hanno fermato l’auto ed è scattata la perquisizione. Dentro al veicolo i militari hanno trovato degli oggetti preziosi, tra cui una fede in oro trafugata a Monte San Giusto.

I carabinieri hanno poi proseguito gli accertamenti spostandosi in Abruzzo, a casa del 34enne. Lì i militari hanno trovato un accendino Dupont risultato rubato il 30 ottobre a Osimo. A quel punto i quattro sono stati arrestati.

Il giudice ha rinviato la direttissima al 5 dicembre.

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