«Mi avete salvato la vita»
Francesco abbraccia i suoi angeli

GRAZIE - Il 56enne civitanovese colpito da un infarto in strada due mesi fa ha incontrato Matteo e Simone, i ragazzi che lo hanno rianimato grazie al defibrillatore del lungomare sud. «Ora uno al mio quartiere, Fontespina»

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incontro

Al centro Francesco Diletti, l’uomo salvato ad agosto. Da sinistra Roberto Pantella, Simone Preani, Matteo Pieroni e il sindaco Fabrizio Ciarapica

Francesco Diletti sta meglio, si è ripreso completamente da quell’infarto che ha rischiato di lasciarlo in mezzo alla strada e a distanza di due mesi abbraccia “gli angeli” che gli hanno salvato la vita.

Il  56enne civitanovese lo scorso 10 agosto ha avuto un arresto cardiaco in strada e solo grazie al sangue freddo di due ragazzi e alla presenza del defibrillatore automatico all’inizio del lungomare sud è potuto tornare alla sua vita e alla sua famiglia. In Comune ha incontrato Matteo Pieroni e Simone Preani, e con la voce rotta ha sussurrato poche parole, semplici, autentiche: «Grazie… con tutto il cuore». Quel cuore che gli aveva tirato un brutto scherzo, ma che proprio grazie a quei due giovani è ripartito. 

Dopo settimane di riposo, ha ripreso a lavorare. Ha cambiato abitudini, segue una dieta ferrea, cammina ogni giorno. Ma nel suo sguardo c’è qualcosa che va oltre la salute: c’è la consapevolezza profonda di chi ha visto la vita scivolare via e poi tornare. «Quando mi sono svegliato non ricordavo nulla – ha raccontato con la voce rotta dall’emozione – c’era mia sorella accanto a me che mi ha detto: “Ci sono due angeli che ti hanno salvato”. E oggi sono qui, a ringraziarli»

Presenti anche il sindaco Fabrizio Ciarapica e il consigliere comunale Roberto Pantella, promotore del progetto “Civitanova cardioprotetta”, che hanno voluto organizzare questo incontro per ribadire anche l’utilità del progetto: «Siamo felici di vedere che Francesco sta bene e che la vita, ancora una volta, ha vinto – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – Abbiamo già ringraziato mesi fa Matteo e Simone, ma farlo di nuovo oggi assume un valore diverso, più profondo, perché possiamo guardare negli occhi la persona che hanno salvato. Il loro gesto ci ricorda che la prontezza, la formazione, ma soprattutto la sensibilità e il coraggio umano, possono trasformare un attimo di paura in una storia di speranza. Questo è lo spirito più vero di Civitanova cardioprotetta: una città che sa prendersi cura dei suoi cittadini».

Il consigliere comunale Roberto Pantella, promotore del progetto, si è unito ai ringraziamenti e ha sottolineato con orgoglio la forza di un’iniziativa che unisce tecnologia, formazione e cuore. «Guardarvi oggi, insieme, è il senso più profondo di quello che abbiamo voluto costruire con Civitanova Cardioprotetta. In quel momento avete agito con il cuore e con la testa, avete dimostrato che la formazione serve, ma è l’animo delle persone a fare la differenza».

In totale oggi sono quattro i quartieri dotati di defibrillatori pubblici. E come previsto dal regolamento, ogni vita salvata regala un nuovo defibrillatore al salvato, che potrà a sua volta decidere a chi donarlo. Francesco non ha avuto dubbi: «Lo donerò al mio quartiere, Fontespina. È il mio modo per restituire quello che ho ricevuto: una possibilità in più di vivere».

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