Ancona capitale della cultura,
Dante Ferretti è la perla
«mentre Macerata lo snobba»

NEMO PROPHETA - Lo scenografo Premio Oscar sarà direttore artistico del Museo della civiltà del mare Adriatico, uno dei tasselli cruciali della candidatura di Ancona a capitale italiana della cultura 2028: «E' meravigliosa, qui ho girato i miei primi due film». Il consigliere comunale David Miliozzi sottolinea la discrepanza: «Orgoglioso e felice per lui, ma la cosa aumenta il rammarico per la sua città natale che neanche lo invita alle inaugurazioni con sue opere»

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Dante Ferretti

di Marco Pagliariccio

Da un parte la sua Macerata, che non trova la strada per una giusta valorizzazione della sua figura e della sua arte. Dall’altra Ancona, che invece cavalca l’onda e sfrutta l’occasione. Dante Ferretti assumerà infatti il ruolo di direttore artistico del Museo della civiltà del mare Adriatico, uno dei tasselli cruciali della candidatura di Ancona a capitale italiana della cultura 2028. 

«Ancona è meravigliosa – ha detto lo scenografo maceratese, Premio Oscar con “The Aviator” nel 2005, con “Sweeney Todd” nel 2008 e con “Hugo Cabret” 2012 – qui è cominciata la mia carriera e ho girato i miei due primi film: ‘Le prigioniere dell’isola del diavolo’ e “Il giustiziere dei mari”, poi con Fellini, ci siamo ispirati proprio ad Ancona per “E la nave va” nel 1983; ora stiamo lavorando a un grande progetto, voglio essere un testimonial della bellezza della mia regione».

Per il Museo della civiltà del Mare Adriatico, un concept innovativo, unico a livello internazionale che connette la narrazione della dimensione marittima con contenuti naturalistici, storici, sociali, economici e culturali alla celebrazione della sua arte, il cinema, che più di ogni altro ha contribuito a creare e ricostruire immagini, visioni dei secoli scorsi e di oggi del mare Adriatico. È uno dei progetti portanti del dossier che fonda le linee guida sul secolare rapporto tra mare e città e trova nella cultura il cuore di un programma sostenibile e innovativo di rigenerazione urbana, sociale, economica.

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Dante Ferretti e David Miliozzi fianco a fianco per la stesura del libro “Bellezza imperfetta. Io e Paolini”

La cosa non poteva passare inosservata nella sua città natale, dove solo poche settimane fa aveva fatto scalpore la scelta di non invitare il maestro all’inaugurazione del rinnovato largo Beligatti, dove sono state posizionate alcune statue ideate proprio da Ferretti. «Da una parte sono molto contento del nuovo ruolo, Ancona è la città dove ha spiccato il volo la carriera di Dante – dice David Miliozzi, consigliere comunale e amico del grande scenografo – lui è legatissimo alle Marche e ad Ancona per cui è un riconoscimento importante per la sua opera. Dall’altra aumenta il rammarico per Macerata, la città dove è nato e cresciuto, che non riesce a fare altrettanto. Ancona si inorgoglisce sfoggiando il nome di Dante Ferretti, Macerata non lo invita nemmeno alle inaugurazioni in cui ci sono sue opere».

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