Il sindaco Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
Il sindaco Sandro Parcaroli lo ha annunciato agli esponenti della coalizione di centrodestra e agli amministratori: approderà in Consiglio comunale a brevissimo termine (se ci saranno i tempi tecnici già nella seduta del 27 e del 28 ottobre oppure in quella successiva) la delibera di indirizzo per un avviso di gara legato a un project financing finalizzato alla costruzione di un parcheggio a raso da circa 400 posti da costruire sotto viale Leopardi, meglio noto da decenni come parcheggio di Rampa Zara.
L’Ufficio tecnico ha lavorato ad alcune soluzioni ed è pronto a mettere sul tavolo le linee di indirizzo. Il project financing è un sistema, normato in Italia dagli inizi del secolo, di finanziamento e realizzazione di opere pubbliche il cui ritorno economico è dato dalla gestione a lungo termine della struttura.
Il progetto per il nuovo parcheggio di Rampa Zara
Operazione pubblico-privata ma molto spesso con larghissima preponderanza dei capitali privati. La soluzione tecnica per ora ipotizzata per realizzare l’opera prevede un costo di circa 12 milioni di euro, ma non sono stati resi noti – nemmeno ufficiosamente – li contenuti anche per evitare divisioni prima di entrare nel merito della questione.
Due le correnti di pensiero su Rampa Zara: l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi punta a un’opera di rilievo architettonico, attrattiva e polifunzionale e ha ipotizzato alcune varianti in base ai fondi disponibili mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia Pierfrancesco Castiglioni chiede un intervento semplice, un parcheggio a raso. Altro tema da valutare è quello viabilità.
Iommi, per la maggiore praticità e il minore impatto ambientale, è favorevole all’ingresso da viale Leopardi mentre Fratelli d’Italia vorrebbe passare da Borgo San Giuliano. Di sicuro è annunciata la presenza di una cordata – che in ambito locale vede tra i presenti un operatore del settore – che avrebbe manifestato interesse all’operazione. Parcaroli è pronto a portare l’operazione in Consiglio comunale per partire con un’opera annunciata da decenni e sempre elusa dagli amministratori dell’epoca.
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PARKaroli.
E scavare il sottostrada?
Così non deturpiamo lo skyline (ultimo apprezzabile) e non tiriamo via qualche altra decina di alberi?
Ma una CURA della città mai?