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«Una giungla di antenne
per il malgoverno della destra»

CIVITANOVA - Il candidato al consiglio regionale di Avs Sandro Bisonni attacca Lega e Forza Italia dopo il caso di contrada Castelletta: «Si rimpallano le responsabilità, ma i cittadini subiscono le conseguenze».

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Sandro Bisonni, candidato consiglio regionale Avs

«Il caso antenne di Civitanova è la testimonianza del malgoverno della destra, Lega e Forza Italia si rimpallano le responsabilità». Sandro Bisonni, candidato in consiglio regionale per Avs a sostegno della candidatura di Matteo Ricci, interviene sulla querelle politica sorta a seguito del malcontento dei residenti di contrada Castelletta che hanno annunciato un voto di protesta per denunciare la mancanza di interessamento dell’amministrazione rispetto all’installazione del palo di 30 metri sulla collina che si affaccia sul mare al confine fra Fontespina e Potenza Picena per l’alloggiamento di 12 ripetitori di telefonia. 

«A Civitanova Lega e Forza Italia si rimpallano le responsabilità – sostiene Bisonni dopo l’intervento di Veronica Fortuna candidata Lega – Le due forze politiche che si presentano entrambe a sostegno di Acquaroli alle regionali, in realtà sono divise su tutto e litigano tra di loro scambiandosi reciproche accuse. In tutto questo i cittadini subiscono il malgoverno della destra che non sa far rispettare nemmeno il piano delle antenne da loro stessi approvato. Sui pericoli potenziali delle emissioni elettromagnetiche oramai tutti hanno consapevolezza ed è per questo motivo che è necessaria una attenta programmazione supportata da studi tecnici. La giungla delle antenne non è degna di una città come Civitanova e dimostra tutta l‘incapacità di governo della destra cittadina.

Noi di Alleanza Verdi Sinistra da sempre attenti alle tematiche ambientali con potenziali impatti sulla salute, ci siamo spesso occupati di casi di antenne selvagge e sempre ne abbiamo denunciato i pericoli e la gravità. Anche in questo caso ricordiamo a Ciarapica che il sindaco è la prima autorità sanitaria del proprio comune con l’obbligo di tutelare la salute e la qualità della vita dei propri concittadini, come è  obbligatorio attivare un processo di informazione e di partecipazione democratica prima che le opere siano realizzate e non successivamente. Lega e Forza Italia si dimostrano incapaci di governare una città, figuriamoci la Regione».

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