Giulio Pellizzari si rimette in moto:
quarto a Burgos, mirino puntato
su Vuelta e Mondiale

CICLISMO - L'atleta camerte è tornato in strada chiudendo ai piedi del podio nella breve corsa a tappe in terra iberica: il primo obiettivo è confermarsi al Giro di Spagna, dove sarà alla testa della Red Bull-Bora-Hansgrohe. Sognando il Ruanda

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Giulio Pellizzari

Obiettivo Vuelta per Giulio Pellizzari. Il ciclista camerte è tornato in sella questa settimana in Spagna dopo il sesto posto del Giro d’Italia e la parentesi meno esaltante ai Campionati italiani di fine giugno (11° a cronometro, ritirato nella corsa in linea). Il piano è farsi trovare in forma al Giro di Spagna che scatta fra due settimane da Torino e che lo vede partire con grandi ambizioni, visto che sarà verosimilmente l’uomo di classifica della Red Bull-Bora-Hansgrohe insieme a Jay Hindley.

Sabato scorso per lui un ritiro alla Classica di San Sebastian, ma le cose sono andate decisamente meglio alla Vuelta a Burgos, corsa a tappe che si corre in terra iberica e che è uno dei tradizionali trampolini di lancio pre-Vuelta. Pellizzari ha chiuso al quarto posto in classifica generale a soli 30” dal vincitore Isaac Del Toro, già secondo all’ultimo Giro d’Italia, collezionando un terzo posto nella tappa vinta l’altroieri da Leo Bisiaux (che ha concluso secondo in generale) e finendo settimo nella frazione odierna, nella quale, pur non brillantissimo, è comunque riuscito a limitare i danni nell’arrivo in salita che ha visto trionfare Giulio Ciccone e restare nella top 5 della classifica generale finale.

Insomma la condizione sembra in crescita per il 22enne da Camerino, che proverà a ripetere l’exploit del Giro d’Italia in una corsa, la Vuelta, dove di avversari, sulle grandi montagne, ne troverà a bizzeffe: dal due volte vincitore del Tour Jonas Vingegaard al duo della Uae Ayuso-Almeida, passando per i veterani Richard Carapaz ed Egan Bernal e gli azzurri Antonio Tiberi e Giulio Ciccone. E sullo sfondo c’è pure il Mondiale su strada di fine settembre, che quest’anno si tiene in Ruanda su un percorso molto duro, adatto alle caratteristiche di Pellizzari: il ct Marco Villa lo sta tenendo d’occhio.



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