Matteo Ricci nel video in cui mostra l’avviso di garanzia arrivatogli stamattina
Il candidato governatore del centrosinistra Matteo Ricci sarà ascoltato dal pm mercoledì. A Pesaro sono partiti gli interrogatori per l’inchiesta legata agli affidi che coinvolge anche l’europarlamentare per fatti che gli vengono contestati quando era sindaco di Pesaro.
È stato lo stesso Ricci nei giorni scorsi a rivelare di essere indagato e di aver ricevuto un avviso di garanzia legato all’indagine in cui si ipotizza avrebbe ottenuto, grazie agli affidi diretti per opere ed eventi, un vantaggio in termine di ritorno di immagine. Lo stesso Ricci aveva detto di voler quando prima essere sentito per chiarire la sua posizione.
Il primo interrogatorio si è svolto ieri quando Stefano Esposto, presidente delle associazioni culturali Opera Maestra e Stella Polare è comparso davanti al pm Maria Letizia Fucci. Esposto si è avvalso della facoltà di non rispondere. Mercoledì tocca a Ricci che con gli inquirenti, almeno stando a quanto ha detto sin dall’annuncio di aver ricevuto l’avviso di garanzia, cercherà di dare la sua versione dei fatti.
«Stiamo parlando di lavori tutti realizzati, di feste che hanno avuto successo e quindi mai avevo avuto alcun tipo di segnalazione diversa o strana rispetto all’esecuzione dei lavori – aveva detto Ricci -. L’ho ripetuto per mesi, ovviamente lo ripeterò anche al procuratore che spero di vedere il prima possibile, e fra l’altro l’accusa è abbastanza curiosa perché mi si dice che io non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale, ovviamente, ma che avrei ottenuto una utilità in termini di consenso politico, cioè questi murales, queste feste avrebbero aumentato il mio consenso politico. Si dice una cosa che assolutamente io smentisco, che conoscessi queste associazioni mentre invece non ci ho avuto mai a che fare direttamente. Quindi sono ovviamente sereno nel merito, ne ho parlato con il mio avvocato, rispetto a quello che mi si accusa, sono molto sereno nel merito però sono anche molto amareggiato e molto arrabbiato perché questa cosa arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni, dopo un anno di indagini, è evidente che c’è anche tanta amarezza e tanta rabbia».
Da elettore di Destra, è innocente fino a prova contraria, Diritto di Innocenza. Spetta ai tribunali la Sentenza non al popolo La cosa che mi fa più ridere (per non piangere) è che, il rappresentante nelle Marche del pd dica io non sapevo nulla, se non si accorge di nulla come fa tenere le redini di un'Amministrazione non me lo posso neanche immaginare
Le tifoserie hanno tutti la ragione dalla loro parte , e ci tengono a sottolinearlo, Resta un fatto certo ,un candidato alla guida della REGIONE ,che dichiara lui. " STESSO" che mai si è interessato dei comportamenti dei SUOI nominati ,e quindi come prassi , addossare tutte le colpe ai medesimi ,poi si vedrà, essendo loro stessi indagati, cosa diranno ai magistrati . Ma un elettore abituato a beversi qualsiasi ...minchiata, una domanda dovrebbe farsela . RICCI si candida al governo di una REGIONE e non controlla i suoi nominati ? una volta o due e comprensibile ,un sistema proprio no. Per i suoi elettori tutto il rispetto possibile ma ,potrebbe sempre essere ,come si dice ... Un'anatra zoppa
Da oggi in poi i sindaci sono pregati di impegnarsi per eventi che portino malcotento e dissenso, altrimenti rischiano di essere indagati.
Opera maestra
Non ci si può fidare più neanche del gatto.
Ritirati fai più bella figura.
FORSE DAI UN PO' PREOCCUPAZIONI .
Sta ancora in tempo a ritirarsi????
MA SE TUTTA PESARO SA CHE RAZZA DI PERSONGGIO È QUESTO QUARAQUAQUA...........
Io non so niente, non ho visto niente e se c'ero dormivo.
Mah,strano !!! Honesta'...
È pantomima. Alla fine, tutte le accuse saranno fatte cadere.
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Ma non è la festa mia
È la festa solamente di Maria
(Rino Gaetano,https://www.youtube.com/watch?v=JXWFW_1z3VQ )
Qualsiasi eventuale riferimento a Maria realmente esistenti è puramente casuale.
Chissà se si avvarrà della facoltà di non rispondere…
A mio avviso la scelta di Ricci di candidarsi e farsi candidare come governatore delle Marche, dettata dalla sua smisurata ambizione e dall’arroganza che ha messo in campo sin dall’inizio della sua personale campagna elettorale, sta mettendo in grossissima difficoltà lo stesso PD e la vasta schiera di partiti e cespugli alleati (in un’alleanza che più eterogenea non si può).
Difatti si sapeva benissimo da mesi – e non poteva non saperlo lo stesso Ricci – che un avviso di garanzia a suo carico era nell’aria (ne aveva parlato pubblicamente e a chiare lettera mesi addietro lo stesso ex presidente della giunta regionale, il piddino Ceriscioli), tanto era grave ed enorme, e ormai di pubblico dominio, la vicenda di Affidopoli. Un errore politico enorme il fatto di candidarlo, quindi.
Semmai, ciò che può meravigliare in questa vicenda non è l’avviso di garanzia in sè, ma il ritardo con il quale gli è stato notificato.
Saggia decisione per Ricci (e, di riflesso, per il PD regionale) sarebbe stata, quindi, quella di rimanere nel parlamento europeo, dove era stato brillantemente eletto e dove, al momento dell’elezione, si era impegnato a rappresentare per 5 anni tutti i suoi numerosi elettori, impegno solenne che ovviamente ha mandato a carte quarantotto, fregandosene totalmente, nel momento in cui è sceso in campo per le prossime elezioni regionali, dicendosi, con una sicurezza degna di miglior causa, straconvinto della propria vittoria.
Tra l’altro, la vicenda in cui Ricci è indagato, anche in questo caso come era largamente prevedibile, lo sta mettendo, al di là di ogni discorso sul garantismo (solo alla fine del procedimento sapremo infatti se Ricci è colpevole o no di corruzione) ma basandoci esclusivamente sulla linea difensiva scelta dall’ex sindaco di Pesaro e già esternata in maniera pubblica, nella spiacevole, insostenibile e comunque vergognosa necessità (dovendo far credere – anche se non ci crede nessuno, neanche i bambini delle elementari – che lui non controllava gli appalti e gli affidamenti del Comune) di accusare di ogni colpa i suoi più stretti collaboratori, alcuni dei quali hanno già fatto intendere di non essere affatto disponibili a fare i Greganti della situazione (Greganti, per i più giovani, è un iscritto al vecchio PCI che, ai tempi di Mani Pulite, cioè 30 anni fa, per non compromettere il partito, si immolò e disse che i soldi delle mazzette spettanti e consegnati suo tramite al PCI li aveva intascati personalmente, e non per il partito).
Questa tesi, ripeto, evidentemente insostenibile (perchè qui non si parla di due o tre isolati affidamenti diretti, ma di un vero e proprio sistema, che ha macinato 600.000 euro ed è andato avanti per almeno 4-5 anni), costringe in ogni caso il povero Ricci a fare la parte dell’amministratore imbelle e incapace, che non controlla l’operato dei suoi più stretti collaboratori (come è invece suo primario dovere), e che quindi non può dare a nessuno lezioni di buon governo.
Ma la sua scelta di candidarsi, nonostante la spada di Damocle che sapeva di avere sul capo, ora sta mettendo in crisi, appunto, anche i suoi molteplici alleati, in primis i 5 Stelle.
Ora noi sappiamo ormai da anni che la moralità dei 5 Stelle è a corrente alternata, va e viene secondo quello che più fa comodo, e quindi è probabile che i grillini nelle Marche (n.b.: se otterranno in Campania la candidatura di Fico), anche per mancanza di alternative, continueranno a sostenere ufficialmente Ricci, ma è altrettanto probabile che la parte sana del movimento, quella che ancora crede nelle parole d’ordine delle origini (onestà, moralità, ecc.), non accetti il cinismo e l’opportunismo dei vertici regionali e nazionali e abbandoni al suo destino il sempre più arrembante Ricci.
Ho sempre pensato che Ricci non fosse il miglior candidato per questa vicenda che pendeva come una spada di Damocle. Eppure la sinistra avrebbe persone valide di Ancona sia politiche, che privati cittadini. Sicuramente ben sostenute, avrebbero vinto sulla pochezza della Giunta Aquaroli, che in ulteriori 5 anni anni di governo con l’immobilismo totale. Qualcuno sa dirmi cosa ha portato in 5 anni? Più sanità privata, con mortificazione di quella pubblica,e poi che altro? Come siamo messi male, purtroppo
Aggiungo una postilla. Sono al mare e vedo una pubblicità ove l’attuale governatore si vanta dell’aumento di turisti. Forse negli anni passati, perché quest’anno solo il sabato e la domenica c’è gente, durante la settimana le spiagge sono deserte e molte case sfitte. Forse proporre una politica di incentivi agli stipendi sarebbe opportuna, non posti di lavoro con stipendi miseri.
Eccezionale commento dell’avvocato Bommarito!
Comunque, questo tizio è da non votare, esattamente come l’altro candidato “grande”…
Dionigi di Siracusa non era democratico.
Che bello leggere i commenti che sono più lunghi dell’Ulisse di Joyce..
PS un suggerimento a CM: commenti di max 30/40 lettere..poi vedi che sintesi efficace per un testata giornalista locale…
Pregevole il contributo dell’avvocato Bommarito, che svela una volta di più il ridicolo livello intellettuale e politico di Matteo Renzi:
https://www.msn.com/it-it/politica/governo/renzi-e-l-avviso-di-garanzia-a-ricci-bocchino-%C3%A8-un-veggente-o-ha-rapporti-con-qualche-toga-bruna/ar-AA1JgZHc
C’è poco da ridere, Pavoni, Matteo Renzi è il Niccolò Machiavelli del 2000 e Matteo Ricci è il suo Principe ideale.
Più che Niccolò si potrebbe dire Nicoletto Machiavelli…