«Profili non sembra intenzionato
a vendere la Civitanovese»

CALCIO - Parla il presidente onorario Daniele Maria Angelini, mentre continua il silenzio del patron, che ha sentito telefonicamente il sindaco Fabrizio Ciarapica: «Bisogna lavorare per allestire quanto prima una squadra in grado di tornare in Serie D». Ma il malumore serpeggia tra i tifosi: uno ha scritto una lettera aperta alla nostra redazione: «L’ultima volta che ho visto la serie C allo stadio avevo 19 anni, ora ne ho 51: inaccettabile per una realtà turistica e industriale come la nostra. Ci si sieda intorno a un tavolo tutti insieme: una volta ogni 30 anni si può fare, no?»

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Daniele Maria Angelini, presidente onorario della Civitanovese

di Andrea Cesca

«La mia impressione è che Mauro Profili non sia intenzionato a vendere la Civitanovese, tanto meno se sotto pressione». La pensa così Daniele Maria Angelini, presidente onorario del sodalizio rossoblù, anche lui deluso e amareggiato per la retrocessione della squadra in Eccellenza. «La società è di Profili e in quanto tale è lui che decide, questo deve essere chiaro – spiega Angelini – E’ lui il padrone».

Dopo la sconfitta nello spareggio salvezza di Notaresco Mauro Profili ha preferito non rilasciare dichiarazioni, è trascorsa più di una settimana dalla sfida playout allo stadio Vincenzo Savini, ma ancora nulla è stato detto dalla proprietà sul futuro. Il malcontento della tifoseria è palpabile, dopo due campionati vinti (Promozione ed Eccellenza) la Civitanovese era consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato in serie D, ma tutti hanno sperato fino all’ultimo di mantenere la categoria. «La delusione è tanta, faccio fatica a pensare alla Civitanovese in Eccellenza – ha aggiunto Angelini.

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Il sindaco Fabrizio Ciarapica e il presidente della Civitanovese Mauro Profili

La tifoseria, o almeno una parte, ha attribuito a Mauro Profili le responsabilità della retrocessione, in città sono comparse scritte e striscioni che invitano il massimo dirigente a lasciare. Il silenzio del numero uno della Civitanovese ha dato adito a voci di incontri e interessamenti da parte di nuovi imprenditori, voci che persone vicine a Profili definiscono prive di fondamento. Quello che è certo è un contatto telefonico nei giorni scorsi tra Mauro Profili e il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, i due si sono ripromessi di risentirsi a stretto giro. «Bisogna lavorare per allestire quanto prima una squadra in grado di raggiungere la promozione» ha detto Ciarapica. A Palazzo Sforza, al momento, nessuno si è fatto avanti per chiedere informazioni sulla società di calcio, così hanno riferito sia il primo cittadino che l’assessore allo sport Claudio Morresi. Alcune squadre sono ancora impegnate con gli spareggi, di alcune bisognerà conoscere la situazione economico finanziaria, più in generale se tutte presenteranno regolare iscrizione (in Serie B ad esempio solo nelle ultime ore è scoppiato il caso Brescia). Le possibilità che la Civitanovese possa essere ripescata in serie D sono ridotte al lumicino, ma qualora si presentasse l’opportunità bisognerà farsi trovare pronti.

Alla nostra redazione nel frattempo è arrivata una lettera da parte di un tifoso, scritta a nome di un gruppo di tifosi civitanovesi, rivolta al sindaco di Civitanova e all’imprenditoria civitanovese, che riportiamo integralmente. «L’ultima volta che ho visto la serie C allo stadio avevo 19 anni, ora ne ho 51. Oltre 30 anni senza professionismo sono tanti, decisamente troppi se sei una città importante come Civitanova Marche. Una delle città più turistiche e rinomate, con un tessuto industriale tra i più importanti della regione non può accettare la mediocrità del presente. Una retrocessione porta sempre con sé molti rimpianti e anche strascichi velenosi, ma forse l’aspetto peggiore è l’aver constatato che attualmente Civitanova non è nemmeno in grado di riuscire a mantenersi stabilmente in serie D. Categoria che invece dovrebbe essere il minimo sindacale per una città di oltre 40mila abitanti con una storia calcistica importante. L’amore per questi colori, per quanto maltrattato, resta più forte che mai per tutti i civitanovesi, basta ricordarsi che un anno fa eravamo in 5000 a festeggiare la vittoria dell’Eccellenza (un campionato regionale)! E poi il calcio è e rimane una importante componente sociale e identitaria e soprattutto è anche un formidabile veicolo di promozione territoriale. Stare nel calcio che conta porta benefici e notorietà alla città tutta. Il presidente Mauro Profili in questi 8 anni, spinto da una innata passione, ha fatto tanto e spesso è stato lasciato troppo solo. Ma ora forse è giunto il momento di un cambio al vertice. Il mio è un appello alle varie componenti: sindaco, forze politiche e soprattutto a quegli importanti imprenditori cittadini che molte altre città ci invidiano. Un invito a riunirsi attorno ad un tavolo, a confrontarsi e a trovare una strada per costruire finalmente, almeno per una volta, qualcosa di bello per tutta la città e per i suoi cittadini. Una volta ogni 30 anni si potrebbe fare, o no?».

Ad oggi il campionato di Eccellenza Marche stagione 2025-26 vedrebbe ai nastri di partenza le seguenti squadre: Chiesanuova, Tolentino, Urbino, Sangiustese, Montegranaro, Osimana, Montefano, Urbania, Fabriano Cerreto, Matelica, Atletico Mariner, Fermana, Civitanovese, Trodica, Jesina, la vincente della finale playoff di Promozione Fermignanese-Atletico Azzurra Colli (più il K Sport Montecchio Gallo se non dovesse salire in serie D attraverso i playoff nazionali).

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