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Ricorso al Tar su Villa Eugenia,
il tribunale sollecita
il Comune a consegnare gli atti

CIVITANOVA - A distanza di sette anni dall’esposto, qualcosa si muove: il tribunale amministrativo delle Marche ha richiesto "al più presto" la consegna degli atti. Il comitato aveva presentato la richiesta di annullamento della delibera consiliare con la quale il Comune accettava 200mila euro a fronte della rinuncia alla prelazione

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villa-eugenia-civitanova-FDM-1-325x217di Laura Boccanera

Ricorso al Tar su Villa Eugenia, qualcosa si muove, a distanza di 7 anni dall’esposto: il tribunale sollecita il comune di Civitanova a consegnare gli atti amministrativi “al più presto” per giungere ad un pronunciamento.

Il tribunale amministrativo delle Marche ha richiesto il deposito degli atti a seguito del ricorso presentato nel 2018 da Legambiente (una delle ultime attività della compianta presidente Giorgia Belforte) tramite l’avvocato Angelo Gattafoni, per richiedere l’annullamento della delibera del consiglio comunale che accettava la transazione della causa rinunciando alla prelazione su Villa Eugenia. 

Da anni ormai il comitato che si era costituito affinché il comune non rinunciasse alla prelazione della villa storica attende un pronunciamento dei giudici.

«Il presidente, il direttivo e i soci dell’associazione “Villa Eugenia” accolgono favorevolmente il sollecito che il Tar Marche ha eseguito verso il comune di Civitanova – afferma il presidente del comitato Nicola Lelli – chiedendo, “al più presto possibile”, il deposito di una dettagliata relazione sul contenzioso e di ogni altro atto ritenuto utile ai fini del giudizio. Tale ordinanza è stata pubblicata il 29 marzo 2025 in relazione al ricorso presentato da Legambiente e Circolo Legambiente “Sibilla Aleramo” di Civitanova nelle persone dei legali Cristina Brasca e Angelo Gattafoni. Finalmente, dopo anni di paziente attesa, si inizia ad entrare nel merito della causa in modo tale da permettere al Tar Marche, su cui si ripone la massima fiducia, di verificare la possibilità dell’annullamento della delibera del consiglio comunale numero 59 del 27 luglio del 2018  che aveva per oggetto la transazione di Villa Eugenia, poi sottoscritta il 12 settembre tra il Comune e la Lumar. I soci fondatori dell’associazione “Villa Eugenia”, fra cui Nicola Lelli, Marco Cervellini, Tommaso Claudio Corvatta, Stefano Mei, Pier Paolo Rossi, Cristiana Cecchetti, Enrico Lattanzi si augurano che il ricorso possa andare a buon fine. Fra le motivazioni della rinuncia alla prelazione da parte del comune era stato comunicato che non si sarebbero mai potuti trovare fondi per il recupero, quando il bando Pnrr “Parchi, ville e giardini storici” ha previsto per gli enti privati e pubblici 190 milioni di euro. Sono oscure, ancora oggi, le ragioni per le quali a pochi mesi dalla sentenza per la conferma del diritto di prelazione l’amministrazione Ciarapica, non abbia atteso il pronunciamento».

 

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