Il luogo dell’omicidio
Omicidio di Alika Ogorchukwu: fissata al 14 maggio l’udienza in Cassazione. Il processo arriva al terzo grado di giudizio, dopo che il 9 ottobre la Corte d’appello di Ancona aveva confermato i 24 anni per Filippo Ferlazzo.
Filippo Ferlazzo
L’uomo è stato condannato in primo e secondo grado per aver ucciso, il 29 luglio del 2022, il 39enne nigeriano lungo corso Umberto I a Civitanova. Al processo è parte civile la moglie di Alika, Charity, e altri cinque familiari del 39enne, assistiti dall’avvocato Francesco Mantella. A difendere Ferlazzo l’avvocato Roberta Bizzarri.
Quel pomeriggio su corso Umberto, intorno alle 14, sono state diverse le persone che hanno assistito e anche filmato l’omicidio del 39enne nigeriano, avvenuto dopo che l’uomo aveva fermato Ferlazzo e l’allora compagna per chiedere l’elemosina.
Alika Ogorchukwu
Da lì è nata la folle reazione di Ferlazzo che dopo alcuni minuti ha lasciato la fidanzata in un negozio per andare a cercare Alika. Secondo l’accusa, dopo aver buttato a terra il nigeriano, lo ha preso per il collo, mantenendo la presa per due minuti e dieci secondi. Mentre l’aggressione era durata in tutto 2 minuti e 11 secondi.
Tempi che sono stati definiti dalla procura di Macerata (le indagini della polizia sono state coordinate dall’allora sostituto procuratore Claudio Rastrelli, ora procuratore a Urbino) in modo così preciso grazie ai video girati col cellulare delle persone che erano presenti.
Gli avvocati Roberta Bizzarri e Francesco Mantella oggi in Corte d’appello
Se l’autopsia dice che Ferlazzo è morto per asfissia, la difesa, con il proprio consulente, ha sostenuto che la morte sarebbe legata alla rottura della milza, quindi un omicidio preterintenzionale.
Ferlazzo è in carcere dal 29 luglio 2022.
(Redazione Cm)
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Non è morto Ferlazzo ….