Bonifica Basso bacino del Chienti:
a fine mese conferenza dei servizi

CIVITANOVA - Dopo anni di richieste e due esposti, comitato civico e Nova urbs hanno ottenuto l'impegno della Regione. Al tavolo parteciperanno enti locali e provinciali per avviare un piano di intervento

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La firma dell’ultimo esposto sul Basso bacino del Chienti

Basso bacino del Chienti, qualcosa si muove, annunciata per fine febbraio una conferenza dei servizi. A dirlo sono la referente per il comitato civico “Civitanova Unita” Giuliana Venturini e Paolo Squadroni di “Nova Urbs” che in questi ultimi anni hanno presentato due esposti per la mancata bonifica del basso bacino del Chienti, l’ultimo proprio poche settimane fa.

I due referenti sono stati ricevuti nei giorni scorsi in consiglio regionale su invito del presidente del consiglio Dino Latini.

Al centro dell’incontro la lettera che è stata inviata ai responsabili politici di regione e dei comuni interessati dall’inquinamento del basso bacino del Chienti. Nella missiva si chiedeva sia la formulazione di una delibera consiliare di indirizzo, per l’assunzione di responsabilità riguardo la bonifica, sia la presa di un impegno formale di convocare una pubblica conferenza, con l’intervento dei tecnici degli uffici regionali e dei politici delle amministrazioni locali, provinciali e regionali, per relazionare ai cittadini sullo stato dei fatti e istituire un tavolo di lavoro volto ad avviare un progetto di bonifica del sito.

I due rappresentanti, assieme all’avvocato Massimo Luzi e a Domenico Bevilacqua, hanno avuto un colloquio con il capo di gabinetto del presidente del consiglio  Monica Bordoni a cui sono state rinnovate le richieste della lettera. Da parte della presidenza del consiglio l’impegno ad indire una conferenza dei servizi: «dopo l’incontro siamo stati contattati perché ci è stato garantito a fine febbraio la convocazione della conferenza dei servizi sul tema con la partecipazione dei rappresentanti della regione Marche, delle province di Fermo e Macerata e dei comuni di Civitanova, Montecosaro, Morrovalle, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio – spiega Paolo Squadroni –  esprimiamo innanzitutto, soddisfazione per l’avvenuto accoglimento delle istanze presentate, auspicando una proficua prosecuzione dell’iter che si viene tracciando. Un rammarico è legato al fatto che si sarebbe potuti arrivare a questo risultato ben prima e per mano di più titolate figure, anziché attendere l’intervento di quattro semplici cittadini, se vi fosse stata la volontà di affrontare un problema che tocca da vicino la salute ed il benessere di moltissimi cittadini marchigiani e rappresenta una vergogna per la nostra regione».

 

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