Il riconoscimento del Bollino azzurro. A sinistra Lucilla Servi, primaria di Urologia a Macerata. A destra Willy Giannubilo, primario a Civitanova
L’Ast di Macerata ha ricevuto un doppio riconoscimento dalla Fondazione Onda nella seconda edizione del Bollino Azzurro, che ha premiato i centri ospedalieri virtuosi per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in un’ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e sulle complicanze funzionali post-chirurgiche.
Il Bollino azzurro viene attribuito per la seconda volta all’ospedale di Macerata, diretto da Lucilla Servi, mentre per l’ospedale di Civitanova è il primo riconoscimento ricevuto dall’unità operativa diretta da Willy Giannubilo.
«I due Bollini azzurri ottenuti dagli ospedali della nostra azienda certificano la qualità delle prestazioni erogate ai pazienti – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata, Alessandro Marini – il riconoscimento ottenuto come centri di eccellenza nei percorsi diagnostico-terapeutici offerti ai cittadini per le patologie uro-andrologiche è frutto della competenza e dell’impegno quotidiano dei nostri professionisti e delle loro equipe, ai quali va il mio ringraziamento».
Nei reparti di Urologia degli ospedali dell’Ast di Macerata è presente una rete multidisciplinare che affronta i molteplici aspetti della salute uro-andrologica, con un’attenzione rivolta a migliorare la qualità di vita delle persone con tumore della prostata. Sono attivi, infatti, percorsi dedicati alla gestione della patologia e delle sue complicanze post-operatorie con un approccio che integra medicina e riabilitazione, garantendo il miglior supporto possibile ai pazienti. La collaborazione tra professionisti, pazienti e familiari è essenziale per affrontare in modo efficace le sfide legate al tumore della prostata e alle sue complicanze.
«Questi riconoscimenti attestano l’elevata qualità dei servizi offerti ai cittadini dalle due strutture ospedaliere, che si contraddistinguono per accuratezza e tempestività nella diagnosi, oltre che per l’approccio multidisciplinare», dichiara il l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini.
Andate a pagamento con un dottore, è difficile pure prendere la linea telefonica,poi sarebbe meglio conoscere qualcuno del reparto è così che funziona la sanità oggi
Non riesco a prendere un appuntamento
Daniela Manasse neanche io x Mio marito è dal 5 di novembre che chiamo al cup ma niente, poveri noi
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Approccio multidisciplinare? Tempestività della diagnosi? Sicuramente si!
Per la cura poi a chi bisogna rivolgersi?
Sig. Assessore si è mai accertato se i medici almeno parlano tra loro?
Oltre il Cup, esiste un’applicazione molto semplice e funzionante da scaricare “Salute Marche” dove in base alla richiesta del malato, compare un elenco di strutture ospedaliere e convenzionate dove poter effettuare la prestazione richiesta in tempi abbastanza veloci. Provare per credere.