Civitanovese, inizia l’era Senigagliesi:
«Paura? Tantissima, ma se vai sul ring
contro Tyson è meglio averne»

Da sinistra: il ds Claudio Cicchi, mister Stefano Senigagliesi e il presidente Mauro Profili

di Andrea Cesca (foto Federico De Marco)

Primo giorno di lavoro per il neo allenatore della Civitanovese Stefano Senigagliesi. Originario di Osimo, civitanovese d’adozione, Senigagliesi è una vecchia conoscenza del presidente Mauro Profili. «Ci conosciamo personalmente da quasi 40 anni, non abbiamo fatto un salto nel buio, Stefano può darci una mano a risolvere i nostri problemi e portarci alla salvezza» ha spiegato il numero uno del sodalizio rivierasco in sede di presentazione.

Stefano Senigagliesi

Per Senigagliesi si tratta di un ritorno, all’inizio del nuovo millennio l’allora presidente Giacomo Battaglioni gli aveva affidato la guida tecnica della prima squadra, la sua permanenza durò tre giorni a causa delle vicissitudini societarie.  «La società mi ha chiesto di dare il massimo ogni giorno da qui fino alla fine per tentare di tirarci fuori – ha affermato Senigagliesi, seduto fra il direttore sportivo Claudio Cicchi e il presidente Profili – quello che ho visto domenica è qualcosa di incredibile, al Polisportivo si respirava calcio vero, era da tanto tempo che non lo vedevo. Non c’è da preoccuparsi degli aspetti tecnico-tattici, non sono la priorità, non ho visto una Civitanovese in difficoltà. Ho visto una squadra che nei dettagli e negli episodi non è stata fortunata. Questa squadra è stata costruita bene e allenata bene, non sono stati fortunati. Quello che dovremo cercare di recepire il più velocemente possibile sono emozioni, relazioni, aspetti umani e cercare di essere Civitanovese in tutto e per tutto in maniera molto ermetica. Dovremo essere bravi tutti a fare un corpo unito, granitico, per tentare di arrivare dove questa società merita per gli impegni che ci mette quotidianamente».

Mauro Profili

«Ho tanta paura, tantissima – ha risposto Senigagliesi a chi ha chiesto se avvertisse la pressione della piazza – credo che sia una delle qualità più importanti per non rischiare di rimanere sorpreso dagli avversari e dalle situazioni. Chi dice di non avere paura di nessuno è un incosciente. Se salgo su un ring contro Tyson è meglio avere paura. In questo momento sento la pressione giusta, se riusciamo nel nostro intento non sarà un’impresa, perché le imprese o i miracoli avvengono quando non hai materiale per fare le cose. Queste persone vicino a me di materiale ne hanno messo insieme, non sono stati fortunati e mi da tanto fastidio perché lo meritavano». Secondo mister Senigagliesi la quota salvezza sarà inferiore a 42 punti. «Dico di meno perché il campionato si è diviso in due parti, nettamente, ci sono squadre davanti che perderanno pochissimi punti, ci si giocherà la salvezza dalla metà in giù, la strada è ancora molto lunga, chi ha festeggiato il Natale con grande serenità secondo me si deve sentire invischiato. Periodi non fortunati, episodi sfavorevoli, capiteranno anche agli altri. In questo momento dobbiamo pensare una partita alla volta».

Claudio Cicchi

Senigagliesi ho sorvolato l’argomento mercato «quello che ho è già abbastanza» ha spiegato il tecnico. Il presidente Mauro Profili fa sapere che «la società fare di tutto per salvarsi, è logico che qualcosa andremo a prendere, dove manca». Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore Cicchi «ci sarà probabilmente qualche partenza, il presidente non lascerà nulla di intentato per rinforzare la squadra e cercare la salvezza. Lo ha sempre fatto sin dal primo giorno. Sono convinto che con due o tre elementi di spessore nel girone di ritorno sarà tutta un’altra storia, questa squadra potrà competere con chiunque».

In attesa che venga nominato il viceallenatore (Daniele Romandini non c’è più ndr) Mauro Profili è tornato sull’esonero di Alfonsi: «Ci dispiace aver interrotto il rapporto con Sante, ma era necessario dare una sferzata. Non abbiamo colpe da imputare a nessuno, errori ne abbiamo commessi tutti e me ne prendo le responsabilità in quanto presidente, ho le spalle larghe. D’ora in avanti dovremo essere tutti per uno e uno per tutti».