«Consiglio comunale “aperto”
ma solo ad Acquaroli e Saltamartini,
nessun confronto sulla sanità»

CIVITANOVA - Giovedì alle 17 assise con gli interventi del Governatore e dell'assessore regionale. Minoranza all’attacco con Mirella Paglialunga: «Tema generico, illegittimo un Consiglio convocato perché richiesto dalla Regione e usato solo come cassa di risonanza politica»

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Il governatore Francesco Acquaroli e il vicepresidente Filippo Saltamartini

Convocazione straordinaria in seduta aperta con argomento “Sanità regionale e Ast 3”. Questa la striminzita dicitura con la quale è arrivata oggi nel primo pomeriggio la convocazione per i consiglieri comunali di Civitanova dopo la riunione dei capigruppo che si è svolta ieri e con la quale è stato annunciato un Consiglio comunale aperto di pomeriggio con il presidente della Regione Francesco Acquaroli e con l’assessore Filippo Saltamartini.

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Mirella Paglialunga

Consigli comunali aperti che sono stati oggetto di polemiche nella giornata di ieri sia a Macerata che a Civitanova dove la notizia dell’assise è arrivata a soli 3 giorni dalla data. A Macerata addirittura la seduta, prevista per venerdì si svolgerà solo in diretta streaming. Un confronto pre natalizio che secondo le minoranze consiliari ha il sapore della campagna elettorale, una vetrina passerella che di fatto non consente lo scambio reale di vedute e proposte  con cittadini ed associazioni dal momento che solo i consiglieri comunali potranno intervenire e che l’orario e la data scelta (giovedì alle 17 a Civitanova) rende difficile un’ampia partecipazione.

E insomma la parata per il governo regionale si sta rivelando un boomerang, si pensava ad un dietrofront visto che la convocazione ufficialmente fino a poco fa non era ancora arrivata. E invece no. Il consiglio si farà, ma con modalità alquanto anomale: «aperto perché intervengono Acquaroli e Saltamartini che non fanno parte del consiglio, ma chiuso perché non sono permessi interventi esterni» – sintetizza la consigliera ex candidata sindaca Mirella Paglialunga.

«Ieri è stata surreale la riunione dei capigruppo – prosegue la consigliera di Per Civitanova- il presidente Fausto Troiani ha dato altra prova dello sprezzo per le più elementari regole della democrazia e del regolamento del consiglio comunale. Ha esautorato completamente i diritti dei consiglieri comunali capigruppo a cui, come cosa fatta, ha dato “informazione” di un consiglio comunale “richiesto” da Saltamartini ed Acquaroli. Troiani ha esordito affermando che il consiglio comunale sarà convocato nella modalità “né aperto né  chiuso” e che riguarderà “la sanità”. Questa maggioranza che si ritiene “padre-padrone” dell’amministrazione civitanovese e che crede di poter agire sempre e comunque al di fuori delle regole, ha intenzione di negare la parola ai civitanovesi ed alle associazioni che vivono direttamente la sanità marchigiana nelle strutture o nelle loro case. Ho fatto rilevare l’illegittimità della convocazione e la non correttezza della modalità aperto/chiuso. Il consiglio comunale non può essere strumentalizzato come cassa di risonanza politica. Per questo ci sono i convegni o le assemblee o le riunioni di partito».

(l. b.)

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