Vertici dello Sferisterio, Ricotta accusa:
«Ricerche senza rispettare lo statuto»

MACERATA - L'atto dell'Associazione Sferisterio è stato da poco approvato. L'esponente dem: «prevede che il sovrintendente venga scelto con un bando pubblico mentre il direttore artistico può essere trovato anche senza concorso. Invece stanno facendo il contrario»

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Narciso Ricotta

di Luca Patrassi

Il tempo di andare dal notaio per formalizzare il nuovo statuto dell’associazione Sferisterio e qualcosa non va secondo i fini dichiarati, almeno secondo il capogruppo comunale di Macerata del Partito Democratico, Narciso Ricotta, che segnala decisioni contrarie a quanto sancito nel recente atto.

Ricotta segnala che che lo statuto dell’Associazione Sferisterio prevede una procedura di selezione pubblica per il sovrintendente e una chiamata diretta per il direttore artistico mentre appunto sembra si sia adottata la procedura contraria.

«La modifica dello statuto dell’Associazione Sferisterio – scrive l’esponente Democrat – è stata una occasione persa: ci si è limitati a prevedere la nomina di un membro del Consiglio di amministrazione designato dal ministero della Cultura mentre il sindaco non ha avuto il coraggio di procedere con la trasformazione dell’Associazione in fondazione creando i presupposti per una prospettiva di crescita. Ciò però non significa che il nuovo statuto sia carta straccia: infatti esso prevedere, tra l’altro, le modalità di nomina del sovrintendente e del direttore artistico.

L’articolo 15 dello Statuto dispone che il sovrintendente sia individuato con apposita procedura comparativa di evidenza pubblica e l’articolo 16 prevede che il direttore artistico sia scelto tra persone altamente qualificate nell’ambito delle attività culturali, teatrali e musicali. Insomma il sovrintendente deve essere scelto con un bando pubblico mentre il direttore artistico può essere scelto anche senza necessità di un bando. La realtà, però, è rovesciata rispetto lo statuto: infatti da giorni si fa il nome del futuro sovrintendente senza che sia stato emanato alcun bando per la sua selezione mentre è stato pubblicato il bando per la nomina del direttore artistico».

L’affondo finale di Narciso Ricotta: «Se si aumentano le garanzie di trasparenza, si fa un bando pubblico anche laddove non è necessario, non c’è alcun problema ma se non si rispetta lo Statuto appena approvato, nominando un Sovrintendente senza il necessario bando, si incorre in una violazione. Dopo diverse stagioni in rosso e dopo un turbinio di Direttori Artistici sarebbe opportuno evitare altri passi falsi».

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