L’assessore Andrea Marchiori durante i lavori al sottopasso di via Roma
di Luca Patrassi
Riunione di giunta domattina, possibile che si “affacci” la vicenda della “variante migliorativa” del sottopassaggio ferroviario di via Roma. In discussione l’ipotesi che venga abbandonato il progetto “a conca”, che prevedeva le due vasche di compensazione dell’acqua e le opere idrauliche, per passare a quello “a scivolo” prolungando la strada per circa 25 metri abbassandone il livello.
L’acqua ancora presente nel sottopasso
Ieri sera l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune, l’avvocato Andrea Marchiori, ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook per assicurare che tutto va bene e che tutto è sotto controllo: «Punto sul sottopasso. In questi giorni – scrive Marchiori – riceviamo tante domande sul perché i lavori sono fermi. Intanto ci fa piacere, significa che c’è tanto interesse sui lavori pubblici ed in particolare su questa opera epocale e simbolo dell’amministrazione di Sandro Parcaroli Sindaco di Macerata. Non ci sono problemi ma, anzi, l’opportunità di valutare un miglioramento della viabilità in uscita direzione Sforzacosta. Con l’opera strutturale completata e la quota dello scavo, i progettisti possono calcolare in maniera puntuale il piano idraulico di deflusso delle acque e, quindi, eliminare il rischio. L’impresa ha lavorato talmente bene che siamo in anticipo sul cronoprogramma, presto la ripresa dei lavori con il 2025 che ci aspetta per il completamento».
Attenzione dunque rivolta alla riunione di giunta di domani, possibile che all’assessore venga chiesto di spiegare l’accaduto, la soluzione ipotizzata, i costi e il motivo di una scelta difforme dal progetto messo a gara. Peraltro, nel caso di “scivolo”, c’è anche l’ipotesi di dover chiudere di nuovo la strada di collegamento da e per Sforzacosta. Vero è che il sottopassaggio dovrebbe essere ultimato a breve termine, per febbraio, ma l’eventuale chiusura andrebbe ad aggiungere criticità a una viabilità già complicata per i tanti cantieri aperti, da via dei Velini alla Pace.
Via Roma, acqua in galleria «Pronta una variante, sottopasso “a scivolo”»
C’è luce in fondo al tunnel: completato lo scavo del sottopasso di via Roma (Foto/Video)
Al solito! Lo dicevo da quando hanno cominciato che sarebbe finita così
Io ricordo che gia tempo fa ad una riunione a Sforzacista ( quando hanno presentato il progetto) era stato sollevato subito il problema che si poteva verificare , visto che si parlava di pendenza pari al 14% ( questa pendenza giustificata subito perche permetteva di avere 5 metri di luce per far passare anche pulman camion ecc visto che laltro progetto 3 metri con meno pendenza ma diceva che risolveva in parte il problema del traffico visto che i mezzi pesanti e alti dovevamo continuare a passare come prima ) La risposta e che , si facevano Dei drenaggi a monte proprio per evitare questo problema sollevato in assemblea . Salvo fenomeni non gestibili, molto probabilmente dovranno ancira realizzare il tutto Ma visto gia queste riunioni e cambi di progetto Sicuramente qualche anomalia ce Fatemi fare una battuta Come la pubblicità della mira lanza x chi la ricorda con Calimero e diceva siamo sempre alle solite Calimero
Che ricordi....... tanto di ingegneria poi si all agano. Ma non vi vergognate. Se non siete in grado di fare un progetto positivo chiedete aiuto.....
perchè non hanno il ponte, meno fatica, meno scempio e meno denaro
E intanto la roulette russa dell'attraversamento di Piazza Annessione verso i Cancelli ( e viceversa) continua senza soluzione ...
Mi sembra normale che in un opera pubblica importante come questa i progettisti abbiano pensato anche e soprattutto al deflusso delle acquead opera finita ed in corso di realizzazione
Fabio Pettinari Fabio io penso che dovranno chiudere l'uscita dei veicoli da Collevario per creare lo scivolo del sottovia eliminando la rotatoria. Tu che dici?
Paolo Patrassi un vecchio progetto lungimirante prevedeva che il traffico andasse sottoterra dalla casa cantoniera fin dopo il passaggi a livello ovviamente, creando sopra una piazza interamente pedonale, libera dalle auto che unisse la zona della farmacia con quella del bar metropolis, per intenderci, . Queste due zone commerciali e di servizi ora separate da via Roma sono pericolosamente fruibili a piedi. Il vecchio progetto ovviamente bello e tuttora allavanguardia è stato totalmente trascurato dalle amministrazioni passate e da quella attuale. La scelta in corso di realizzazione appare la più ovvia, semplice ed autocentrica, speriamo almeno in una buona progettazione e validazione del progetto stesso.
Già avevo capito da tempo che si sarebbe allagata solo a vedere il profondo scivolo, e dire che sono una ragioniera e non un geometra, sarà peggio della galleria di Fontescodella, cola acqua dalle pareti anche con la siccità!
Lauretta Cartechini ma ci sono ingegneri non geometri
Ma che vuoi commentare, siamo alla frutta
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Il sottopasso di Lido Bello, a Porto Potenza, che ad ogni acquazzone estivo si allaga
L’impresa ha lavorato talmente bene che siamo in anticipo sul cronoprogramma, però quando piove si allaga tutto e molto probabilmente ci sarà bisogno di fare una variante al progetto, spendere “qualche euro” in più e richiudere la strada.
L’operazione è riuscita, il paziente è morto!!!
Mi ripeto, debbono cambiare la sigla. Da MC (Macerata) a LC (Lacerata)
Il sottopassi come idea è buona,ma come già detto anni fa la probabile soluzione definitiva era quella di effettuare la bretella Mattei-La Pieve mettendo una volta e per sempre intorno ad un tavolo di lavoro tutti gli attori.
Chissà se il signor “Maalox” sta ancora studiando le carte del progetto o si vergogna in questi casi a fare il suo commento da l…….o oppure da servitore? … “…ottima e abbondante signor generale”
Ribaltabile sarebbe ancora più epocale e simbolico.
Solo una domanda: in fase progettuale non ci hanno pensato che il sottopasso a conca si può allagare facilmente?
C’e da rimanere basiti a quanto si legge: risolvere il problema di eventuali allagamenti con vasche e pompe è la cosa più allucinante che si possa pensare: e se manca la corrente elettrica, con che le avrebbero svuotate? con una catena di dipendenti comunali che si passavano secchi pieni d’acqua? mi fermo qui per non voler offendere nessuno (ma chi capisce…)