Ast, verso lo stop alle coop e ai pensionati:
i turni nei vari Pronto soccorso
da coprire con i medici dei reparti

SANITA' - Il piano regionale è emerso oggi nel corso di un collegio di direzione. Macerata dovrebbe essere la prima azienda che si trova ad affrontare la questione visto che è prossima la scadenza dei contratti. E’ previsto anche un taglio dei compensi (da 130 euro l’ora a 85 euro) per disincentivare il passaggio dei medici nelle cooperative

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ast-sanita-azienda-sanitaria-archivio-sede-2-650x585di Luca Patrassi

Avere tanti medici e non saperlo. Oggi pomeriggio si è svolto un collegio di direzione della Ast per affrontare l’emergenza legata ai contratti con le cooperative per la copertura di circa 170 turni mensili nei Pronto soccorso degli ospedali di Macerata e di Civitanova e al 118 e per la copertura di altri turni in Pediatria.

Una voce di spesa che incide da oltre due anni nei bilanci Ast per circa tre milioni di euro l’anno.

A fronte di norme che vanno nella direzione del taglio della possibilità di ricorrere ai gettonisti per coprire il tipo di prestazioni sanitarie descritte, oggi pomeriggio i vertici Ast hanno illustrato la situazione e la via d’uscita suggerita dalla Regione.

Non saranno rinnovati, o almeno non nella formula attuale, alla oramai prossima scadenza i contratti con le coop e a chi chiedeva quali saranno le soluzioni, i vertici della Ast – c’erano il direttore generale Marco Ricci, la direttrice sanitaria Daniela Corsi e il direttore amministrativo Milco Coacci – hanno detto che si farà fronte con i medici che saranno indicati dai reparti dell’area medico-chirurgica. Medici ospedalieri che saranno “incentivati” con delle maggiorazioni tipo straordinario o prestazioni aggiuntive.

Peraltro è stato anche detto che, per disincentivare il fenomeno degli ospedalieri che si dimettono per passare nelle fila delle coop, è previsto un taglio dei compensi alle coop che passerebbero dai circa 130 euro all’ora ad 85.

C’è il dubbio legato alla reale disponibilità di questi medici ospedalieri che, liberi da impegni nei reparti, andrebbero su base più o meno volontaria a coprire i turni al Pronto soccorso.

Il piano regionale è stato appena annunciato e Macerata dovrebbe essere la prima Ast che si trova ad affrontare la questione visto che è prossima la scadenza dei contratti con le coop.

Inutile aggiungere che il semplice affiorare della voce dei turni nel Pronto soccorso ha scatenato un ampio “dibattito” nei reparti interessati. Peraltro la questione dei tagli non riguarderebbe solo le coop ma anche i medici pensionati, finora utilizzati ampiamente in giro per gli ospedali, in particolare dell’entroterra. Si continua però a tenere aperti in giro per la provincia reparti e punti di primo intervento che assorbono medici specialisti ma risultano molto poco frequentati con il risultato finale che si ricorre poi a soluzioni emergenziali per tamponare le falle. Resta ora da verificare come sarà accolta questa nuova ipotesi di lavoro per chiudere la partita delle coop che resteranno solo nel caso in cui si sarà dimostrato che non ci sono altre possibilità operative all’interno degli ospedali. Peraltro, nonostante le molteplici procedure di reclutamento avviate dall’Ast di Macerata, non si riesce ad assumere personale medico per l’area della Emergenza/Urgenza.

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