Lo striscione mostrato di fronte a palazzo Sforza
di Laura Boccanera
Striscione davanti palazzo Sforza: “Vergogna”. Anche i supporter della Civitanovese hanno fatto sentire, nello stile della tifoseria, la propria voce urlando con un gesto il proprio rammarico e la propria indignazione a seguito del crollo all’interno del Polisportivo comunale.
La tribuna chiusa
Il distacco di mattoni, cemento e intonaco che lunedì ha interessato la tribuna centrale infatti rende inutilizzabile quella parte dell’impianto nei prossimi match in programma.
Ma lo striscione che ieri i tifosi hanno sorretto davanti al portone centrale del Comune, con le lettere “Vergogna” colorate dei colori della squadra, è solo uno dei modi con cui da tempo la tifoseria chiede la manutenzione straordinaria dello stadio.
Lo striscione esposto dai tifosi in occasione del match di ieri contro il Castelfidardo
Dopo il problema dei bagni e degli spogliatoi, ora è la sicurezza ad essere in ballo e l’indignazione nasce da decenni di abbandono in cui il Polisportivo non è mai stato oggetto di interventi strutturali importanti per la sua manutenzione nonostante sia ormai un impianto datato.
Uno stadio vecchio a cui però nessun civitanovese vuole rinunciare. Da qui la battaglia a suon di striscioni per chiedere di accelerare e accendere un faro sui lavori necessari che vadano di pari passo con la dignità che merita la squadra.
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Il problema dello stadio non è che è vecchio, ma che è stato clamorosamente trascurato(volutamente?).
La maggior parte degli stadi hanno la stessa età del polisportivo o anche di più, ma se sono stati sempre ben mantenuti e aggiornati, possono tranquillamente andare avanti e anche essere omologati per campionati professionistici (vedi il Recchioni di Fermo, costruito addirittura nel 1932!!)