Borgo Peranzoni, la strada dove è avvenuto il cedimento
di Luca Patrassi
Lavori e cantieri nel mirino in quel di Villa Potenza, a Macerata. La segnalazione arriva in particolare per l’opera in corso lungo via dei Velini e per quella fatta lungo borgo Peranzoni. Si parte dal cedimento del terreno sulla strada centrale della frazione, fatta oggetto di recente di un lavoro di sistemazione dei sottoservizi. Lavoro fatto, scavo interrato e coperto con l’asfalto ma la terra si è mossa provocando un avallamento tanto evidente quanto pericoloso in particolare per chi transita con mezzi a due ruote.
L’assessore Andrea Marchiori
Osserva l’assessore comunale ai lavori pubblici Andrea Marchiori: «Quello lungo Borgo Peranzoni non è un lavoro fatto dal Comune ma realizzato in concessione per i sottoservizi, abbiamo segnalato il fatto che peraltro accade ripetutamente per situazioni del genere e dobbiamo correre dietro alle imprese sub-sub-sub appaltatrici e diffidare per il ripristino della situazione. Problemi che non si creano mai quando si lavora con i gestori tradizionali che operano con criterio».
Seconda questione, oggetto di verifiche quotidiane da parte dei residenti della zona, è quella legata ai lavori di via dei Velini: «La prima cosa da dire – a parlare è sempre l’assessore Marchiori – è che l’impresa non è assolutamente in difetto rispetto al programma dei lavori: non sono rimasti indietro, debbono ultimare tre pali nella parte destra a salire, poi c’è l’interferenza con una fognatura e deve fare un intervento l’Apm. Ci sarà la realizzazione del muro di contenimento dove sono stati piazzati i pali, la parte idraulica dell’opera è già stata portata a termine. A destra, nella parte a salire prima della curva, saranno posizionati gli ultimi trenta pali, sono duecento quelli già messi. Un appalto è costituito da diversi elementi in base ai quali si determinano prezzi e durata delle opere.
Via dei Velini
La stazione appaltante non ha il compito di verificare giorno per giorno se gli operai marcano il cartellino, ovviamente il Comune è ben contento se il lavoro finisce prima ponendo termine anche ai disagi ma non si può fare un bollettino quotidiano sulle presenze in cantiere. Ogni impresa ha un suo cronoprogramma e la cosa importante è che l’impresa che sta operando in via dei Velini sta eseguendo un buon lavoro. Teniamo presente che si sta realizzando un’opera importante su una delle vie di accesso alla città.
Voglio solo ricordare che questo è un lavoro che era stato inserito nel 2017 nel piano triennale delle opere pubbliche dall’amministrazione Carancini per essere finito nel 2019.
I soldi li avevano, ma non hanno nemmeno cominciato l’opera. Peraltro il loro progetto prevedeva la chiusura totale della via per un anno, noi abbiamo invece concordato una viabilità diversa in accordo con l’impresa chiamata a un maggiore sforzo organizzativo. Vediamno se, avanzando i lavori, sarà possibile riorganmizzare la viabilità». Il messaggio finale di Marchiori: «In tempi di cambiamenti climatici, in giornate in cui si vedono le tragiche immagini dell’Emilia, stiamo intervenendo per evitare dissesti idrogeologici in una zona, come quella di via dei Velini, fortemente a rischio. Cosa significhi non avere un sistema di convogliamento delle acque, a Villa Potenza lo si è purtroppo visto con i danni provocati dai nubifragi di un anno e mezzo fa. E’ unopera essenziale per la frazione».
Anche sulla strada che congiunge Borgo Santa Croce alla lunga di Villa Potenza hanno fatto i lavori per la fibra e hanno chiuso le buche e tutte la strada bucata con la ghiaia che ora non c'è più e ci sono tutti crateri. Qualcuno controlla le strade anche se non sono lavori fatti dal Comune?
Dovreste diffidare quasi tutti quelli che hanno fatto gli asfalti.
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quel lungo solco sull’asfasto in borgo Peranzoni riuscirà a mandare al pronto soccorso un’anziano che invece voleva andare nello studio medico li presente. . .
Se con i gestori tradizionali i lavori sono fatti con criterio, quali sono gli operatori che lavorano su queste strade senza criterio? Chi li autorizza? Se li autorizza il comune, chi li controlla?…..sicuramente è colpa di quelli di prima
Buongiorno.
Per le opere pubbliche è prevista, di norma, alla concessione dell’appalto, una garanzia di buona esecuzione sotto forma di cauzione per un importo pari al 10% dell’opera da realizzare (o più se trattasi di opera appaltata con ribassi superiori al 10%).
Escutendo questa si otterrebbero due cose:
1) avere in restituzione parte del denaro per le riparazioni.
2) muovere azione diretta sull’appaltatore per la realizzazione non a regola d’arte dell’opera commissionata.
Riduttivo il concetto di “dover correre dietro ai sub sub sub …”: quando si fa il contratto di appalto basta evidenziare che non deve essere operato ricorso ai “sub sub sub” o, laddove permesso, di doverli preventivamente comunicare alla stazione appaltante che li accetta (chiedendo loro requisiti, durc, financo di prestare cauzione per ….).
La risposta così fornita sembrerebbe invece rimbalzare sul cittadino gli oneri di una realizzazione scadente e di un controllo inefficace.
Si consiglia l’adozione di contratti di appalto più performanti e di Direttori Lavori più presenti o, in mancanza, l’arruolamento di pensionati storicamente molto più presenti alle attività di cantieristica.
R.P.
La storia di “correre dietro ai sub sub sub” dell’incredibile Marchiori è semplicemente ridicola. Si legga quello che correttamente scrive il Sig. Riccardo Pensini. Ma Marchiori non è nuovo a simili smarronate, come la baggianata secondo cui quella di via dei Velini sarebbe un’opera essenziale per la frazione …da ridere a crepapelle.!!!!… milioni spesi alla faccia dei cittadini maceratesi, disastrando il traffico di mezza Macerata per anni…. Ma a lui cosa importa, mica sono suoi i soldi…. e poi basta buttare le colpe su quelli di prima, lo sport preferito dalle incapaci amministrazioni di oggi.