Controlli serrati a Macerata da parte dei carabinieri. Ieri pomeriggio e lunedì i militari della Compagnia di Macerata in un’ottica di prevenzione al crimine hanno svolto verifiche mirate.
A operare il Nucleo operativo e radiomobile e le 11 stazioni della Compagnia. Dieci le pattuglie messe in campo ieri e lunedì con un’unità del nucleo cinofili di Pesaro.
I militari hanno agito ai Giardini Diaz, piazza Pizzarello, corso Cairoli, corso Cavour, via Cioci, via Trento, viale Trieste, piazza Mazzini, piazza della Libertà, via Santa Maria la Porta e via Matteo Ricci.
I militari hanno predisposto posti di blocco e svolto frequenti passaggi di fronte e nei pressi degli obiettivi e di locali dove sono state svolte delle soste e delle verifiche. Cinque i locali controllati. 104 le persone identificate di cui 34 già note alle forze dell’ordine. Sono stati controllati 34 veicoli e sono state fatte tre multe per violazioni al codice della strada.
(redazione Cm)
Fontescodella, Borgo San Giuliano, parcheggio sotto Piazza Garibaldi, Via Severini????
Pignataro torna c'è bisogno di te
Era ora!!!! Abito in pieno centro storico a pianterreno ho visto spacciare in pieno giorno
Mammamia che 'mpressione....3multe al codice della strada.....il giorno la criminalità dorme... è sabato notte che dovete fare impressione....allocco balocco.
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Devono continuare sempre in questo modo.
Queste operazioni andrebbero fatte più spesso qualcuno si lamenta che molti delinquenti arrestati poi tornano subito liberi vero è che la magistratura applica le leggi ma le leggi chi le fa? Sempre lì andiamo a finire i politici fanno le leggi.P.S. il nostro debito pubblico supera quello di Francia e Germania messi insieme poi dopo signori cosa vogliamo pretendere.
Carissimo STEFANO, sono pienamente d’accordo con te, xche’ quando c’era il questore PIGNATARO aveva completamente azzerato la criminalita’, quando e’ stato sostituito la criminalita’ ha rialzato “la testa”.
…il signor “Maalox” cosa ne pensa… a Macerata non c’è trippa per gatti!!!…
Specifico la differenza d’identità tra me ed il mio omonimo e mi dissocio dal suo commento.
Signor omonimo, lei non capisce quello che scrivo mai, x favore la smetta di rispondermi, grazie.
Macerata è un Paradiso terrestre. Con una lente così grande, solo tre multe. Ci porto pure i miei nonni e bisnonni a passeggiare per i Giardini Diaz.
Carissimo SAURO, ti faccio sapere che oramai la nostra città, cioe’ MACERATA, non e’ piu’ un “isola felice” come era tantissimi fa’ cioe’ negli anni 80, grazie a questi extra-comununitari clandestini che stanno dando il cattivo esempio e non si esce piu’ alla sera come succedeva negli anni 80.
Complimenti al questore. Sempre così.
Veramente il debito pubblico italiano è inferiore ai 3000 miliardi, quello della Francia sfiora i 3200, quello della Germania, pur truccato al ribasso, è intorno ai 2500 miliardi. La propaganda imbroglia sempre perché ha il potere di imbrogliare, non essendo censurata…
C’è una “piazzetta di spaccio” che continua a operare indisturbata o quasi, qualche controllo ma nessun risultato almeno nell’immediato. Riprendono subito a fumare cocaina nascondendosi nei vari appartamenti messi a disposizioni da gente per lo più in affitto ma non solo e lo stesso fanno con le sostanze, le fanno girare con passaggi di mano. Chi fuma cocaina con la bottiglia divento un tossico sudicio che deve per forza spacciare, data la dipendenza che gli crea (oltre la puzza micidiale che produce), dovendo usarla più volte al giorno, c’è pure chi strilla o piange se gli viene impedito. Quindi siamo di fronte a delle situazioni che in passato si verificavano molto poco, dai 17 ai 70 anni fumano cocaina con la bottiglia, pronti a trasportarla e spacciarla anche persone che fino a 60 anni manco una canna si erano fatti. Il fenomeno non è di poco conto come qualcuno vorrebbe far apparire, molte di queste persone hanno figli piccoli o nipoti e come se nulla fosse si mettono alla guida strafatti tutti i giorni. Credo che i Politici dovrebbero cambiare qualche legge, credo i cittadini devono essere liberati da questo tippo di feccia.
Signor Pavoni quello che dice è corretto mi sono sbagliato io però gli interessi che non paghiamo sul debito è superiore agli interessi che pagano Francia e Germania e questa volta non mi sbaglio purtroppo per noi
Non si sbaglia, Valente, però non si chiede perché il mercato pretende dall’Italia, che ha sempre onorato il suo debito, tassi d’interesse più alti della Germania, che la nostra onorabilità storicamente non ha. Forse il mercato non è questa entità astratta e impersonale che ci vogliono far credere. Non le viene il sospetto che il debito sia solo un’arma per dominarci, calpestarci e deriderci? L’Italia si era desta ma nel 1981 si è addormentata, l’hanno addormentata…
Quando Beniamino Andreatta assume la responsabilità del ministero del Tesoro,
nell’ottobre 1980, la spirale prezzi-salari è avviata. Va, nelle parole del ministro, “cambiato
il regime della politica economica”. Ma il clima politico non è favorevole: la stessa
compagine di governo è “ossessionata dall’ideologia della crescita a ogni costo, sostenuta da
bassi tassi di interesse reali e da un cambio debole”.
La decisione di “cambiare regime” non
viene pertanto sottoposta al Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio per
un’approvazione formale; assume la forma di un semplice scambio di lettere fra ministro e
governatore; a consentirlo, secondo i legali del ministero, è il fatto che la revisione delle
disposizioni date alla Banca d’Italia rientra nella competenza esclusiva del ministro.
Con la sua lettera, il ministro chiede il “parere” del governatore sull’ipotesi di
una modifica del regime esistente, con l’obiettivo esplicito di porre rimedio all’insufficiente
autonomia della Banca nei confronti del Tesoro.
Il governatore, nella sua risposta, concorda
sulla necessità che la Banca risponda unicamente a obiettivi di politica monetaria nel
regolare il finanziamento al Tesoro.
È divorzio, consensuale.
Il nuovo regime viene avviato nel luglio del 1981.
Il nuovo regime ha effetti di grande portata.
Dopo il “divorzio” i tassi di interesse reali tornano stabilmente su livelli,
positivi, compatibili con il progressivo rientro dell’inflazione e con la permanenza nello
SME; il fabbisogno pubblico viene finanziato pressoché per intero sul mercato senza
creazione di base monetaria.
Pubblicazione della Banca d’Italia
E’ inutile ma non superfluo ricordare che i soldi che il mercato o l’Europa o gli amichetti di Draghi ci prestano nascono dal nulla, da clic su computer, mentre i soldi che l’Italia restituisce nascono da stipendi bassi, pensioni umilianti, malasanità, strade bucate, degrado sociale, ragazzini impazziti che accoltellano i genitori…