La demolizione dell’ex Cus
di Luca Patrassi
Una zona, quella di via Valerio, che si prepara a cambiare volto. Conclusa nei giorni scorsi la fase di demolizione delle ex strutture edilizie sportive del Cus per realizzare venti nuovi alloggi di edilizia popolare finanziati attraverso il bando interministeriale Pinqua, piano nazionale per la qualità dell’abitare sostenuto con i fondi del Pnrr.
Un intervento sostenuto fin dall’inizio, dalla prima apparizione del bando, dall’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi che ha coinvolto gli uffici comunali sin dall’ottobre/novembre del 2020. Il bando è stato poi vinto dal Comune nel febbraio del 2021 per un importo complessivo di 15 milioni di euro. Ora sono stati demoliti gli ex impianti sportivi e alla ripresa dei lavori, subito dopo le ferie agostane, si tratterà di rimuovere le macerie, dopo averle selezionate sul posto e dopo aver aperto l’apposita bretella di cantiere prevista dal Piano di sicurezza e coordinamento, predisposto dall’architetto Elisabetta Parisi Presicce cui è stato dato un incarico in tal senso dal Comune. Si tratta di un bypass che congiungerà direttamente il sito della nuova costruzione in via Valerio con la rotatoria sita all’incrocio tra via Tucci e via Mugnoz.
Una bretella che non rientra nel finanziamento concesso ma che tuttavia, con gli opportuni aggiustamenti e profilature, dovrà restare in funzione per migliorare e potenziare la fragile struttura viabilistica dell’intera zona. Tutte le venti unità immobiliari saranno dotate di altrettanti garage pertinenziali, ricavati al livello interrato. I lavori di fondazione avranno inizio entro settembre e saranno terminati per l’assegnazione agli aventi diritto entro il 2025.
L’assessore Silvano Iommi
«Si tratta – osserva l’assessore Silvano Iommi – dell’intervento principale dell’intera rigenerazione urbanistico -ambientale dell’ex Contrada Selva, poi divenuta nel corso del diciannovesimo secolo, contrada Fontescodella. Un intervento complessivo quello del Pinqua destinato a cambiare radicalmente la percezione stessa della città post-covid e del concetto di “qualità dell’abitare”, pur non tradendo i principi stessi dettati dalla strategia generale dei bandi Pnrr che sono quelli del no al consumo di suolo, densificazione edilizia, invarianza del suolo agricolo e naturale, recupero dell’identità paesaggistica».
La demolizione degli spogliatoi
Ruspe in azione dunque nel tentativo di dare un senso migliore a un’area da riqualificare, anche con interventi di qualità sul fronte dell’edilizia popolare. Concetto, questo ultimo, che era stato un po’ perso di vista in città negli ultimi decenni pur avendo avuto gli amministratori a disposizione esempi di rilievo nazionale come l’intervento realizzato in piazza Pizzarello. Ora c’è l’occasione, e svariati milioni di euro, di lasciare un segno positivo in un contesto urbano appunto da riqualificare.
La nuova bretella di collegamento in via Valerio
Un contesto da riqualificare all’interno di una visione strategica come rileva infine l’assessore Iommi, già guida dell’Ordine degli architetti della provincia di Macerata: «Il prossimo passo, atteso da oltre un secolo, per una vera e decisiva rigenerazione urbana e territoriale, capace di ridefinire il ruolo economico e socio-culturale capace di proiettare positivamente Macerata nel terzo millennio, sia nell’ambito, provinciale che regionale, sarà la strada di attraversamento intervallivo appaltato dalla Società Quadrilatero, la Campogiano-Mattei-Pieve-Villa Potenza”. In questo senso anche il nuovo Puc (Piano urbano comunale), previsto dalla recente legge urbanistica regionale numero 19, dovrà essere vista come grande opportunità per riconvertire i vecchi paradigmi culturali e tecnici per la gestione futura del territorio».
Il tracciato dell’intervalliva Campogiano-Villa Potenza
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Bretella la pieve e ospedale sono fondamentali
Moreno Paolucci eh non si puo'. La sinistra non vuole che si aprano troppi cantieri tutti insieme.
Sicuramente sarà stato "programmato" dalla giunta precedente, come tutti gli altri cantieri.
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Adesso cementificare equivale a riqualificazione urbanistica e ambientale? Abito nella zona e non c’è nulla da riqualificare se non l’asfalto stradale come peraltro dappertutto. Chi paga la bretella visto che non rientra nel finanziamento concesso?
Scusate una domanda case popolari quanti alloggi per gli italiani? Anni or sono un sindaco di un paese qui vicino mi disse che lui le case popolari non le costruiva perché la maggior parte non andava agli italiani e non si venga fuori con la frase ( tu sei razzista) questo signori è un dato di fatto.
Per ora abbiamo visto demolizioni su demolizioni. Le uniche cose ricostruite (male) sono la pista ciclabile intorno ai giardini larga quanto una corsia di atletica, nella quale o fai il criceto o vai contro il ciclista in senso opposto, e la terrazza dei popoli che ha già mostrato crepe.
Tra poco lo potremo dire Macerata granne e’ tornata a ruggire…
…ottimo e abbondante signor generale…
Buongiorno io abito da sempre in questo quartiere.
Secondo me mancano i servizi, considerando che con le case popolari si aggiungeranno poi altre persone. Rispetto ad anni fa ci sono meno attività commerciali e di conseguenza meno servizi…
Ad esempio non c’è un supermercato… c’era all’angolo nei pressi del Liceo Scientifico, così come c’era un Tabacchi lì vicino chiuso anche questo ed entrambi mai riaperti.
C’era un giornalaio chiuso anche quello di recente…nessun biglietto per gli autobus considerato il periodo di vicinanza all’avvio della scuola.
Nessun negozio di ortofrutta anni fa ce ne erano diversi… ora solo venditori ambulanti di frutta e verdura…
Per quanto riguarda gli attraversamenti pedonali con l’inizio del cantiere in via Barilatti forse si sono cancellate… e non ci sono da via Barilatti fino al piazzale della Chiesa.
La stessa identica cosa da sotto via Mameli 69 fino a Via Brigata Macerata mancano le strisce pedonali…
Spero che si possa “muovere” qualcosa…
Anche una nuova strada , c’è l’accesso che andava al CUS .Continua l’eliminazione programmata del verde .