Violenza sessuale su una ragazzina di 16 anni, due giovani denunciati. A uno di loro, 26enne, viene contestato di aver costretto la minorenne all’atto sessuale, all’altro il reato di revenge porn. Le indagini sono state condotte dalla sezione anticrimine del commissariato di Civitanova con la Squadra mobile di Macerata. Il caso era stato riportato da Cronache Maceratesi martedì (leggi l’articolo). I fatti risalgono al 30 giugno scorso quando la ragazzina e una amica avevano conosciuto due ragazzi in un locale.
Uno dei giovani ha 20 anni, l’altro ne ha 26, sono stranieri. Le due ragazze hanno poi seguito i due in una casa di cui avevano la disponibilità. In quell’appartamento la ragazza sarebbe stata violentata dal 26enne. L’altro avrebbe fatto un video, secondo quanto poi riferito dalla giovane ai poliziotti e glielo avrebbe inviato. La ragazza dopo la violenza era andata in ospedale e da quel momento era scattata l’indagine. La polizia ha ricostruito l’accaduto e denunciato i due ragazzi. Al 26enne viene contestata la violenza sessuale mentre all’altro il revenge porn perché in seguito ad una perquisizione è stato trovato il video sul suo cellulare, video che, come detto, sarebbe anche stato inviato alla ragazza. Le indagini sull’accaduto proseguono, coordinate dal pm Rosanna Buccini.
(Ultimo aggiornamento 17,25)
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E come ti sbagli?
L’8% della popolazione (fra regolari ed irregolari) commette il 40% dei reati sessuali. Contando, poi, che quasi sempre sono gli irregolari a commetterli, la proporzione è ancora più spaventosa.
Questi sono tutti reati che hanno un responsabile ultimo: la classe dirigente italiani, che consente questa invasione.
Occorre aumentare le pene, non diminuirle, come fa il ministro della giustizia. Solo così si contrasta l’effettuazione dei crimini.