“Variante Juantorena” in via del Torrione
«Consumo di suolo aumentato del 700%»

CIVITANOVA - Giorgio Medori, ex presidente dell'associazione di ingegneri, architetti e geometri, commenta la realizzazione di campi da padel coperti e un bar ristorante di fronte al santuario di Santa Maria Apparente. «Il fallimento non è dell'urbanistica ma della politica, consumo di suolo al 25%, così si realizza un'enclave commerciale»

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Il render della variante che realizzerà campi da padel coperti e bar ristorante di fronte al santuario di Santa Maria Apparente

«Non è l’urbanistica ad aver fallito, è la politica. A Civitanova il consumo di suolo è al limite del 25% dai dati Ispra, il più alto della provincia di Macerata, le case crescono ma la popolazione diminuisce, a Santa Maria Apparente consumo di suolo aumentato del 700%». L’ingegnere Giorgio Medori dà una sua lettura dell’ennesima variante urbanistica a Civitanova, in via del Torrione, dove in una zona destinata ad attrezzature sportive scoperte sorgeranno due edifici, il primo di 2 piani e l’altro di 13 metri per contenere 4 campi da padel coperti (leggi l’articolo). E’ il progetto presentato dalla Lode srl, società fondata nel 2021 e tra i cui fondatori ci sono anche il campione di volley ex Lube Osmany Juantorena e l’ex pallavolista della Nazionale Lucia Bosetti.

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Giorgio Medori

La lettura dell’ex presidente dell’associazione di ingegneri, architetti e geometri arriva a qualche giorno dal convegno che si è svolto a Macerata dedicato alla nuova legge urbanistica regionale (leggi l’articolo). Secondo Medori lo stravolgimento dei piani regolatori con varianti è un mal costume tutto di responsabilità politica. E alla luce di questo spiega anche alcune incongruenze legate all’ennesima variante che questa sera andrà in approvazione: «nel convegno si è evidenziata la problematica degli arnesi vecchi del mestiere dell’Urbanista, ora fortunatamente rinnovati, ma le conclusioni non mi trovano del tutto concorde, in quanto il problema di fondo principalmente senza ipocrisie è tutto politico. Quando si definiscono le linee di un Prg da parte di una maggioranza politica, spesso le amministrazioni successive sia di diverso orientamento, ma anche dello stesso colore politico, a volte manomettono con varianti insensate le linee guida progettate. L’affermazione “L’Urbanistica attuale ha fallito” anche se estrema, io la correggerei affermando che la colpa non è dell’ Urbanistica ma della politica spesso mutevole e ballerina su scelte fondamentali per la città».

Da qui l’analisi del caso limite di Civitanova, in questi anni completamente stravolta da varianti urbanistiche e recentemente anche dal piano casa: «Civitanova è esempio lampante – afferma l’ingegnere sottolineando le caratteristiche della “variante Juantorena” –  la storia delle aree varianti in via del Torrione è legata al trasferimento di volumetrie edilizie residenziali in via Guicciardini. Dopo le direttive della provincia alla variante del Prg del 2007 che aveva negato le richieste avanzate delle aree in oggetto, la politica si mette in moto per trasferire (forse unico caso cittadino) le volumetrie di 1002 mq di Sul in una zona più pregevole, zona via Guicciardini (Villa Eugenia) stesso proprietario ma destinata a F2 V4 verde pubblico. Nel 2016 con la giunta “Corvatta” tutto si concretizza con la destinazione urbanistica nuova dell’area in via del Torrione a campi sportivi scoperti 2506 mq su 4127 mq sup territoriale, avendo trasferito 751 mq di superficie residenziale in via Guicciardini al posto dell’area vincolata F2 V4 verde pubblico di 2026 mq. Ci troviamo in via del Torrione, nelle immediate vicinanze della chiesa di Santa Maria Apparente prima fabbrica santuario del 1425, anche se non è stato inserito il vincolo di 150 metri di salvaguardia del santuario, ma la giunta “Ciarapica 2” proponendo la nuova variante per realizzare i 2506 mq di attività sportive con campi da padel ottiene il fantastico risultato di aumentare il consumo di suolo di più del 700%.  I volumi (totali 17.000 metri cubi) altezza 13 metri dell’edificio principale, sono considerati volumetrie produttive e i volumi del bar ristorante commerciali. Quindi si è creato un enclave di destinazione commerciale e produttiva in zona edilizia economica popolare residenziale che non è stata cosi sfortunata fin dall’inizio piano regolatore come quasi tutta S. Maria Apparente, anzi le volumetrie di questa area si sono moltiplicate  con tutti i colori politici diversi come i pani e i pesci. E’ evidente che le incongruenze per il bene comune non abbiano limiti. Ma non importa, i votanti e non votanti subiranno».

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