Giambattista Catalini
di Monia Orazi
All’ospedale di Camerino andrà in pensione dal primo settembre prossimo il primario della chirurgia Giambattista Catalini. Lo annuncia lui stesso dopo un ventennio in servizio nella città camerte, a San Severino, Matelica ed in anni recenti anche a Macerata. Specializzato nella chirurgia delle ernie, il medico è una colonna portante della chirurgia nell’Ast Macerata. Proveniente da Ancona, Catalini ha preso sotto la sua responsabilità anche la chirurgia di Macerata, nel ruolo di dirigente facente funzione, oltre a quella dell’ospedale di Camerino e San Severino, dove ricopre il ruolo di primario.
«Otto anni fa – racconta il medico – mi davano la responsabilità anche in modalità di dirigente facente funzione della unità operativa di chirurgia di Macerata, che con quelle di San Severino e Camerino mi portarono ad avere la responsabilità di oltre 60 posti letto, la collaborazione con tre caposala di reparto, tre di sala operatorio e una serie di colleghi chirurghi. Approfitto per ringraziare tutti, per un periodo intenso ma ricco di soddisfazioni. Prima l’impegno per il Covid e poi solo su Camerino. Dal prossimo primo settembre di quest’anno, dopo vent’anni si chiuderà il ciclo iniziato il primo settembre 2004, da Ancona arrivando all’ospedale di Camerino, San Severino e Matelica. Sono stato prima all’Umberto I, chirurgia generale toracica, poi a Torrette, chirurgia generale, chirurgia d’urgenza, questi periodi sono ancora indimenticabili per me».
L’ospedale di Camerino
Rischia di aggravarsi ulteriormente la carenza strutturale di personale nel reparto di chirurgia camerte, già denunciata a maggio scorso dal consigliere di minoranza Sandro Sborgia. Già mesi fa mancavano i medici per coprire i turni, ed era stata anticipata la notizia del prossimo pensionamento del primario, oggi resa ufficiale dall’interessato. Se non saranno sostituiti a breve i medici mancanti il rischio paventato è quello di un ridimensionamento dell’attività dell’ospedale camerte che è centrale per tutta la zona montana.
Sono stata operata da lui a gennaio di tiroidectomia, oltre ad essere un ottimo medico è anche molto umano. Grazie dottore
Un raro esempio, specie ai giorni nostri, di un grande medico che ha servito la Medicina in modo "alto" sia nell'esercizio strettamente professionale che nell'impegno sindacale. Onore a te Giambattista!
Ho conosciuto sua mamma, èra sempre in pensiero x lui, essendo medico gli poteva capitare qualcosa.Una mamma brava di altri tempi ,saper crescere Lui e gli altri fratelli,amorevoli ,bravi seri con riconoscenza di non lasciarla vivere da sola.Congratulazione per tutta la famiglia.Elide e Giovanni Pippa.
Nooooo ,mi dispiace tantissimo! ! Il sostituto chi sa come sarà, spediamo bene!!. .
Una grande perdita per lospedale e in tempi in cui cè mancanza di medici al nostro carissimo dottore non viene proposto di rimanere, poi chiamano i medici delle coop pagandoli a peso doro oppure richiamano dalla pensione gli ultra settantenni la politica non dovrebbe entrare nella gestione di un ospedale e questo è un altro passo per la chiusura dellospedale
Oriana Ciuffetti ricordiamocelo alle prossime regionali
Ottimo medico ottima persona,non comprendo perché i cosiddetti Organi Superiori Competenti non abbiano pensato ad una proroga,tenuto conto di quanti pazienti sono venuti da lui da fuori provincia,attratti dalla sua professionalità ed umanità
Grande medico e grande persona!!
Congratulazioni
Noooo ,queste cose non si fanno caro dottore
Grande perdita x l'ospedaleperche proprio ora che c'è mancanza di dottori perché non gli viene proposto di rimanere?E. SPECIALE!
Un medico, seppur bravo, che và in pensione, mi sembra normale. Il problema è: chi lo sostituisce???
Noooo mi dispiace tantissimo dottore ci mancherai
un grande professionista, un grande UOMO !!!!
I MIGLIORI SE NE VANNO .
Nooo perché??
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Dall’inizio del 2023 usufruiva del distacco sindacale al 50%, quindi già praticamente a mezzo servizio per l’AST.