Il traffico da via Due Fonti verso via dei Velini
di Marco Ribechi
Avrebbe dovuto essere la città dove vivere e lavorare ma forse sarebbe stato meglio dire la città del traffico e dei problemi amministrativi. A Macerata le attività commerciali continuano ad affondare nemmeno tanto lentamente e i residenti continuano a lamentarsi. Tra gli ultimi ad unirsi alla fitta schiera di cittadini che chiedono maggiori tutele anche quelli della zona di via Panfilo e via Due Fonti, il cui tranquillo quartiere è stato stravolto nel giro di pochi mesi, ovviamente in peggio. Infatti, a causa dell’harakiri attuato dall’amministrazione Parcaroli con la contemporanea chiusura di via de Velini e della Galleria delle Fonti, per cui non è stato pensato un piano alternativo del traffico, quello che era un ridente quartiere residenziale è ormai diventato un vero e proprio autodromo dove è pericoloso persino uscire di casa. Qui il traffico è ormai insostenibile per i residenti e addirittura i sorpassi sono all’ordine del giorno, nonostante la strada sia estremamente stretta e non lo permetta.
Una delle ormai abituali code in via Due Fonti
Per interloquire con l’amministrazione e tutelare la qualità della vita del quartiere, oggi davvero messa a rischio, per i residenti si è resa necessaria la costituzione di un comitato di quartiere che dovrebbe essere ufficializzata proprio nei prossimi giorni. «La nostra intenzione è unicamente quella di proteggere i residenti – spiega Damiano Cagnazzo, futuro presidente del costituendo comitato – avremmo voluto evitarlo ma purtroppo la realtà ora è sotto gli occhi di tutti. Via Due Fonti è una strada a carreggiata ridotta, senza marciapiedi e con le uscite dei palazzi direttamente in strada. Con la contemporanea chiusura delle due principali vie di accesso a questo lato della città la strada viene utilizzata come scorciatoia di connessione con Villa Potenza e il traffico è ormai infernale. Oltre ad avere costantemente la fila ci ritroviamo anche il problema della velocità eccessiva di transito proprio sotto le nostre finestre e davanti alle nostre porte, non ci sentiamo al sicuro. Non è una strada pensata per grandi flussi di auto».
Già da tempo i residenti del quartiere stanno protestando inutilmente in Comune a causa di lavori di urbanizzazione programmati (leggi l’articolo). «In questi giorni stiamo vivendo in anteprima quanto possa essere per noi dannoso un aumento del traffico – continua Cagnazzo – ovvero ciò che ci ritroveremo se verrà realizzato il collegamento tra la fine di via Panfilo e via Due Fonti. Questa prima verifica ci spinge ad unirci ancora di più per dire che le opere programmate devono essere assolutamente riviste. Per questo riteniamo ancora più necessario costituire il comitato di quartiere, perché non veniamo ascoltati».
L’aumento del traffico nella zona residenziale è al momento clamoroso, sia in salita che in discesa e non sono mancati gli incidenti. Con un eventuale completamento delle opere previste dal Comune la situazione diventerà definitiva. «Non è quello che vogliamo, non è quello che serve per il nostro quartiere – conclude Cagnazzo – siamo preoccupati per il futuro dei nostri figli, prima i bambini giocavano in strada, ora quando usciamo di casa dobbiamo stare attenti a non essere investiti».
Allo stato attuale c’è anche una condizione di degrado per l’abbandono del verde pubblico, come spiega un altro residente che preferisce restare anonimo: «Credo che sia arrivato il momento che il Comune richieda per lo meno la pulizia della zona verde. Di sicuro allo stato attuale delle cose non è il problema principale ma l’erba ormai è altissima e ci sono animali e insetti. Gli altri anni in questo periodo era già tutto pulito, anche questo è un chiaro segnale di abbandono e degrado».
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Allora si costituiscono i Comitati di Via dei Velini e Ghino valenti poi ci si presenta allAmministrazione per sentirsi dire ci dispiace del disagio, ma gli interessi di pubblica utilità prevalgono su tutto Vi scrive uno che abita in Via Valenti e non aggiungo altro. Cordialità
Non vengono a farsi le foto quelli dell'amministrazione per vedere che sono presenti per risolvere i problemi...a no quello è per farsi belli!!
Confermo tutto, invivibile. Le auto in discesa prendono velocità, sorpassano, è impossibile uscire a piedi, visto che è una strada senza marciapiedi.
Un calvario quotidiano
Si può tentare di capire le difficoltà nell'amministrazione anche di una città di piccole dimensioni ,ma l'improvvisazione la mancanza di programmazione di questa giunta grida vendetta ,non giustificazioni,vorrei tanto sbagliarmi ma non impegnare l'impresa che ha appaltato o lavori in via dei Velini alla turnazione per accelerare il completamento dell'opera, nella sicurezza dei lavoratori ,forse meriterebbe qualche taglio ...non di capelli ma di testa .
Quando lo stesso problema è stato sollevato per via Falcone, dove le auto sfrecciano per evitare la coda che si forma tra via Bramante e via Pancalducci, a causa del semaforo del cimitero, qualche fenomeno rispose "la strada è pubblica e io ce passo quando me pare". Ecco, il senso della mia segnalazione, che purtroppo qualche testa vuota o semivuota, non capiva o faceva finta di non capire, era proprio questo. Una via, che per caratteristiche, è prettamente residenziale, non può trasformarsi in una valvola di sfogo del traffico ordinario. E quando parlo di "via a carattere residenziale" mi riferisco a prevalenza, se non esclusività, di abitazioni rispetto ad attività commerciali; e mi riferisco al fatto che spesso e volentieri ci sono pedoni, tra cui bambini, che rischiano a causa delle auto che passano a velocità sostenuta. Occhio a fare i fenomeni, che poi quando ci scappa l'incidente serio, oltre al portafogli, bussa la coscienza.
Via Valenti con le auto che parcheggiano lungo la via all'uscita dei passi dei garage e quelle che sfrecciano venendo dal centro è diventata pericolosissima. Sarebbero utili i dissuasori di velocità, almeno fino all'altezza degli ultimi palazzi nuovi
Lucia Piccioni in discesa prendono velocità pure le botti
Giordano Machella attento che qualcuno potrebbe dire che non sei competente a parlare di edilizia . A qualcuno è già stato detto .
Matteo Virgili Non ho mai detto che io sia competente a parlare di edilizia, ma penserei di essere meno improvvisatore di.chi ha deciso e organizzato tutto sto casino ...ce vole è.
Non vi dico il traffico a borgo compagnoni di montanello,non riesco ad uscire di casa senza rischiare la vita!!
Nei centri abitati si deve andare a 30km orari non è difficile, è solo questione di civiltà..
Federica Polgrossi Salvini ha detto mai sotto i 50
Marco Sordini Centimetri.
Federica Polgrossi oh ma cè da corre che è tardissimo
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Bisogna pur entrare ed uscire da questa benedetta città!!!! Oggi trovato semaforo lungo la stradina tra Sambucheto e Madonna del monte, altri ostacoli per venire a Macerata
Sarà dedicato a Parcaroli il “Primo Cammello Trophy Città della Pazienza”. Partirà oggi otto da Piazza dell’Orologio alle prime luci dell’alba. Arrivo non previsto. Dal momento che tutte le modifiche al traffico sono state già fatte si pregano i signori maceratesi di rimanere sprangati in casa. Naturalmente sto scherzando. Quando tutto questo sarà finito avrete la città più veloce del mondo, un nuovo sindaco, una nuova giunta e probabilmente un partito in meno: Lega Salvini.
Parlo come residente di Via Due Fonti. Devo segnalare che da sempre, davanti al bar “2 Fonti” e precisamente tra la piccola rotonda e l’inizio di Via Due Fonti (per una lunghezza di circa 50 metri)esiste un cartello “DIVIETO DI SOSTA CON RIMOZIONE” che nessuno rispetta. In qualunque ora del giorno ci sono almeno 4-5 auto parcheggiate di gente che va al bar e lascia l’auto ad ingombrare la carreggiata a salire. Le forze dell’ordine non prendono alcun provvedimento e proprio ieri sera un altro incidente proprio lì davanti. Ce l’abbiamo tutti con il Comune, ma l’inciviltà degli automobilisti è massima. Ricordo che in tutta Via Due Fonti esiste il limite di 50Km/h ma le auto sfrecciano come se fossero a Monza, questo nonostante la strada sia stretta e dissestata. Chi passa di lì deve fare anche un esame di coscienza, non solamente protestare