Il post su Facebook di oggi di Andrea Marchiori
di Luca Patrassi
Scontro al vetriolo tra le mura “amiche” della giunta. Il tempo per l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi di contestare con veemenza l’intervento cementificatorio “grigio topo” fatto alla Terrazza dei popoli (leggi l’intervista su Cm) ed ecco arrivare la replica durissima dell’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori attraverso la sua pagina Facebook.
Il post di ieri di Silvano Iommi
Scrive Marchiori: «Altro scivolone Silvano, stavolta doppio. Terrazza dei Popoli e luminarie Centro storico le hai approvate in Giunta e quindi questa tuonata (“Io non ci sto”) che significa? Non ci stai coi sentimenti? Le pareti della Terrazza erano già tinteggiate di grigio, ma imbrattate da improbabili murales con teschi, polli, api armate e maiali che con i Popoli c’entrano pochino. Per far contenti quattro amici al bar e la segretaria del Pd ti dissoci da te stesso. Ci vuole cultura di governo e, soprattutto, rispetto del ruolo».
La bordata a firma Marchiori è arrivata nel primo pomeriggio di oggi: attacchi anche personali. I due assessori peraltro sono reduci da anni di contrasti: Iommi di recente aveva ripreso Marchiori per aver chiamato Helvia Recina il parco archeologico di Helvia Ricina ma gli scontri più duri si sono registrati sul parcheggio di Rampa Zara e sul progetto di riorganizzazione dell’ufficio tecnico comunali.
La nuova Terrazza dei Popoli
Ora lo scontro registra toni inediti ed accesi con Marchiori che ha invitato Iommi ad avere “cultura di governo” e a “starci coi sentimenti”. In tutto questo non un segnale arriva dal primo cittadino Sandro Parcaroli, peraltro mai intervenuto nel corso degli anni per i tanti contrasti esplosi tra vari amministratori. Sembrerebbe, quella di Parcaroli, una regia da “dividi et impera” ma qui non si tratta più di dividere, siamo a lacerazioni talmente diffuse che sarebbe il caso di mettere mano a un tentativo di ricompattare il tutto. Non c’è un solo assessore immune dal “fuoco amico”, colleghi di giunta o consiglieri di maggioranza che siano. Perfino l’opposizione è spiazzata da tutto questo attivismo distruttivo della giunta. C’è una maggioranza che si applica a fondo nell’attaccare se stessa. Spesso è anche intervenuto il governatore della Regione Francesco Acquaroli per trarre d’impaccio il primo cittadino Sandro Parcaroli. Una polemica dietro l’altra.
Gli assessori Silvano Iommi (urbanistica) e Andrea Marchiori (lavori pubblici)
Dalle opposizioni, sulla questione dei lavori sulla Terrazza dei Popoli, si sono fatte sentire le voci di Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune e di David Miliozzi di Macerata Insieme. Osserva Monteverde: «Questa volta ha ragione l’assessore Silvano Iommi. Sulla città è calata una grande gettata di grigio e di non-luoghi. Come la Terrazza dei Popoli dei Giardini Diaz trasformata in non-luogo, senza spazio teatrale, intonaci grigi, eliminato il verde dei prati sostituto con una inutile pavimentazione calda bollente. Che senso ha? E’ un non sense. Come il taglio di 15 pini allo stadio per far posto a nuove costruzioni. Come piazza della Libertà trasformata in parcheggio. Come il Centro fiere grigio grigio. Come il taglio di 55 alberi per un sottopasso costoso e inutile. Fa bene Silvano Iommi a esprimersi criticamente sulle scelte di non sense di questa giunta. Ci chiediamo ancora una volta chi governa questa città? Qui ogni assessore agisce a caso per le proprie medaglie, senza una visione unitaria, senza una riflessione condivisa, senza anche una competenza adeguata per affrontare le complessità. Ma soprattutto senza un sindaco che sappia quello che si sta facendo alla città. È ora di dire basta alla politica fallimentare di questa destra».
La Terrazza dei Popoli
Rileva invece David Miliozzi: «Condivido pienamente la contrarietà dell’assessore Silvano Iommi a questo progetto per cui l’assessore Andrea Marchiori si è più volte autocelebrato nella sua incontinente elefantiasi mediatica. Cemento al posto del verde, un non luogo, uno spazio grigio e triste che magari esprime il grigiore e la supponenza di chi l’ha imposto, non di Macerata. Macerata non è una città così grigia e triste, Macerata è una città che ama i colori, la musica e l’arte». Infine l’attacco di Miliozzi a sindaco: «Un rigurgito di dignità, Parcaroli dovrebbe prendere atto della sua incapacità e dimettersi. E’ evidente che così non si può andare avanti, senza una guida, senza un sindaco, senza un capitano. La nave è alla deriva, il capitano ne prenda consapevolezza e lasci il posto a qualcun altro».
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Dico la mia l’Assessore Marchiori ha straragione basta con queste uscite estemporanee da parte di qualche componente della giunta.
Grigio Topo
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Sorvolo, per carità di Patria, sul topo: fin troppo facile e semplice farci sopra le battute e le controbattute
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Ma anche sul grigio non è che si riesca a dire molto, se non che è il colore dominante grigio di codesta grigia amministrazione.
Mala tempora currunt et peiora premunt
Quindi se Iommi lo sapeva va bene fare lo scempio? Cos’è il gioco delle tre carte? Gli assessori e la giunta devono rispondere ai cittadini non alle loro vanità e ai partiti. E comunque potrebbero appattarla con una bella pista di sci da fondo alla terrazza dei popoli, naturalmente abbattendo tutti gli alberi di Fontescodella per creare gli spogliatoi
Leggere, che una che ha pure fatto l’assessore, dichiara che il sottopasso di via Roma è un’opera inutile mi conferma che abbiamo fatto benissimo a mandarla a casa insieme a quegli altri campioni del nulla cosmico, procurato in termini di opere pubbliche alla città per venti anni. Ah no, mi scuso, abbiamo pagato profumati interessi bancari per il mutuo della fantastica piscina, rifiutato dalla Quadrilatero Spa la costruzione della Mattei- la Pieve, quindi qualcosa, insieme alla favolosa valleverde e al futuro nuovo centro commerciale lasciato in eredità, l’hanno fatta. Detto ciò la terrazza dei popoli sarà pure grigia ma sempre meglio dello schifo e del degrado di prima. Marchiori la faccia ridipingere così sono più contenti e potranno polemizzare sul nuovo colore. Marchiori infine ha ragione da vendere, se Iommi era al corrente poteva contestare prima e nelle sedi opportune
Cultura di governo? Cioè?
Non sono interessato a polemiche in materia sovrastrutturale.
( nel senso “classico” del termine). Relativamente alla dibattuta questione “estetica” e “armocromica” rimando ad altre fonti .
Certo che la sig.ra Monteverde, poteva risparmiarsi quella infelice affermazione sul sottopasso ferroviario di via Roma. Tra tutte le opere in cantiere la sua realizzazione è fondamentale per risolvere almeno in parte il caotico traffico
cittadino.
Cultura di governo la interpreto come cercare con forza di essere il più vicino possibile a quel groviglio di boiate che istruiscono da Roma. Come Lollobrigida, per fare un esempio perfettamente all’altezza. Marchiori restringe in poche frasi un modo di esprimersi, di pensare, di connettersi con gli altri con la stessa riuscita tecnica del ministro. Certo meriterebbe una ben più approfondita analisi ma purtroppo non è che ci sia molto nella cultura di governo da prendere al di fuori di semplici e a volte anche complicatissime sciocchezze che cercano invano di scapparsene via ma inutilmente, vengono catturate e gelosamente tenute per distinguersi da chi potrebbe scalfire l’eterna lotta tra soggetti che pur non sembrando reali sono unificati dalla stessa cialtroneria. Per quando riguarda i “non sense “ basterebbe semplicemente rifarsi ai campi di concentramento in costruzione in Albania che il discorso si può benissimo chiudere. E come diceva il filosofo ateniese Girolamo Bocca di Pesce: “ Triste chi ci capita”.
Ci ho riflettuto. Direi che più che cultura di governo servirebbe un governo di cultura.
La Monteverde ha fatto delle dichiarazioni veramente cruciali e significative.
Non mi interessano le quisquiglie politiche, dico solo che se si dove mettere mano in un posto pubblico, e spendere soldi dei contribuenti, lo si fa migliorando il posto non peggiorandolo. Non mi si dica che è stato fatto per eliminare i disegni e le scritture sui muri, perchè non è che i cd street artist si fermano, gli è stato dato altro e nuovo materiale per scarabocchiare e fare disegnini, anche dove era il prato.
Parallelamente sarebbe doveroso conferire la cittadinanza onoraria al ministro della Cultura Sangiuliano, che più di ogni altro contribuisce in ogni occasione a migliorare la qualità del sangue del popolo. Predestinato anche nel cognome a un’affinità elettiva con questa terra dell’esprit de grossesse…