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Da Camerino al bar del Savoy Hotel:
Angelo Sparvoli svela i suoi segreti
ai vincitori di “Mielemente”

COCKTAIL - Il bartender del più prestigioso American bar di Londra ha raccontato la sua storia agli studenti degli istituti alberghieri che avevano partecipato al contest di Montelupone

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Angelo Sparvoli

L’Iis Carlo Urbani di Porto Sant’Elpidio ha ospitato ieri uno speciale evento formativo, frutto della vittoria dei suoi studenti al cocktail contest svolto a “Mielemente” lo scorso mese di dicembre a Montelupone.

Dalla competizione, per la quale si chiedeva di realizzare dei cocktail le cui costanti dovevano essere la presenza di miele millefiori del territorio e di un prodotto Varnelli, sono risultati vincitori gli studenti Rebecca Procaccini e Giacomo Casturà dell’istituto Tarantelli di Sant’Elpidio a Mare, preparati dal docente Stefano Isidori. Come premio, esteso a tutti gli istituti in gara collegati da remoto (istituto alberghiero Carlo Ulpiani di Ascoli Piceno; istituto alberghiero Varnelli di Cingoli; istituto alberghiero Buscemi di San Benedetto del Tronto) si è avuta la possibilità di avere un professionista di fama internazionale a disposizione per un incontro formativo voluto dalla distilleria Varnelli, azienda che utilizza il miele come ingrediente caratterizzante le ricette dei suoi amari.

Protagonista della masterclass è stato infatti Angelo Sparvoli, head bartender dell’american bar più longevo del Regno Unito, tempio del bartending al prestigioso Savoy Hotel di Londra. Dopo i saluti di Mario Andrenacci, vicepreside dell’Iiss Carlo Urbani e Orietta Maria Varnelli, ad di Varnelli, Sparvoli ha diviso l’incontro in una parte teorica e in una pratica in cui ha coinvolto anche i vincitori del contest.

ragazzi-varnelliAngelo Sparvoli inizia la sua carriera da bartender nel 2013, a Camerino, la sua città natale, dove principalmente si occupa di preparare caffè e cocktails classici. Sparvoli nel tempo viaggia molto e vince con i diversi team con cui lavora prestigiosi premi internazionali. Dal primo colloquio nel 2016 con The Savoy Hotel di Londra, dove entra a far parte del team come barback, diviene poi bartender e, dopo altre occasioni lavorative in altre strutture, rientra al Savoy dove da poco più di un mese e mezzo ottiene il ruolo di head bartender, posizione che solo 13 persone prima di lui hanno ricoperto dal 1893, anno dell’apertura del bar, secondo italiano dopo Dorelli di Roma.

Sparvoli ha parlato agli studenti dell’importanza dell’organizzazione e della strutturazione del team, sottolineando poi quanto sia fondamentale il rapporto con il cliente, al quale bisogna prestare la massima attenzione anticipando richieste e desideri. Sollecitato dalla moderatrice Barbara Olmai, ha poi raccontato di come sia lavorare in un luogo iconico come il Savoy. Molte le domande e le curiosità degli studenti a cui poi ha mostrato alcune tecniche per eseguire cocktail di successo. Infine i ragazzi hanno potuto degustare cocktail classici di fama internazionale. L’head bartender, raccontando la sua storia, ha motivato gli studenti verso la formazione, la ricerca, esaltando il lavoro di gruppo, il valore della curiosità e del viaggiare per scoprire nuove possibilità ma anche la qualità degli ingredienti da scegliere nel proprio percorso, facendo capire l’importanza della territorialità.

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