Il consiglio di oggi
di Luca Patrassi (Foto di Fabio Falcioni)
Polemica sulla pedonalizzazione o meno della piazzetta adiacente allo Sferisterio e sull’abbattimento dei pini all’Helvia Recina, approvata la proposta di intitolare uno spazio alla memoria di Sergio Ramelli. Il Consiglio si è aperto oggi con l’interrogazione del Dem Maurizio Del Gobbo sui ritardi nei lavori di manutenzione di via Mattei, in particolare di un’area in dissesto.
Andrea Marchiori
A rispondere è stato l’assessore Andrea Marchiori: «Lo scorso anno ci sono stati ripetuti fenomeni alluvionali che hanno prodotto danni in serie. L’elenco non è piccolo, un’opera riguarda via Mattei. Lo sgrottamento è avvenuto a un livello molto inferiore rispetto alla strada e questo rende l’intervento non banale: abbiamo avuto dovuto attendere un periodo di tempo per monitorare la situazione e definire l’entità del danno. Poi ci siamo confrontati con i tecnici incaricati di seguire il progetto di via Mattei-La Pieve. Pensiamo che il progetto verrà completato entro l’estate».
Dalle interrogazioni si passa alla discussione dei punti all’ordine del giorno, in particolare l’adeguamento del piano per le antenne telefoniche.
Ninfa Contigiani
Apre gli interventi la consigliera Dem Ninfa Contigiani che chiede capacità di negoziazione nel rapporto con gli operatori. Poi Aldo Alessandrini per la Lega: «Abbiamo voluto un piano per regolamentare un settore che finora era lasciato alle azioni dei singoli operatori».
Narciso Ricotta, capogruppo Pd: «Si passa da 6 volt al metro a 15, più del doppio, non una cosa qualsiasi. Il Governo, in casi del genere, dice che bisogna avere prima i pareri del Ministero della Sanità e dell’Ispes».
Roberto Spedaletti, M5S: «Il decreto non sposta i termini per la presentazione dei progetti degli operatori».
Aldo Alessandrini
L’assessora Laura Laviano: «Le istanze che vengono presentate ora vengono valutate con i nuovi limiti». Delibera approvata con 20 voti favorevoli e 8 astenuti.
Poi arriva la questione della pedonalizzazione della piazzetta a lato dello Sferisterio, l’ordine del giorno viene illustrato dal consigliere Dem Maurizio Del Gobbo: secondo Del Gobbo la vicinanza dello Sferisterio impone la pedonalizzazione di un’area appena sottoposta a un intervento di riqualificazione.
La posizione della giunta è espressa dall’assessore Andrea Marchiori: «Soddisfazione unanime per l’intervento svolto, in tanti si sono espressi, anche grazie al sondaggio svolto da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo), per la pedonalizzazione di quell’area. L’amministrazione aveva già detto di gradire questo tipo di destinazione, senza per questo mortificare i fautori del parcheggio. La questione non è tanto quella dei 15 posti auto dell’Apm quanto il mercato ambulante perchè in quello spiazzo ci sono sette concessioni. Non possiamo prevaricare con un atto amministrativo una situazione giuridica preesistente, possiamo valutare con gli interessati la possibilità di spostare gli stalli».
Il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore Silvano Iommi
Osserva Ulderico Orazi, Italia Viva: «Parere favorevole alla proposta avanzata da Del Gobbo». Pierfrancesco Castiglioni, Fdi: «Non si può dire di no a chi, come gli ambulanti, ha già un contratto». Narciso Ricotta: «Quando cambi la destinazione dell’area, puoi spostare gli stalli. Nessuno vuole vessare gli ambulanti, bisogna trovare una soluzione adeguata a tutela di chi lavora e del monumento».
Parere favorevole alla pedonalizzazione anche dai pentastellati per il tramite dell’intervento di Spedaletti.
Stefania Monteverde
Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune: «Non è solo una questione di pedonalizzazione di quello spazio, proposta che condivido, ma l’uso degli spazi pubblici. Non regge la logica del mercato ambulante quando c’è un interesse pubblico. L’amministrazione deve fare scelte per la città». Aldo Alessandrini: «Non si faranno le strisce blu del parcheggio, temporaneamente sono stati previsti dei posti per il mercato. Prematuro prevedere l’esclusivo uso pedonale». Andrea Perticarari, Pd: «I lavori sono finiti da un mese, è ora di decidere». Infine Del Gobbo emenda l’ordine del giorno in accordo con la maggioranza invitando l’amministrazione a puntare alla pedonalizzazione trovando una soluzione per gli ambulanti. Approvato infine l’ordine del giorno emendato.
L’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi ha poi illustrato la delibera dell’acquisto avvenuto di recente all’asta di un immobile in stato di abbandono in via Santa Maria della Porta, adiacente alla sede dell’associazione Sferisterio: «operazione virtuosa dal punto di vista immobiliare e di rilancio di una serie di attività».
Maurizio Del Gobbo
Si prosegue con l’ordine del giorno presentato da Maurizio Del Gobbo sull’abbattimento dei pini allo stadio Helvia Recina per la realizzazione di nuovi spogliatoi.
Marchiori ha ricostruito l’iter del progetto sottolineando come il progetto sia partito nel 2021: «singolare che il consigliere si sia accorto soltanto ora di quanto sta accadendo, i lavori sono in partenza. Lo stadio mostra i segni dell’usura e si stava avviando verso l’inagibilità, sarebbe stato un danno per la città e per la provincia. Ci siamo interrogati sull’opportunità di fare un intervento complessivo attingendo ai fondi Pnrr e questo abbiamo fatto. Oggi abbiamo spogliatoi inadeguati per le infiltrazioni e per le barriere architettoniche: l’operazione valorizza l’architettura dello stadio ed è stata condivisa dalle associazioni sportive. Le alberature da abbattere saranno compensate con il doppio delle piantumazioni».
Albero Cicarè
Alberto Cicarè di Strada Comune: «I maceratesi sono affezionati a quello stadio, così come è. L’assessore dice che le società sono state favorevoli ma la Maceratese ha un interesse specifico nella questione. Non è una nostalgia del passato, ma è una perdita di architettura del nostro stadio che non si compenserà in alcun modo».
Sabrina De Padova, gruppo misto e Andrea Perticarari hanno sottolineato la necessità del mantenimento dei pini. «Figuriamoci se la Maceratese – ha chiosato Perticarari – obiettava qualcosa sui lavori. Si spendono ben 4.4 milioni solo per un problema di infiltrazioni nella gradinata, problema che tra 10 anni si ripresenterà. Non c’è stata discussione in Consiglio su un’opera da 4.4 milioni di euro». Stefania Monteverde: «Abbiamo sollevato la questione diverse volte, era un progetto che doveva essere presentato bene alla città. Questo intervento è davvero il meglio per la città?».
Pierfrancesco Castiglioni
Pierfrancesco Castiglioni: «Il progetto è stato messo a conoscenza della città, è offensivo dire che la maggioranza non lo conosca. Non ci sono alternative valide». Barbara Antolini di Forza Italia: «Abbiamo analizzato la questione, dispiace l’abbattimento dei pini ma lo spogliatoio andava fatto». Claudio Carbonari, Lega: «Sono state valutate le soluzioni alternative all’abbattimento dei pini ma queste non sono risultate compatibili con l’intervento. Oggi mi stupisce vedere queste anime belle che lamentano l’abbattimento».
Ordine del giorno bocciato, si passa alla proposta presentata dal consigliere comunale di Fdi Andrea Blarasin di intitolare un luogo alla memoria di Sergio Ramelli, ucciso a sprangate in testa 49 anni fa da un commando di Avanguardia Operaia: «C’era un clima a sinistra – ha detto Blarasin – che giustificava la barbara uccisione di un ragazzo di 19 anni solo per aver espresso le proprie idee in un tema sulle Brigate Rosse. Tanti giovani urlavano nelle piazze “Uccidere un fascista non è reato”.
Andrea Blarasin
E’ necessario oggi fare un salto di livello culturale, viste le intolleranze che in questi giorni vengono da luoghi che dovrebbero essere formativi come le Università, mi auguro che da questo Consiglio comunale venga una posizione unanime».
Il sostegno dell’amministrazione comunale è arrivato con l’intervento dell’assessore Marco Caldarelli. A favore la posizione espressa dalla consigliera Udc Antonella Fornaro, contrario il consigliere Alberto Cicarè: «a nome di una reale volontà di pacificazione vi chiedo di ritirare questa proposta, la storia l’hanno scritta i nostri padri rifiutando quel tipo di violenza».
Contrario anche il Pd con l’intervento di Ninfa Contigiani. Sabrina De Padova: «Avete fatto critiche sterili, io vedo solo un ragazzo massacrato, una targa che ricordi una persona uccisa per aver espresso il proprio pensiero. Voterò a favore».
Stefania Monteverde: «Forse lo sanno unicamente i morti, soltanto per loro la guerra è finita davvero scriveva Pavese. Una proposta di intitolazione di un episodio all’interno degli anni di piombo, uno solo, diventa un gesto politico, non di condivisione umana sulla quale saremmo tutti d’accordo. Una estrapolazione finalizzata a un uso politico della storia che va invece raccontata tutta».
Aldo Alessandrini: «Mi dispiace che l’assise faccia morti di serie A e di serie B, il fatto di volerlo ricordare è appunto solo quello di un ricordo».
A destra Roberto Cherubini
Roberto Cherubini, capogruppo M5S: «La mia è una condanna di quei fatti aberranti, incongruo l’atto della intitolazione a una persona mentre reputo più giusto farlo per tutte le vittime del terrorismo. Secondo me questa intitolazione divide non unisce». Infine la votazione e l’intitolazione di un luogo alla memoria di Sergio Ramelli passa con 19 voti favorevoli e 8 contrari.
Aldo Alessandrini ha poi presentato un ordine del giorno per invitare l’amministrazione comunale a potenziare l’utilizzo dei cassonetti smart per la raccolta differenziata dei rifiuti mentre l’assessora Laura Laviano ha ricordato il mancato intervento del Cosmari che non ha recepito le indicazioni arrivate in tal senso anche in sede Ata. Approvazione con 19 voti favorevoli e due astensioni.
A sinistra l’assessore Laviano
Infine mozione di Del Gobbo sullo spostamento da parte di Apm dei misuratori idrici, questione già sollevata in relazione a diverse segnalazioni fatte dai cittadini interessati. A rispondere l’assessora Oriana Piccioni che ha fatto un riepilogo della situazione con gli interventi fatti dalla Apm: sono circa 2200 i contatori non accessibili, il 9% del totale. L’Apm sta facendo i sopralluoghi sulla base delle richieste avanzate ma intanto sono stati resi noti i contenuti economici della questione: il costo complessivo stimato è di due milioni di euro che l’Apm pensa di mettere a carico degli oltre duemila utenti.
Marco Caldarelli
Andrea Perticarari
Sabrina De Padova
Claudio Carbonari
«L’80% dei maceratesi ha votato la piazza davanti allo Sferisterio. Non possiamo che tenerne conto»
Ma quale polemica....si facciano partire subiti i lavori di ristrutturazione dell'Helvia Recina lo stadio cade a pezzi e come dice l'Assessore Marchiori si sarebbe andati verso l'inagibilita' della struttura, guarda caso i contrari sono quelli che non vanno mai allo Stadio.....brutta bestia la politica.
No alle auto sulla piazzetta dello sferisterio
Veramente "sarebbero" spariti nella piazzetta 2 posti auto x disabili
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In Filosofia si parla di epifenomeni
Pinzillacchere secondo Alexandre Kojève…
Continuate a tagliare alberi che hanno decine e decine di anni e dite che ne piantumerete il doppio. Ma dove? Quando? Di che dimensioni? E le querce di Collevario??
Ripeto quello che dicono gli scienziati: dovremmo piantare milioni di alberi….invece assistiamo ad un continuo abbattimento.
Fateci vedere le nuove piantumazioni. Per ora solo dichiarazioni.
Chiedo a Bartoloni cosa significa per lui andare allo Stadio? Vedere lu pallò oppure praticare o vedere l’atletica? Io per anni mi ci sono allenato e la penso come l’amico Fabrizio, essere abituati a correre con i pini sullo sfondo e dover trovare un panorama vuoto, lo giudico desolante, come purtroppo lo è anche la maceratese attuale: ma tant’è, viviamo periodi grigi e ci rassegniamo, malvolentieri però.
Signor Lapponi per me andare allo stadio significa vedere una bella partita di calcio, un meeting di atletica a livello Nazionale in una struttura moderna, efficiente, comoda non vivo di ricordi voglio vivere il presente come se non ci fosse un domani, e’ vero la Maceratese attuale non e’ un granché ma una volta finiti i lavori spero di rivedere la Maceratese in una categoria più consona al suo passato….ci rifletta su quello che ho scritto, saluti.
I contatori idrici sono di proprietà del fornitore dell’acqua e pertanto il maggior costo deve gravare sul fornitore stesso. Il costo residuale potrebbe essere messo a carico dell’utenza, adeguatamente rateizzato.