Marco Ricci, dg dell’Ast
di Luca Patrassi
Sarà da oggi l’Università di Parma, con la collaborazione della Politecnica delle Marche, a fornire alla Ast di Macerata gli elementi scientifici di riferimento per l’adozione del piano aziendale. Nel particolare l’analisi dei dati e i riferimenti sociali elaborati scientificamente sulla base delle statistiche disponibili nel territorio maceratese. E’ l’effetto della valutazione delle proposte arrivate a margine dell’avviso pubblico di manifestazione di interesse – rivolto a tutte le pubbliche Università, con particolare attenzione a quelle Università che hanno istituito specifico centro di ricerca e formazione per management, con esperienza e competenza relativa all’organizzazione sanitaria – per il supporto alle analisi del contesto territoriale e per le proposte di definizione dei contenuti per l’atto aziendale dell’Ast Macerata guidata dal Dg Marco Ricci. La commissione esaminatrice ha scelto il progetto formulato dall’Università di Parma e curato dal prof Antonello Zangrandi che si avvarrà del sostegno della Politecnica delle Marche e in particolare del gruppo di lavoro guidato dal prof Stefano Marasca. «L’Ast di Macerata – si lege in una nota dell’azienda – da oggi inizierà la collaborazione con l’Università di Parma e con l’Università di Ancona con la finalità di supportare il lavoro della direzione generale nella redazione dell’atto aziendale. Nella collaborazione tra Enti pubblici, infatti, assume particolare rilevanza il contributo delle pubbliche Università che attraverso le attività di ricerca, formazione, innovazione e programmazione, garantiranno il giusto supporto operativo nella redazione del documento».
Il dettaglio operativo indicato sempre dalla Ast Macerata guidata dal direttore Marco Ricci: «Il progetto selezionato si articolerà in quattro fasi caratterizzate da attività di studio e formazione. Si inizia a cominciare dal primo focus group con la direzione strategica per definire i principi ispiratori del modello organizzativo in coerenza con le indicazioni regionali, poi il secondo per la raccolta della informazione necessarie per costruire un modello organizzativo aderente alle peculiarità aziendali, seguirà ancora la definizione del progetto alla luce delle informazioni raccolte ed infine la presentazione alla direzione della sintesi delle proposte». Gli obiettivi aziendali: «L’atto aziendale individuerà le articolazioni territoriali e organizzative dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata, nel rispetto dei criteri stabiliti dalla giunta regionale. La redazione di questo documento e la sua conformazione saranno utili a rendere più efficiente e migliorare l’organizzazione delle strutture sanitarie e amministrative, tecniche e professionali aziendali nell’ottica di miglioramento dell’azione dell’Ente per rispondere adeguatamente alle necessità di salute dei cittadini. L’ atto aziendale dovrà necessariamente riflettere l’innovativa declinazione territoriale degli ambiti sanitario e sociale».
Ma quanto costerà questo giochetto? Vengono ascoltati i medici e tutte le categorie rappresentanti del mondo sanitario o sarà solo un prendere decisioni con numeri sulla carta? Vi ricordo che se le liste d'attesa sono chiuse, i dati sono falsati, anche sulla carta. Ps: se le liste d'attesa sono chiuse tanto legale non è
Leggo. L'atto aziendale dovrà necessariamente riflettere l'innovativa declinazione territoriale degli ambiti territoriali sanitari e sociali. Ci volete spiegare in parole povere che significa? E soprattutto quanto è stato costato? Anche perché sono i nostri soldi.
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