Micucci in tackle sullo stadio:
«Ai tifosi interessa un impianto rinnovato
non le speculazioni edilizie»

Il Polisportivo

di Laura Boccanera

«Civitanova ha bisogno di un nuovo stadio o di uno stadio nuovo? Stucchevole la querelle che va avanti fra amministrazione e presidente della Civitanovese». Così Francesco Micucci (Pd) dopo la promozione della squadra rossoblu in Serie D commenta le prospettive di riqualificazione dello stadio, tanto che l’entusiasmo per l’ascesa della Civitanovese e le aspettative del patron Mauro Profili sta facendo parlare in questi giorni di un impianto all’altezza del livello della città e della squadra.

Francesco Micucci

Ma per il capogruppo del Pd Francesco Micucci al momento ogni impegno per un nuovo polisportivo appare una promessa di difficile realizzazione: «Da una parte si promettono lavori di riqualificazione allo stadio, minimali, sempre gli stessi promessi da anni e mai realizzati – commenta Micucci – dall’altra si rilancia con la richiesta di un nuovo stadio. Richiesta non supportata però dall’individuazione della location, di un progetto di massima e, soprattutto, senza specificare chi finanzierà l’investimento. Lo finanzierà il Comune? E dove prenderà i soldi? Lo finanzierà un privato: a fronte di quali concessioni del pubblico? Da dove verrà fuori questa pioggia di milioni? Dubbi e domande che per ora restano senza risposta. Tra l’altro, pur solleticati dalla promessa della serie B, i tifosi si domandano a cosa servirebbe in concreto un nuovo stadio tenendo conto che gli introiti dagli incassi sono alti già oggi. Civitanova ha quindi bisogno di un “nuovo stadio” o piuttosto di uno “stadio nuovo”, cioè rinnovato? Questo interessa i tifosi, non le speculazioni edilizie».

Il riferimento è ad uno dei primi progetti del primo mandato del sindaco Ciarapica, quando appena eletto definì “un sogno” lo spostamento dello stadio nell’area del palas con una struttura dedicata per liberare l’area a sud per un progetto con finalità turistico ricettive: «i tifosi non sono interessati a potenziali speculazioni edilizie, ma ad uno stadio rinnovato e dignitoso per chi va a vedere la partita. Ma intanto che la querelle tra presidente e sindaco continua e le richieste dei tifosi restano ancora senza risposte. Sono di mesi fa le foto del sindaco con la cazzuola in mano intento a sistemare i bagni dello stadio, ma ancora per la partita con la Jesina erano in funzione i bagni chimici e gli spogliatoi hanno necessità di un profondo restyling, così come l’illuminazione che risale agli anni ’80 non più al passo coi tempi. Proprio ieri la giunta di Macerata ha stanziato oltre 6 milioni di euro per la manutenzione degli impianti sportivi. Di questi 6 milioni, ben 4,4 milioni sono destinati alla ristrutturazione dello stadio Helvia Recina, provenienti da fondi del Pnrr. Ci sono quindi comuni a noi vicini, che pur avendo la propria squadra nel campionato di Eccellenza ed avendo disputato un campionato non certo da incorniciare, trovano fondi pubblici ed investono nel proprio principale impianto sportivo. La manutenzione dello stadio non è quindi un problema di categoria o di investimenti della società sportiva, ma è una questione di dignità dell’impianto e dei propri tifosi».

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