Claudia Bartolozzi
La tragica morte di Claudia Bartolozzi in un libro che verrà presentato a Corridonia il 6 aprile. Si tratta di un testo che ripercorre il caso giudiziario legato al rinvenimento del corpo carbonizzato della donna nella sua auto il 29 ottobre del 2009. Bartolozzi, infermiera di 33 anni di Corridonia, venne trovata morta nell’abitacolo della sua auto. La vettura si trovava in contrada Alberotondo, a Macerata, ed era bruciata.
Il testo “Cercate l’assassino” è stato scritto dall’avvocato Alessandro Caruso Frezza che nel 2016 è stato incaricato dai genitori di Claudia per la riapertura del caso. Si dal 2009 le indagini avevano portato a concludere che si era trattato di un suicidio e con la richiesta di archiviazione.
Poi nel corso degli anni c’erano state diverse opposizioni alle richieste di archiviazione della procura fatte dai genitori di Claudia, convinti che la figlia sia stata uccisa da qualcuno. Per gli inquirenti comunque decisivo era lo scritto trovato nella casa di Claudia in cui la donna chiedeva scusa a tutti. L’avvocato Frezza nel chiedere la riapertura delle indagini aveva sostenuto che la perizia grafologica svolta su quel biglietto non fosse corretto.
Il libro “Cercate l’assassino” ripercorre il caso giudiziario e di cronaca cittadina offrendo «al lettore la possibilità di capire gli antefatti del dramma consumato e di individuare le piste percorribili per accertare la dinamica dei fatti e scoprire cosa sia realmente accaduto all’alba del 29 ottobre di quindici anni fa». La presentazione del libro si svolgerà alle 17 nella sala congressi dell’hotel Grasselli di Corridonia. Oltre all’autore saranno presenti i genitori di Claudia, Giuseppina e Basilio.
Il biglietto
I nodi della morte di Claudia: «Vogliamo vedere la verità prima che sia troppo tardi»
«Il biglietto d’addio di Claudia? L’ha scritto chi la uccise»
Morte di Claudia Bartolozzi, nuova udienza davanti al Gip: «E’ stato un omicidio premeditato»
Il giallo di Contrada Alberotondo: non si esclude l’ipotesi omicidio
Si sta tentando di ricostruire le ultime ore di vita di Claudia I genitori: “Vogliamo la verità”
Sia fatta giustizia per Claudia!!! Ogni volta che passo in quella strada il mio pensiero torna sempre a lei ...che si vada a fondo su cosa è successo...per lei e per la sua famiglia!
Spero che se esista davvero la possibilità che sia stato un omicidio la verità venga fuori! Claudia era una bravissima donna, giovane e piena di vita!!
Claudia merita la verità, così come la sua famiglia.
Tutte le volte che passo in quella strada il mio pensiero è una preghiera, va a questa povera donna
Perizia grafologica frettolosa? Lì potrebbe essere la chiave che spiega tutto
Katia W. Morichetti Claudia merita verità e giustizia
Claudia non avrebbe mai mai mai abbandonato le sue figlie!!!! Le amava le adorava. Lo so ci ho lavorato con lei alcuni anni a villa pini!!!!! Giustizia per Claudia!!!!
Ho conosciuto Claudia e MAI avrebbe lasciato le figlie! Poi dandosi fuoco. Non ci crederò mai!!!!
Claudia la conoscevo benissimo abbiamo fatto le elementari insieme ,oltre ha essere una mia amica e vicina di casa,era la persona piu'solare al mondo con una dolcezza infinita ,ancora non posso credere che non ci sia piu'!Che giustizia sia fatta!Ciao Claudia un abbraccio ovunque tu sia
Fusari Federica io non ho capito di chi si parla? Ma è successo a Corridonia? M puoi aiutare a capire,grazie!
Stefania Scisciani Claudia era una mia coetanea, era di Piediripa e viveva a Corridonia. È stata trovata morta a ottobre 2009 in macchina carbonizzata! Gli inquirenti hanno chiuso le indagini concludendo che si sia suicidata, perché hanno anche trovato un bigliettino a casa sua dove chiedeva scusa!! Ma la sua famiglia non crede al suicidio e in molti non ci crediamo. Anche perché è un po surreale sta cosa, cioè lei scende sparge di benzina la macchina lei compresa, e poi accende il fuoco, poi si ferma così in mezzo alla strada mah!!!Aveva due figlie un ex marito!!
Stefania Scisciani originaria di Piediripa! Veniva a scuola materna con me!!
Maria Rosaria Cesetti qualcuno potrebbe averla obbligata a scrivere quel biglietto...
Alessandra Cipriani scrivere quel biglietto è come scrivere una condanna a morte. Chi lo scriverebbe? Anche con una pistola puntata alla tempia hai più chance di vivere non scrivendolo
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati