di Luca Patrassi
Undici anni dopo l’inizio della procedura per realizzare l’opera, si è arrivati a decretare informalmente il vincitore di una gara da 2,2 milioni di euro per i lavori finalizzati all’adeguamento dell’impianto antincendio di una parte del vecchio ospedale di Macerata. Evento da festeggiare, ma con calma: perchè si tratta del primo passo, bisognerà attendere il tempo di rito per verificare se ci saranno o meno ricorsi eppoi si procederà con l’aggiudicazione formale. Poi ci sarà la “consegna” del cantiere al raggruppamento temporaneo di imprese (nella fattispecie si tratta della Inveni di Montefano e della Artigiana Elettrika di Jesi) e si darà inizio ai lavori. Dunque – se tutto filerà liscio – il lavoro pubblico in questione andrà a concludersi dodici anni dopo l’avvio della procedura, una delibera del Cipe di assegnazione delle risorse. Ad essere buoni si potrebbe pensare alla proverbiale eccezione alla regola, viene però da pensare che per Macerata le eccezioni siano ricorrenti (recente l’esempio dell’installazione di una Tac).
In tutto questo viene da sorridere nel leggere (e purtroppo anche ascoltare) le dichiarazioni dei politici di turno che si dividono in tre filoni principali: ci sono quelli che accusano quelli che c’erano prima che a loro volta se la prendono con quelli ancora antecedenti, poi ci sono quelli che fanno finta di nulla e tacciono ed infine ci sono quelli che sotto elezioni dicono che al massimo in pochi mesi si sistemano i piani allo stato grezzo dell’ospedale di Civitanova, che se governassero loro sarebbe questione di un attimo. L’alternanza c’è stata, ma evidentemente gli ingranaggi si sono arrugginiti, con buona pace dei manager e dei dirigenti che puntualmente ogni anno centrano tutti gli obiettivi e ricevono i relativi premi. Viene da chiedersi: o non vengono dati loro gli obiettivi sbandierati in campagna elettorale o c’è qualche problema.
Fatta la premessa va dato conto degli atti, dalla determina dirigenziale della Ast di Macerata appena pubblicata all’albo pretorio si rilevano una serie di “passaggi” e, per evitare emicranie, ci si limita alla pubblicazione dei più signifcativi. «Delibera Cipe 16/2013 e successivo decreto del 15 luglio 2016 di individuazione degli interventi ammessi fra i quali l’intervento denominato “Lavori di adeguamento normativa antincendio vecchio complesso ospedale di Macerata – primo Lotto, terzo stralcio”, per un importo di 2 milioni 242mila euro. Determina direzione generale Asur del 10 ottobre di approvazione del progetto preliminare dei lavori di adeguamento normativa antincendio. Determina Dg Asur 560/2018 di aggiucazione del servizio di progettazione definitiva ed esecutiva. Determina Dg Asur 470/2021 di approvazione del progetto esecutivo. Seguono il 12 aprile 2022 scheda di affidamento dell’incarico di direzione lavori. Poi nota del 9 marzo 2022 di nomina del nuovo Rup. E via così fino alla determina del commissario straordinario Ast di Macerata del 3 marzo del 2023 di approvazione del progetto esecutivo dei lavori ai fini dell’adeguamento dello stesso al vigente prezzario Regione e indizione procedura negoziata per appaltare i lavori. L’avviso di manifestazione di interesse è stato pubblicato il 16 marzo 2023. Nove le manifestazioni di interesse, soltanto due le offerte. Nella determina si legge infine che «è stata avviata la verifica sul possesso dei requisiti dell’aggiudicatario. La stipula del contratto di appalto avverrà dopo che l’aggiudicazione sarà diventata efficace». Sono passati undici anni, passerà altro tempo con buona pace del nuovo ospedale e degli impianti del vecchio ospedale che non appaiono rispondenti – per usare un termine morbido – alle esigenze dei tempi moderni e necessitano di messe a norma multimilionarie che i precedenti amministratori regionali pensavano di togliere di mezzo realizzando il nuovo ospedale in project financing. Sempre che non arrivi qualche post di qualche consigliere o amministratore che tranquillizzi tutti. Un post social vale più di una determina, l’importante è dire che si fa. Se l’attuazione non arriva, la colpa è di quelli di prima. Ma quanto prima?
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C’è soltanto da ridere, con tanta amarezza, pensando al degrado vergognoso della dirigenza degli ultimi anni, alla totale inadeguatezza mentale e professionale delle persone a cui è affidata la gestione delle nostre strutture pubbliche e, ahimè, dei nostri soldi. Andrebbero degradati tutti questi dirigenti con pubblico e vergognoso ludibrio.
Complimenti a Luca Patrassi per come ha saputo irridere “elegantemente” questi soggetti che, appunto, sono bravi soltanto a far risultare raggiunti i loro obiettivi e riscuotere, quindi, i loro lauti premi….. e vi assicuro che sono proprio lauti!!!!
Sgrezza, sposta la Tac, costruisce pronto soccorso nuovi e ampliati… È solo questione di tempo, molto meno di undici anni e poi probabilmente l’addio alle scene, diciamo fino alle prossime elezioni. Portava a spasso dieci milioni di euro, preventivava opere colossali, insomma un uomo del suo tempo che vorrebbe partecipare a quello degli altri ma la cui permanenza nel collegio regionale alla lunga ne ha messo in evidenza non tanto i limiti, ha solo quelli ma l’incapacità totale di addomesticare la sua arroganza che purtroppo, chi la mette prima chi dopo ma la indica come uno dei segni più importanti della mancanza di intelligenza. Certo che qualsiasi politico potrebbe avere questo handicap, ma ultimamente solo quelli si vedono. E più parlano, e più fanno, e più propongono riescono soltanto a commuovere le anime più sensibili come la mia a esempio, che pur non avendone nessuna stima eppur riescono a provare pietà, tanta pietà per loro che già immagino quando a fine corsa tutti faranno finta di non vederli incontrandoli per strada. Potrei piangere per molte righe ma poi finirei per farmi ridere quindi stoppo qui. Se non avete riconosciuto il politico in questione, leggete poco Cronache Marchigiane.
L’importante che ci sia la mega ruota ai giardini è molto più importante specialmente per qualcheduno illuso o nonostante l’età è rimasto ancora bambino…
Siamo alle solite …commenti 3 o 4?…