Il presidio davanti ad Acqua e Sapone di corso Vittorio Emanuele
di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)
Lavoratori e sindacati in presidio davanti al negozio “Acqua e Sapone” di corso Vittorio Emanuele, a Civitanova e volantinaggio al mercato per chiedere il rispetto del contratto nazionale e l’adeguamento di stipendio.
Da sinistra Claudio Cicchitti Uil Tucs, Angelica Bravi Filcams Cgil e Marco Squartini Fisascat Cisl
I dipendenti delle aziende che aderiscono a Federdistribuzione si sono messi in sciopero (nel nostro territorio aderiscono gruppi e catene come Acqua e sapone, Brico io, Lidl, Obi, Kiko, Arcaplanet, Oviesse) e hanno partecipato alla protesta finalizzata a chiedere l’adeguamento salariale del contratto scaduto nel 2019.
«Siamo in presidio per difendere i diritti dei lavoratori di Federdistribuzione che si sono visti non rinnovare il contratto, unico settore che non ha riconosciuto l’adeguamento di 240 euro – spiega Angelica Bravi di Filcams Cgil – e proposto richieste irricevibili. Chiediamo un riconoscimento economico che dia dignità a questi lavoratori».
Il volantinaggio al mercato
Una posizione condivisa anche da Claudio Cicchitti di Uil Tucs che ha sottolineato come Federdistribuzione abbia replicato un atteggiamento già adottato nel 2015: «Ancora una volta come nel 2015 si è differenziata dagli altri associati, ha fatto richieste irricevibili come l’allungamento dei contratti a termine e ha abbassato i livelli di professionalità dei propri lavoratori».
«Paradossalmente chi avrebbe più possibilità come i grandi gruppi in realtà si ostina a porre condizioni irricevibili – fa eco Marco Squartini di Fisascat Cisl Marche – Confcommercio, Confesercenti hanno rinnovato il contratto e loro invece proseguono in un’operazione di mortificazione della professionalità e di esasperazione della flessibilità dei lavoratori».
Dopo il presidio davanti ad Acqua e Sapone dipendenti e cifre sindacali si sono spostati verso il mercato settimanale di piazza XX Settembre per volantinaggio. Ad illustrare alcune delle misure richieste Sabina Del Vecchio, Rsa Filcams e dipendente di Acqua e Sapone che ha sottolineato come le proposte sul piatto convergano verso un abbassamento della professionalità nei livelli di inquadramento e una maggiore precarietà: «trovo una disparità nelle condizioni contrattuali fra vecchi e nuovi contratti – spiega – per le nuove assunzioni è previsto un abbassamento del livello, ma più obblighi come la festività al lavoro non su base volontaria e demansionamenti come dover effettuare le pulizie. Condizioni che non equivalgono al nostro livello».
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Ci sono in giro contratti molto discutibili sotto tutti i punti di vista ma lo Stato che fa? Permettete o tollerare certe cose non va affatto bene signori.
…Acqua e bastone (o meglio Acqua e sifone!!?)!!! Spero molto che trovino un accordo, perché, aldilà del semplice sarcasmo, magari a modo, converrebbe a tutte e due le parti. gv
É vero! Ma non é accettabile, sindacalmente parlando, permettere che dei contratti scaduti da quattro anni ancora devono essere rinnovati.