Variante al Prg di via Panfilo, Cicarè:
«I due grandi inganni della giunta.
La soluzione giusta è l’esproprio»

MACERATA - Il consigliere comunale di opposizione torna a chiedere il ritiro della delibera e la realizzazione di un parco pubblico nell'area in cui si vorrebbe invece costruire un edificio: «E il Comune non fa neanche la strada con cui giustificava il provvedimento»

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Il consigliere Alberto Cicarè con il sindaco Sandro Parcaroli in Consiglio

di Luca Patrassi

La variante al Prg per via Panfilo, torna all’attacco il consigliere comunale di Strada Comune Alberto Cicarè. «L’approvazione in Consiglio della variante urbanistica in via Panfilo è stata di nuovo rinviata, segno – rileva l’esponente dell’opposizione – delle difficoltà dell’amministrazione, che vuole fortemente questa operazione ma non riesce a portarla a termine. Qual è l’assetto delineato dal Prg per quest’area? Edificarla completamente, come si dice nelle premesse della delibera? Farci una strada? Cito testualmente: “la attuale variante si propone di dare completa attuazione al comparto in oggetto, incentivando l’attuazione delle previsioni a completamento dell’assetto già delineato dal Prg per l’intera area”. “Quest’area necessita evidentemente della realizzazione del collegamento viario, come peraltro individuato dal vigente Prg tra Via Panfilo e Via Due Fonti”».

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L’area interessata

Le considerazioni di Cicarè: « Primo inganno: il Prg in realtà caratterizza quest’area come destinata a verde pubblico. Sapete cosa prescrive l’art. 34 delle Nta del nostro Prg per il verde pubblico? Le Zone a verde pubblico sono destinate alla conservazione e alla creazione di parchi naturali e di giardini urbani e di quartiere, tali aree sono sottoposte a vincolo di carattere espropriativo. In tali Zone sono ammesse esclusivamente attrezzature di arredo per il gioco e il tempo libero, nonchè eventuali necessari spazi per la sosta pedonale. Su tali aree sono sottoposte a vincolo di carattere espropriativo c’è addirittura il grassetto. Allora se si vuole seguire il Prg perché il Comune non espropria quest’area e ci fa un parco pubblico, invece che continuare a edificarci sopra?».

Cicarè avanza delle ipotesi sulle motivazioni dell’accordo tra il Comune e il privato e aggiunge: «il secondo inganno è che il Comune con questa variante non fa neanche la strada, che era l’altro argomento che la giustificava. Infatti con l’emendamento presentato dal sindaco nel tentativo di rabbonire i residenti si dichiara espressamente quello che era già evidente, e cioè che la strada verrà fatta solo fino alle nuove abitazioni che verranno realizzate. Quindi, la delibera per queste e altre ragioni ha difetti di legittimità grossi come una casa (più grandi di quella che vogliono far costruire), a partire dalle motivazioni evidentemente illogiche e contraddittorie. E con il maldestro emendamento hanno peggiorato la situazione.. E questa volta la maggioranza non potrà dire che è colpa di chi c’era prima. Questa operazione è tutta frutto dell’amministrazione di centrodestra. Che se avesse a cuore le sorti del quartiere, ritirerebbe definitivamente la delibera mettendosi a ragionare con i residenti su quale potrebbe essere la destinazione di quell’area a beneficio di tutta la zona».

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