Paola Ticani
«Il direttore generale Marco Ricci agisca con la correttezza e il rigore che ci si attende da un amministratore pubblico quale è oggi, nel ruolo che ricopre». La Fp Cgil e la Cisl Fp di Macerata esprimono forte preoccupazione per le decisioni assunte dalla direzione generale dell’Ast di Macerata.
«Il riferimento – scrivono Sonia Propseri e Paola Ticani – è a due atti che prevedono la stabilizzazione di tre operatori in comando da altre aziende senza però la pubblicazione di un avviso di mobilità in entrata. Al contrario di chi “santifica” pubblicamente la direzione dell’Azienda sanitaria di Macerata per un presunto nuovo modo di agire, noi, avendo il polso reale della difficile situazione lavorativa e ambientale, riscontrabile tra il personale dentro le Unità operative, sono fortemente preoccupate. E’ pertanto necessario un salto di qualità nelle relazioni sindacali da parte del direttore Ricci per operare in maniera condivisa, con il pieno coinvolgimento della Rsu, in piena trasparenza e correttezza».
In particolare nel mirino dei sindacati sono finite due determine (n.78 e 96) che hanno portato alla stabilizzazione di due infermieri ed una ostetrica. «A nostro parere vanno contro i più elementari principi di equità. La richiesta di attenzionare le due determine è stata inviata anche all’assessore Saltamartini e al direttore Dipartimento salute Antonio Draisci con l’auspicio di far ravvedere Ricci giunto dalla lontana Lombardia a dirigere la Ast. Se tutto questo non basterà dovrà essere un giudice terzo a chiarire chi ha ragione».
Marco Ricci, direttore generale Ast di Macerata
I sindacati esprimono forte preoccupazione anche sulla carenza di personale sia sanitario che amministrativo: «Il ritardo nell’espletamento dell’avviso per assunzione a tempo determinato di Oss scaduto il 20 dicembre e a tutt’oggi non eseguito, come anche la problematica relativa alla carenza di personale infermieristico sta mettendo in grande difficoltà la copertura dei turni assistenziali e la programmazione delle ferie. Ora in Ast le “truppe” vengono spostate per soccorrere quelle Unità Operative dove c’è più carenza. Situazione analoga con il personale amministrativo.
A fronte del passaggio da Asur ad Ast, con un aumento notevole di attività, le aree di supporto sono in grande difficoltà a rispondere alle richieste delle varie Unità Operative, dagli acquisti agli sportelli di fronte office si fa sempre più evidente la difficoltà di risposta sia agli utenti che all’interno della stessa amministrazione.
Allo stesso tempo la Direzione con una nota del 19 marzo invita tutti i dirigenti ad una attenta gestione delle ferie, una precisa organizzazione che eviti la crescita del cumulo e che al tempo stesso tenga conto del mantenimento delle attività delle Unità operative e servizi. Tale disposizione se da un lato va a regolamentare le modalità di fruizione delle ferie (come previsto contrattualmente) dall’altro denota uno scollamento dalla realtà lavorativa dell’Ast di Macerata, risulta infatti ad oggi che ai dipendenti vengono negate le per esigenze di servizio, ferie già programmate. A tal proposito abbiamo chiesto il rinnovo di tutti i contratti in scadenza che scadono in prossimità delle ferie stive e non abbiamo ricevuto risposte rassicuranti in merito».
Sonia Prosperi
I sindacati concludono con la richiesta di ripristinare corrette relazioni sindacali e con un riferimento ai medici: «Si continua, come con la precedente direzione, a non voler valorizzare i medici imponendo decisioni prese dall’alto senza consultare preventivamente la parte sindacale, imponendo determine già decise che vanno contro quanto previsto dal Ccnl dei medici approvato recentemente. Fp Cgil e Cisl Fp si augurano che il direttore Ricci potrà e saprà compiere al meglio il suo dovere, aiutato si spera anche dal direttore amministrativo correggendo l’errore di percorso come quello evidenziato.
Come sempre fatto Fp Cgil e Cisl Fp, libere da condizionamenti o retropensieri, saranno in prima fila a riconoscere alla direzione i dovuti meriti ma con altrettanta libertà e serietà non faranno sconti se i diritti dei lavoratori dell’Ast (tutti e a qualsiasi titolo) verranno lesi».
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