«Carnevale, spesi oltre 33mila euro:
la metà per Anna Falchi.
C’è da restare esterrefatti»

CIVITANOVA - Giulio Silenzi all'attacco sui fondi utilizzati dall'amministrazione comunale: «Cifre molto superiori a tutti i Comuni vicini, che hanno organizzato bellissime feste senza ingrassare le tasche dei vip». Ma i dem tornano alla carica anche sul parco Zucchetto con la segretaria Lidia Iezzi: «Curioso che Ciarapica dica che non ho a cuore la città, io ci abito da 20 anni mentre lui ha scelto Casette d'Ete»

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Il Carnevale in piazza con Anna Falchi

Il Pd fa i conti al Carnevale civitanovese, dopo la pubblicazione delle cifre stanziate dall’ente, «che ammontano a 33.553 euro». È Giulio Silenzi a criticare le scelte della giunta Ciarapica.

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Giulio Silenzi

«Della cifra complessiva, la gran parte assorbiti dal cachet e dallo spettacolo collegato alla presenza della soubrette-presentatrice Anna Falchi, per una cifra finale di ben 16.470 euro presentato dalla ditta Mister Sound – sottolinea Silenzi – sono somme molto superiori a quelle di tutti i Comuni vicini. Prendendo a riferimento le iniziative per il Carnevale con la presenza, altrove, di carri allegorici che rappresentano la spesa maggiore, abbiamo verificato che al Comune di Macerata è costato 10mila euro, al Comune di Porto Sant’Elpidio 14mila, a Fermo 18mila, a Montecosaro 8mila, a Monturano 11mila euro, in molti casi in collaborazione con le Pro loco che hanno trovato anche pubblicità da privati. Manifestazioni che hanno fatto il pienone di gente, con strade e piazze affollatissime, presenti i carri allegorici e i gruppi mascherati, con divertimento e originalità ma senza spendere eccessive risorse pubbliche per ingrassare le tasche dei vip».

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Il sindaco Fabrizio Ciarapica con Anna Falchi

E’ un modo “differente” di usare i soldi dei cittadini quello dei “vicini”, rispetto all’amministrazione civitanovese, secondo l’esponente dem. «Una manifestazione che vede la giunta Ciarapica incapace, a differenza degli anni passati, anche di proporre la tradizionale sfilata dei carri allegorici oltre ai gruppi mascherati, ai quali peraltro destina le briciole, appena 300 euro ognuno, 4.500 in tutto, preferendo pagare per allestire, il Martedì grasso, una tensostruttura al Lido Cluana dentro cui sono state confinate famiglie e bambini e costata 5.830 euro di cui 4.880 per il tendone tirato su dalla ditta Italia Allestimenti più 500 euro per il riscaldamento – prosegue Silenzi – poche centinaia di persone sono potute entrare a fronte delle migliaia che avrebbero potuto festeggiare all’aperto in una giornata serena con la temperatura a 20 gradi. Tanti soldi usati come coriandoli, dal sindaco Ciarapica, gettati dalla finestra per una comparsata e foto buone per i suoi post con la costosa soubrette di turno. E pensare che il Comune destina solo 2mila euro di contributo all’Ant, associazione che fornisce assistenza medico specialistica gratuita a casa dei malati di tumore senza alcun costo per le famiglie e agisce molto a Civitanova. C’è da rimanere esterrefatti».

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Lidia Iezzi

Pd che contrattacca anche sulla questione del parco Zucchetto, stavolta con la segretaria Lidia Iezzi. «Ancora una volta il sindaco Ciarapica non risponde nel merito ma boriosamente sposta l’attenzione su altre questioni, ma, casca male – dice la consigliera comunale dem – rispolvera dal cassetto la storia degli zingari, suo cavallo di battaglia in campagna elettorale, facendosene immeritatamente un vanto, visto che è dell’allora questore Pignataro. Ma non risponde quando dico che a Civitanova la droga scorre a fiumi e i reati sono all’ordine del giorno. Perché? Forse per lui la droga non è una piaga? Sorvola anche quando affermo che stanno cementificando selvaggiamente la città svendendola. Dice che denigro la città. No caro Ciarapica! A me Civitanova sta a cuore, ho scelto di viverci da 20 anni, mentre Ciarapica ha scelto Casette d’Ete. La realtà è che approfitta dell’installazione di giochi in un parco pubblico, giochi che erano rotti e perciò pericolosi, per autocelebrarsi. Ribadisco: Ciarapica di una città a misura di bambino non ha contezza. Nessuna sua scelta qualificante è stata fatta in questa direzione. Strade e marciapiedi sono disseminati di buche e i bambini non possono muoversi in sicurezza né a piedi, né bicicletta e nemmeno con il pedibus. Gli spazi verdi, da quando è sindaco, vengono sacrificati alla speculazione edilizia, vedi la svendita di Villa Eugenia che poteva essere un parco. Per non parlare dell’assenza di servizi da sempre annunciati e mai realizzati destinati ai bambini più fragili. Lei accusa la sinistra di fare propaganda, quando in verità lei è il re della propaganda».

 

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