Il sindaco di Matelica Massimo Baldini
di Monia Orazi
È ricoverato da questa mattina alle 7 nel reparto di rianimazione dell’ospedale regionale di Torrette, il sindaco di Matelica Massimo Baldini, 74 anni. Era precipitato ieri sera poco prima delle 19 da un muretto di contenimento retrostante il nuovo ufficio ricostruzione di Castelraimondo, appena inaugurato. È stato sottoposto nella notte ad un intervento chirurgico durato sei ore, che è perfettamente riuscito, ma le sue condizioni restano gravi, ha riportato diverse fratture alle costole ed un grave trauma cranico, anche se non sarebbe più in pericolo di vita.
Occorrerà attendere le reazioni all’intervento ed alle terapie per valutare i tempi di recupero del primo cittadino di Matelica, che compirà 74 anni il prossimo aprile. Baldini, come tanti sindaci del territorio, ieri pomeriggio aveva preso parte all’inaugurazione dell’Ufficio ricostruzione sito in via Tagliamento a Castelraimondo, nell’ex palazzo pizzeria Elen. È stato Sandro Botticelli, sindaco di Gagliole, a trovarlo riverso a terra.
«Dopo l’inaugurazione sono uscito dall’edificio all’incirca tra le 19,10 e le 19,15. Scendendo ho salutato il presidente Acquaroli e il sindaco Gentilucci, che erano in cima alla salita, ho passato il muretto per dirigermi verso il parcheggio, recuperare la mia vettura e non mi sono accorto di nulla. La mia auto era posizionata di fronte ai garage. Solo facendo retromarcia, ho notato con la coda dell’occhio sullo specchietto retrovisore, la sagoma di un uomo riverso a terra grazie alle luci della retromarcia. Sono subito sceso, ho visto un corpo accasciato su un fianco con la mano sotto la testa. Non ho riconosciuto subito Massimo, ho esclamato “signore, che è successo? Ha bisogno di aiuto?” ma l’uomo non rispondeva. Sono subito salito di sopra, ho chiesto aiuto, salendo ho incontrato Ilenia Cittadini, siamo andati sul posto, alla luce del cellulare lei ha riconosciuto Massimo. Nel frattempo ho subito chiamato il 118 che è arrivato tempestivamente da Matelica, mentre il presidente Acquaroli ha chiamato l’eliambulanza, che però non è potuta decollare a causa della fitta nebbia. Il medico del 118 ha verificato che la situazione era grave ed ha disposto il trasferimento all’ospedale di Camerino. Poi in serata Baldini è stato trasportato a Torrette. Il sindaco ha battuto la testa in quella zona non ci sono luci, non mi spiego come possa essere accaduto. Massimo è un amico, viaggiamo sempre insieme per i nostri numerosi impegni come sindaci, lui è sempre molto attivo. Speriamo per il meglio, possiamo solo pregare per lui».
Le condizioni di Baldini sono oggetto di monitoraggio da parte dei medici di Torrette, intanto tutta Matelica tiene il fiato sospeso. «Beata Mattia, pensaci tu. Matelica prega per te, forza Massimo», corre sui social la preghiera e la speranza di miglioramento delle condizioni di salute del primo cittadino. Sono scese in campo con una giornata straordinaria di preghiera le suore del convento della Beata Mattia che invitano tutti i cittadini e i fedeli preoccupati per la salute del sindaco di unirsi a loro: «Una grande preghiera cittadina per implorare dal Signore, per intercessione della Beata Mattia la guarigione e il bene della vita del nostro carissimo sindaco». Dopo l’esposizione eucaristica a mezzogiorno la preghiera corale alla Beata, alle 18 la recita del rosario ed alle 18.30 la santa messa concelebrata da tutti i sacerdoti.
L’amministrazione comunale di Matelica «ringrazia il personale medico del nosocomio anconetano che sta assistendo il primo cittadino e si stringe attorno alla famiglia Baldini in questo momento di grande preoccupazione».
Cari auguri di pronta ripresa al Sindaco Baldini con il quale durante il mio incarico a Matelica ho avuto modo di collaborare. Un pensiero anche alla sua famiglia in questo delicato momento.
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Cari Auguri Massimo, ho visto il punto del tuo incidente lo ritengo molto pericoloso passarci di notte.
Non solo Matelica attende con ansia la tua guarigione ma anche il consiglio provinciale di Macerata ti vuole al più presto. Un pensiero caro alla tua famiglia.