Angelo Sciapichetti e Mario Iesari
«Ora non c’è più tempo da perdere e bisogna procedere con chiarezza di intenti, determinazione e competenza. A rischio sono la gestione pubblica del sistema idrico e anche la funzionalità di aziende locali che da molti decenni erogano in forma ottimale servizi pubblici locali ai cittadini maceratesi e al cui interno operano migliaia di lavoratori». Sono le parole del segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti e del responsabile gruppo di lavoro sui temi ambientali Mario Iesari. Al centro del loro intervento c’è la questione della gestione del servizio idrico che da mesi tiene banco nella politica provinciale, visto lo stallo che si è creato nell’Aato3 e il concreto rischio che possa finire in mani private.
«L’Assemblea dell’Aato 3 Macerata dello scorso 28 dicembre – spiegano i due esponenti dem – si è conclusa con l’ennesimo rinvio a fine gennaio dopo aver preso atto che la natura giuridica più aderente alla normativa vigente per l’affidamento in house del servizio idrico integrato, è di fatto, quella della società pubblica, “modello Cosmari”. (Ovviamente questo riferimento non compare, ma si deduce dalle conclusioni del consulente incaricato di fornire un parere risolutivo, che tale in realtà non è stato). È certo però che un anno di inutili discussioni sul modello consortile, intorno alle quali si è avvitata la presidenza di Gentilucci, sono state spazzate via, come da tempo prefigurato dal Partito Democratico. Dire che lo avevamo detto da tempo, e la ricerca delle responsabilità che sia chiaro, sono tutte in capo alla destra, colpevole di averci condotto in questa drammatica situazione, non servono più a nulla, l’importante oggi è fare tutto il possibile nella situazione data, per scongiurare la messa a gara del servizio idrico. Ora, per non perdere ulteriore preziosissimo tempo, riteniamo che debba essere avviato il più rapidamente possibile un percorso condiviso per arrivare ad un affidamento del Servizio idrico integrato che non metta mai a rischio la prosecuzione della gestione pubblica dell’acqua».
Secondo il Pd, dunque, adesso l’Aato dovrà passare nel più breve tempo possibile attraverso queste tappe. «Approvare entro sei mesi – continuano Sciapichetti e Iesari – il Piano d’Ambito che, partendo dagli investimenti necessari, definisce la programmazione e l’equilibrio economico e finanziario della gestione, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Garantire l’asseverazione del Piano d’ambito, che rappresenta elemento essenziale e necessario per poter ottenere gli imprescindibili finanziamenti al nuovo gestore, soprattutto nella fase di start‐up; concertare un avvicendamento gestionale che da un lato sia aderente alla normativa vigente, e dall’altro sia di tutela per le attuali municipalizzate. Va garantito il ristoro degli asset che saranno conferiti al nuovo gestore unico d’ambito; prevedendo, qualora necessario, forme transitorie di proroga delle gestioni in essere; azzerare qualsiasi rischio anche potenziale per l’amministrazione comunale, in termini di ricadute economiche e finanziarie, soprattutto con riferimento alla fase iniziale della gestione; salvaguardare, con le opportune concertazioni sindacali, le attuali posizioni lavorative del personale oggi operante nelle attuali municipalizzate. Si tratta di un percorso complesso e difficile da realizzare per il poco tempo a disposizione – concludono i dem – situazione di cui è responsabile il presidente Gentilucci con il tentativo di imporre all’assise assembleare strade alternative non rispondenti alle prescrizioni normative, nonostante le indicazioni pervenute da più parti. Inoltre, forse ancora più gravemente, l’Aato 3 non è stata sollecitata a predisporre la benché minima attività propedeutica alla realizzazione del Piano di ambito, requisito essenziale per procedere all’affidamento in house».
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Ma a me sembra ormai acclarato che l’obiettivo vero non dichiarabile di tutta questa commedia, o meglio farsa, sia proprio la privatizzazione. Avete verificato se ci sono già dei candidati più o meno dichiarati? Mi pare un film già visto con la vicenda dello smaltimento rifiuti. Qualcuno tira a fare i propri interessi e noi cittadini pagheremo.
Smaltimento rifiuti ? si spieghi meglio. la gestione della raccolta dei rifiuti urbani e del loro trattamento nella nostra provincia è affidato ad una societa pubblica, il Cosmari, di proprietà dei Comuni del territorio. A cosa si riferisce quindi sig. Francesconi ?
Visto che l’acqua non può avere padroni, non si può comprare né vendere. Ma tutti hanno il diritto di poterla fruire come dono della natura. I servizi, di costruzione e manutenzione di acquedotti, fognature e depuratori, li paghiamo tutti i giorni concorrendo alle spese pubbliche come da art. 53 Cost. Ma ai nostri politici di un tanto al kilo bisogna fargli un disegnino per fargli capire che l’acqua non può essere oggetto di speculazione finanziaria? Invece: non è per caso sia giunta
l’ora di rivedere il carrozzone politico parassitario che ormai è diventato insostenibile e rappresenta l’unico cancro di tutti i mali del paese?. La gestione dell’acqua, credo sia un dovere di tutti i sindaci. E consiste nel controllo che arrivi in tutte le case e che sia potabile.
Sig. Tranzocchi non per fare il pignolo, ma credo che sia importante chiarirsi per un tema importante come questo. Il servizio idrico (quello che lei individua correttamente nella costruzione e manutenzione di acquedotti, fognature e depuratori) non ha molto a che fare con la partecipazione alle spese pubbliche in base al reddito e quindi con la tassazione progressiva. La copertura di questi investimenti e costi operativi è infatti assegnata alla tariffa (le bollette che paghiamo periodicamente ) il cui importo viene determinato dagli Enti di Gestione di Ambito (pubblici) sulla base dei metodi di calcolo indicati da ARERA (Autorità di Regolazione sempre pubblica)
Sg. Iesari, Non si tratta di fare i pignoli: si tratta che gli Italiani il 2/6/ 1948 fondarono una società che gli misero nome Repubblica Italiana e come tutte le società hanno una statuto, quello della Repubblica Italiana si chiama Costituzione Italiana e come lei ben sa: deve essere fedelmente osservata come legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato. A me non risulta una legge al Mondo che impone ai cittadini di pagare un solo centesimo di tasse se non in cambio di servizi che si giustificano in tutte le spese utili per lo Stato compresi quelli da me citati. Invece: siccome i nostri politici non conoscono la vergogna, in un popolo di pallonari come gli Italiani, tutte le leggi diventano costituzionali anche quelle mafiose di cui siamo pieni. Secondo l nostra Costituzione, dobbiamo pagare una sola tassa proprio quella sul reddito da lavoro. E’ con quella tassa che la politica di governo deve mandare avanti lo Stato. Quindi: credo che il dovere di chi governa sia quello che il lavoro deve essere un diritto e un dovere reale sia per vivere dignitosamente che guadagnare per poter concorrere alle spese pubbliche. Invece: da qualche decennio a questa parte, la politica di governo è stata sempre quella di distruggere il lavoro utile per sostituirlo con il lavoro burocratico dannoso per lo Stato ma utile per politica mafiosa di governo. L’ENEL, l’ENI, la SIP, le autostrade le ferrovie e altre ancora erano cosa pubblica i governi di quel tempo se le sono vendute a privati come fosse stata roba di loro proprietà. E noi cittadini ci troviamo a combattere con tasse e bollette energetiche con voci assurde che non possono essere scritte da nessuna parte e a pensare: fino a prova contraria anche l’IVA è incostituzionale perché i soldi che la politica di governo ci lascia dopo aver pagato la tassa sul reddito vero e non su quella truffaldina delle rendite catastali sono proprietà privata legittima che non si può tassare art. 42 Cost. se invece non è legittima deve essere confiscata, ma questo non lo si evince dalla Costituzione, ma dal codice penale. Sig. Iesasi, mi sa dire per quale motivo noi cittadini dobbiamo rispettare leggi che favoriscono interessi privati compresi quelli delle partecipate che sono finte pubbliche a scapito dell’interesse pubblico? io penso che sia ora di abolire il carrozzone politico parassitario incominciando dalle regioni che sono state istituite con inganno facendo credere agli Italiani che avremmo avuto le istituzioni più vicine, che le tasse non sarebbero aumentate perché avrebbero tolto le province, promessa mantenuta: le hanno moltiplicate e più vicino noi cittadini abbiamo visto solo mafie e corruzione. Inoltre riorganizzare il Genio civile per i grandi lavori e i comuni per i piccoli lavori territoriali e farla finita con il sistema degli appalti vere fabbriche di corruzione visto che pecunia non olet
Errata corrige, la società degli italiani che chiamarono Repubblica Italiana: è stata fondata il 2 Giugno 1946 non il 1948. Invece il primo Gennaio 1948 è entrata in vigore la Costituzione.