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Influenza, ospedale di Civitanova intasato
«Fino a 25 bambini al giorno in pediatria.
Pronto soccorso, anche 40 persone in attesa»

SANITA' - Reparti pieni nella città costiera, se il picco sembra essere passato per gli adulti per i più piccoli la situazione è ancora all'apice. Va meglio a Macerata. La direttrice sanitaria dell'Ast Daniela Corsi: «Stiamo affrontando con la competenza e professionalità dei sanitari della nostra azienda un’emergenza influenzale annunciata, eravamo preparati»

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Da sinistra Enrica Fabbrizi primaria pediatria Civitanova, Rita Curto primaria pronto soccorso Civitanova, Emanuele Rossi primario pronto soccorso Macerata e Daniela Corsi direttrice sanitaria Ats Macerata

di Laura Boccanera

Virus respiratori fra i bambini, influenza e accessi impropri al pronto soccorso di Civitanova, reparti pieni per il picco dei mali di stagione. A Macerata al pronto soccorso fra 80 e 100 accessi giornalieri. Oltre al Covid, che mai è tramontato, quest’anno gli ospedali si sono trovati durante le festività (quando anche i medici di base non ci sono) a far fronte ad una mole di pazienti sopra la media. Se il picco sembra essere passato per gli adulti con una fase di discesa e un lento ritorno alla normalità da un paio di giorni, per i bambini la situazione è ancora all’apice e la pediatria di Civitanova ha occupato anche i posti letto dei day hospital per riuscire ad assistere tutti i piccoli pazienti.

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Daniela Corsi, già direttrice generale, recentemente nominata direttrice sanitaria dell’Ast Macerata

E’ la fotografia che arriva da Civitanova dopo le festività natalizie, quando anche complici ricongiungimenti familiari, feste e ritrovi, tutte le famiglie più o meno hanno dovuto fare i conti con l’arrivo dell’influenza. «Stiamo affrontando con la competenza e professionalità dei sanitari della nostra azienda un’emergenza influenzale annunciata, eravamo preparati – ha dichiarato la direttrice sanitaria Daniela Corsi – quindi stiamo gestendo al meglio l’afflusso di pazienti in ospedale, anche nelle nostre pediatrie».

In pediatria infatti tra Natale e Capodanno c’è stato il picco di accessi che ha comportato un impegno superiore per il personale, come spiega la primaria Enrica Fabbrizi: «Abbiamo riscontrato patologie respiratorie nei bambini dovute a virus sinciziale o problematiche legate a febbre che si prolungava per più di 7 giorni. Non sono casi gravi, ma in questi giorni di festività, con i pediatri non disponibili, abbiamo visto anche fino a 25 bambini al giorno provenienti dal pronto soccorso per gli accessi nei giorni festivi. Le problematiche sono quelle legate a virus sinciziale nei più piccoli o complicanze dovute al bisogno di ossigeno o bronchiolite. Solo in un caso è stato necessario il ricorso alla rianimazione, ma parliamo di un caso con problematiche cardiache già note per cui si era resa necessaria l’ospedalizzazione».

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Enrica Fabbrizi primaria pediatria Civitanova

In questo caso la Fabbrizi ricorda come la prima diagnosi arriva dal pediatra e i casi in cui si rende necessaria una visita in ospedale è se il bambino è abbattuto o ha difficoltà respiratorie, se la febbre arriva oltre 39.5, o, nei casi di neonati inferiori a 3 mesi, sempre in caso di rialzo della temperatura. «Ci sembrava che la curva dei ricoveri fosse in discesa – conclude la primaria – poi invece dopo il 31 dicembre abbiamo avuto un nuovo picco e il reparto al momento è pieno con 10 ricoveri. Come posti letto abbiamo utilizzato anche quelli riservati al day hospital».

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La primaria del pronto soccorso, Rita Curto

Va leggermente meglio al pronto soccorso di Civitanova dopo il grande lavoro di questi giorni con numeri che hanno toccato gli 80 accessi giornalieri di media con picchi in contemporanea fino a 40 pazienti in attesa al triage. Un fenomeno dovuto però molto anche agli accessi impropri come sottolinea la primaria Rita Curto: «il picco influenzale si è fatto sentire anche nella nostra struttura – ha riferito la primaria – e oltre all’influenza anche il Covid ha comportato un aggravio di lavoro per la necessità di gestire questi pazienti in isolamento. Il picco si è verificato nella settimana di Natale, al momento la situazione è in ripresa e in lento ritorno alla normalità. Molti sono stati anche gli accessi impropri, gente che aveva già un’impegnativa per una visita specialistica che si è rivolta comunque al pronto soccorso o giovani con febbre che dura da più giorni e che è ricorsa al pronto soccorso anche senza complicazioni. Un 30% circa degli accessi è legato alla recrudescenza epidemiologica di influenza, bronchiti e virus respiratori, in alcuni casi per il peggioramento della saturazione o per il protrarsi di temperature elevate».

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Emanuele Rossi, primario del pronto soccorso di Macerata

Parla di una situazione nella norma di stagione il primario del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata Emanuele Rossi: «La situazione è sotto controllo – afferma – il problema è sempre quello della carenza dei posti letto, ma in questi giorni il pronto soccorso ha avuto un numero di accessi in linea con l’andamento stagionale dell’influenza, tra gli 80 e i 100 accessi giornalieri. Le problematiche più diffuse sono legate ai virus respiratori, ma non possiamo parlare di emergenza».

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