Francesco Fiordomo (a sinistra), allora sindaco uscente, passa la fascia tricolore ad Antonio Bravi dopo l’elezione a primo cittadino nel 2019, prima di diventare assessore nella sua giunta
di Luca Patrassi
Recanati, laboratorio di politica. Il possibile brevetto è quello dei tre forni. Dopo le convergenze parallele di alcuni decenni fa, la teoria del “doppio forno” di Pierferdinando Casini, Azione in periferia sembra voler proporre una terza via. I calendiani maceratesi in effetti, dopo il sostegno alla candidata del centrodestra a Potenza Picena e la chiusura al centrodestra a Macerata con sguardo al centro sinistra, sembrano pronti a schierarsi con Francesco Fiordomo, renziano della prima ora, con una coalizione di liste civiche. Nulla da dire sulla mossa di Azione che si muove liberamente nei vari territori, la distanza chilometrica è minima, ma quella politica è “infinita” giusto per rimanere al tema recanatese.
Recanati, quindi. Il Pd ed alcune forze di centrosinistra hanno detto da tempo di voler confermare il sindaco uscente Antonio Bravi mentre il centrodestra che si proclama vincente sulla carta è ancora alla ricerca di un candidato sindaco. Si è anche parlato di una intesa del centrodestra con Francesco Fiordomo (fino a poco tempo fa tesserato con Italia Viva), secondo alcune fonti l’ex sindaco di Recanati e attuale assessore nella Giunta Bravi avrebbe posto come condizione la presenza di liste senza simboli di partito e questa ultima cosa non è esattamente nei pensieri di Fratelli d’Italia. Il primo candidato è dunque Antonio Bravi, il secondo annunciato ufficiosamente è Francesco Fiordomo, sostenuto dai calendiani di Azione, rigorosamente senza simbolo, non sia mai. Silenzio dal centrodestra.
Originale, da ribalta nazionale, anche la posizione della giunta comunale uscente, quella appunto guidata da Antonio Bravi: ne fa parte quel Francesco Fiordomo che in questi cinque anni non ha mai espresso dissenso nei confronti di Bravi ma che ora dichiara di non volerlo sostenere nella candidatura bis preferendo i civici. Peraltro si tratta dello stesso Fiordomo che ha fatto il sindaco di Recanati sostenuto dalle forze di centrosinistra e di recente è stato il portavoce della sindaca Pd di Ancona Valeria Mancinelli. Negli anni si cambia, è legittimo, ma resta da capire come si possa essere ancora parte di una giunta (Fiordomo e un altro assessore) senza poi sostenere il sindaco. I tre forni.
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E dire che la stimavo, che grande delusione assessore.
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