Corridonia affida i parchi a Unicam
«Riprogettiamo a 360° il verde urbano»

ACCORDO siglato oggi pomeriggio a Villa Fermani tra Comune e Università. Gli studenti del corso di Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali proporranno modifiche per tutto quanto riguarda parchi, aree verdi, viali e orti sociali. La sindaca Giuliana Giampaoli: «Viale Niccolai e viale Montolmo le prime due situazioni nel mirino»

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Da sinistra: il rettore Unicam Claudio Pettinari, il sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli e il botanico Andrea Catorci

di Marco Pagliariccio

Un nuovo modo di approcciare il verde urbano: in maniera complessiva, sistemica, che tenga conto di come il clima sta influendo anche sulla vegetazione delle nostre aree. Con questo approccio oggi pomeriggio a Villa Fermani Comune e Unicam hanno sottoscritto l’accordo con il quale l’ente dà mandato all’ateneo di iniziare questo percorso. Un percorso che, informalmente, è iniziato già nelle scorse settimane con un primo sopralluogo che ha coinvolto tutta la città ma che proseguirà con uno screening più puntuale delle situazioni più critiche. Solo a quel punto si deciderà dove e come intervenire.

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Giuliana Giampaoli

«Le situazioni più urgenti, tanto a livello botanico quanto di sicurezza, a nostro avviso sono quelle di viale Niccolai e viale Montolmo – ha spiegato il sindaco Giuliana Giampaoli – ma è presto per entrare nei dettagli. Quello che abbiamo voluto con forza è portare nel nostro territorio le competenze dell’Università di Camerino con l’idea di riprogettare a 360° il verde urbano e non parlo solo di centro ma anche della zona industriale e degli altri quartieri della città. Volevamo avere un supporto qualificato e competente e volevamo partire dal luogo simbolo della città sotto il punto di vista ambientale, ovvero Villa Fermani».

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Claudio Pettinari

Anche il rettore di Unicam (ancora per poco: il suo mandato scadrà il 30 ottobre, quando lascerà il posto a Graziano Leoni) Claudio Pettinari ha plaudito alla scelta, un unicum a livello provinciale per quanto riguarda una collaborazione strutturata e di lungo respiro tra l’ateneo e un Comune. «Questo non è il classico accordo simbolico, che riconosce un’amicizia tra due realtà – ha sottolineato Pettinari – per troppo tempo abbiamo visto i professori come personaggi arroccati a scervellarsi nei loro studi, lontani dalla vita comune. E invece è bello che scendano in campo per contribuire a risolvere i problemi di una società che cambia velocemente. Il tema ambientale, in particolare, è cruciale in questa fase e spesso se ne parla a sproposito, senza conoscere i dati o citandoli solo per sorprendere. Il livello di CO2 nell’aria a livello globale è arrivato a 432 ppm, quando ero ragazzo io si arrivava a malapena a 300 e oltre i 500 la vita per l’uomo è pressoché impossibile. Dovremo cambiare radicalmente le nostre abitudini e interventi sul verde urbano si inseriscono in questa logica».

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Andrea Catorci

La situazione globale è ancor più drammatica secondo Andrea Catorci, botanico e responsabile del corso di studi in Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali, che materialmente si occuperà di seguire il progetto. «Abbiamo scatenato una valanga che è troppo grossa ormai per essere arrestata – ha rincarato la dose Catorci – ma il problema non è per il pianeta, che ha vissuto e superato crisi ben peggiori: è solo per l’umanità. È giusto perciò provare ad adeguarci, anche se servirà tanto tempo e dovremo rinunciare a qualcosa. Intervenire sul verde urbano è uno degli aspetti sui quali lavorare. Le direttrici sulle quali riflettere sono tre: abbiamo bisogno di piante che necessitino di poca acqua, molto resistenti ai patogeni e cui serva poca manutenzione. Questo porta verso l’utilizzo di essenze arboree selvatiche, il problema è che i vivai, per una questione culturale radicata, non le hanno mai tenute. Ad ogni modo, ci lavoreremo insieme ai ragazzi del corso di studi, vogliamo partire già da domani mattina. Vorremmo anche coinvolgere passo dopo passo la cittadinanza, per concordare gli interventi e anche ricevere suggerimenti e osservazioni». Idea lodevole, ma di certo il primo appuntamento, alle 16.30 di venerdì pomeriggio, non ha certo favorito la partecipazione.

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Il pubblico presente per l’incontro a Villa Fermani

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Il momento della sottoscrizione del protocollo tra il rettore Pettinari e il sindaco Giampaoli

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