La folla fuori dalla chiesa del Corpus Christi
di Laura Boccanera
Centinaia e centinaia di persone, giovani, conoscenti, amici. Porto Potenza e Potenza Picena si sono strette attorno ai familiari di Alessandro Scocco, il 35enne morto lunedì sera dopo aver ingerito un farmaco per il mal di gola. L’ipotesi, in attesa delle risultanze dell’autopsia, è quella di uno choc anafilattico provocato dal principio attivo contenuto nel medicinale.
Alessandro Scocco
La chiesa del Corpus Christi di piazza Douhet, nonostante sia la più grande del paese e può contenere oltre 500 persone non è riuscita a raccogliere il cordoglio di tutti i presenti. Tanti quelli rimasti fuori, sul piazzale da dove hanno potuto comunque assistere all’omelia celebrata da don Massimo Fenni. E la difficoltà di dare una spiegazione ad una morte tanto assurda è anche dal parroco: «Faccio sempre tanta fatica a parlare ai funerali, davanti alle persone che piangono spesso le parole non servono a niente – ha detto- Porto Potenza però risponde sia nei momenti di festa sia quando c’é da stringersi attorno ad una famiglia che soffre. E oggi siamo in tanti, il loro dolore è anche il nostro. E adesso piangiamo, ma questa tristezza non deve diventare disperazione. La morte di Alessandro non deve essere vana, deve essere un inno alla vita, alla pienezza delle nostre esistenze, alla fratellanza e all’amore. Così il suo seme diventerà frutto».
Al termine della cerimonia un’amica ha ricordato Alessandro: «In queste ore atroci ho pensato molto a chi fosse Alessandro – ha letto dal pulpito – era un amico, un figlio, un nipote, un cugino diventato fratello. Ale era vita, ha saputo trasmettere gioia a chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Vivrà in ogni brindisi, alla vista delle montagne che amava tanto, ricordo quei suoi occhietti vispi. Ognuno di noi custodisce un momento prezioso vissuto al suo fianco. Anche se questa non doveva farcela, troverà il modo per farsi sentire. Buon viaggio anima bella, vola dritto verso la luce».
Prima dell’uscita dalla chiesa altri amici hanno suonato e cantato “Wish you were here” dei Pink Floyd e “Patience” dei Guns N’ Roses, due brani cari ad Alessandro, accompagnando il feretro verso l’esterno dove il parroco ha poi impartito l’ultima benedizione. Fuori anche gli amici motociclisti hanno salutato Alessandro col loro “codice” al rombo dei motori. Alessandro lascia il padre Paolo, la madre Daniela e gli zii Alberto, Marina, Laura, Giancarlo e Stefano.
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Sincere condoglianze alla famiglia!
Ciao Ale
RIP ragazzo!
R I P
Condoglianze alla famiglia
Condoglianze alla Famiglia
Condoglianze alla famiglia
Condoglianze
Condoglianze alla famiglia..RIP
Condoglianze
R.I.P.
R.i.p.sentite condoglianze alla famiglia
Inaccettabile
R. I. P.
Condoglianze alla famiglia R.I.P.caro ragazzo anche una mia amica con un momen ci ha lasciato ,morte assurda.
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